L’appello del Papa affinchè, in vista dell’Anno Santo, ogni parrocchia, comunità religiosa, monastero e santuario ospiti una famiglia di profughi va accolto “con la gratitudine di chi riconosce nel Successore di Pietro colui che, anche nelle situazioni più complesse, sa additare le vie per un Vangelo vissuto”. E’ quanto scrivono, in un comunicato congiunto, il Cardinale Angelo Bagnasco e Monsignor Nunzio Galantino, Presidente e Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.

La richiesta del Papa – continua la nota – “trova le nostre Chiese in prima fila nel servizio, nell’accompagnamento e nella difesa dei più deboli”. Nel prossimo Consiglio Episcopale Permanente saranno individuate modalità e indicazioni da offrire a ogni diocesi.

La Chiesa Italiana – scrivono ancora Bagnasco e Galantino – si conferma disponibile a lavorare per far fronte a questa situazione “con la solidarietà e l’attenzione dovuta, riscoprendo la forza liberante delle opere di misericordia corporale e spirituale, via che conduce sempre più al cuore del Vangelo”.