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A Londra, i vescovi cattolici orientali si confrontano sull’annuncio di Cristo

Arcivescovo Maggiore Sviatoslav Shevchuk | Un momento di una Divina Liturgia celebrata dall'arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk della Chiesa Greco Cattolica Ucraina | CCEE Arcivescovo Maggiore Sviatoslav Shevchuk | Un momento di una Divina Liturgia celebrata dall'arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk della Chiesa Greco Cattolica Ucraina | CCEE

L’ultima plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee si era conclusa con una dichiarazione che era una chiamata alla missione nel continente. E, come a dare un seguito naturale, i vescovi cattolici orientali di Europa si riuniscono dal 26 al 29 ottobre a Londra sul tema “Annunciare, conoscere e vivere la fede in Cristo”.

L’incontro si tiene a Londra su invito del vescovo Hlib Lonchyna, dell’Eparchia Cattolica Ucraina della Sacra Famiglia a Londra. L’occasione è il 60esimo anniversario dell’esarcato cattolico per i fedeli greco-cattolici in Gran Bretagna, elevato poi allo status di eparchia nel 2003.

È un incontro annuale, che riunisce i vescovi di rito orientale del continente europeo, i più vicini a lavorare su un ecumenismo che rappresenta anche la necessità di una Europa che respiri con due polmoni. All’evento partecipa anche l’arcivescovo Cyril Vasil’, segretario della Congregazione per le Chiese Orientali.

Il tema dell’incontro sarà, appunto, l’annuncio del Vangelo di Cristo, nel mezzo di sfide come il fenomeno migratorio di molti cattolici orientali verso Paesi di diversa tradizione cristiana, ma anche il consumismo e l’individualismo che fanno della religione un prodotto da consumare, più che un qualcosa da vivere. Come reazione, le Chiese orientali stanno recuperando in molti casi la loro tradizione.

Lo racconta il vescovo Lonchyna, che sottolinea come “il cristianesimo, che per secoli ha animato e ispirato la vita di intere generazioni di cittadini del continente, è oggi troppo spesso percepito solo nella sua forma istituzionale e come un insieme contingente di precetti e di regole da seguire”, ma “bisogna invece fare riscoprire la bellezza dell’incontro personale e comunitario con Cristo”.

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Questo il programma. Il 26 ottobre, è prevista una presentazione dell’eparchia, con l’intervento dell’Arcivescovo Edward Joseph Adams, nunzio apostolico in Gran Bretagna, e di un rappresentante della Conferenza Episcopale di Gran Bretagna e Galles. Poi, si parlerà di annuncio, catechesi e celebrazione dei sacramenti, i tre aspetti della missione evangelizzatrice della Chiesa. Ogni giorno sarà celebrata la Divina Liturgia in vari riti orientali, mentre il 28 ottobre l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk celebrerà il pontificale nella cattedrale di Westminster, ospite del Cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e vice presidente del CCEE.

Questo incontro di vescovi di rito orientale fa seguito ad una due giorni di Budapest durante la quale si sono incontrati i vescovi dell’Europa Centro Orientale. Nel comunicato finale, i rappresentanti delle Conferenze Episcopali della Repubblica Ceca, della Croazia, della Polonia, della Slovacchia e dell’Ungheria hanno diramato una dichiarazione finale in cui chiedono che l’Europa sia “una vera famiglia dei popoli dove i membri si stimano, si conoscono e cercano di impegnarsi per i valori comuni. Per questo riteniamo necessario che i popoli dell’Europa si conoscano meglio per poter capirsi, rispettarsi, volersi bene a vicenda e sentirsi membri della stessa famiglia. La tecnologia informatica può aprire moltissime possibilità per questa mutua conoscenza”.