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Gli appelli del Papa. Preghiera per le vittime di abusi e per i lavoratori di Valbelluna

Durante l'Udienza Generale il Papa lancia due appelli, uno per ricordare l'appuntamento di domani per la Prima Giornata nazionale italiana di preghiera per le vittime di abusi e l'altro per esprimere la sua vicinanza ai lavoratori di Borgo Valbelluna

Papa Francesco, udienza generale |  | Daniel Ibanez / ACI Group Papa Francesco, udienza generale | | Daniel Ibanez / ACI Group

Durante l'Udienza Generale il Papa lancia due appelli molto importanti, uno per ricordare l'appuntamento di domani per la Prima Giornata nazionale italiana di preghiera per le vittime di abusi e l'altro per esprimere la sua vicinanza ai lavoratori di Borgo Valbelluna, dove in questi giorni c'è stata una grande manifestazione a difesa dei due stabilimenti per chiedere di salvare l'industria e l'identità della Valbelluna, in Veneto.

"Domani in Italia si celebra la prima Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, promossa dalla Conferenza episcopale - inizia il Papa con il primo appello - un’occasione di riflessione, di sensibilizzazione e di preghiera per sostenere cammini di recupero umano e spirituale delle vittime”.

È dovere imprescindibile di quanti hanno responsabilità educative in famiglia, in parrocchia, nella scuola e negli ambienti sportivi proteggere e rispettare gli adolescenti e i ragazzi loro affidati, perché proprio in quei posti la maggioranza di queste situazioni succede” , conclude Papa Francesco nell'appello.

Poi il pensiero del Pontefice va ai lavoratori preoccupati del Borgo Valbelluna, in provincia di Belluno. "Il mio pensiero va ai lavoratori preoccupati per il loro futuro lavorativo, mi unisco ai vescovi, ai parroci dei territori, rivolgo un accorato appello affinchè in queste situazioni non prevalga la logica del profitto, ma quella della condivisione, al centro di ogni questione lavorativa va sempre posta la persona, quando non si guadagna il pane si perde la dignità". Il timore è che l'azienda possa essere chiusa e la produzione spostata in paesi con un costo del lavoro più basso. Le aziende in questione sono la Zanussi Elettromeccanica, oggi Acc; e la Ceramica Dolomite, oggi Ideal Standard. “Se la dismissione delle due fabbriche si realizzasse, sarebbe un disastro per l’intera Provincia", aveva scritto il sindaco di Borgo Valbelluna, Stefano Cesa.

 

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