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Abusi, il Cardinale Barbarin assolto in appello

In primo grado, lo scorso 7 marzo, il porporato era stato condannato a sei mesi di carcere con sospensione della pena

Il Cardinale Barbarin con Papa Francesco |  | Daniel Ibanez CNA Il Cardinale Barbarin con Papa Francesco | | Daniel Ibanez CNA

Il Cardinale Philippe Barbarin, Arcivescovo di Lione e Primate delle Gallie, è stato assolto in appello dalla accusa di non aver denunciato abusi sessuali su minori, da parte di Padre Bernard Preynat, suo sottoposto.

In primo grado, lo scorso 7 marzo, il porporato era stato condannato a sei mesi di carcere con sospensione della pena.

In seguito alla condanna il Cardinale aveva presentato la rinuncia al Papa che però l’aveva respinta, accettando invece la richiesta da parte del presule di un periodo di “sospensione”, nominando così un amministratore apostolico.

“E’ stata riparata una ingiustizia: il Cardinale Barbarin è innocente”, ha commentato il suo avvocato difensore Jean-Félix Luciani.

Barbarin, che compirà 70 anni il prossimo 17 marzo, è sacerdote dal 1977.

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Nel 1998 Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Moulins, e successivamente - nel 2002 - è stato promosso Arcivescovo di Lione.

Creato cardinale nel concistoro del 2003, ha partecipato ai conclavi del 2005 e del 2013 che hanno eletto Benedetto XVI e Francesco.

In serata il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Bruni, ha dichiarato che "la Santa Sede ha appreso la notizia della sentenza della Corte d’Appello di Lione nei confronti del Cardinale Philippe Barbarin e della decisione di Sua Eminenza di rimettere nuovamente il suo mandato nelle mani di Papa Francesco". Il Papa - precisa Bruni - prenderà una decisione "a tempo debito".

Contestulamente Bruni ricorda che "unitamente alla Conferenza Episcopale Francese, la Santa Sede riafferma la propria vicinanza a tutte le vittime di abusi, nella loro sofferenza, e alle loro famiglie e comunità, ed è al fianco della Chiesa di Lione, duramente provata".

 

Articolo aggioranto alle ore 19:30 del 30 gennaio 2020

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