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Il Cardinale Parolin inviato da Papa Francesco in Repubblica Democratica del e Sud Sudan

Una messa per la pace il 3 luglio. Una serie di appuntamenti da definire. Il segretario di Stato vaticano fa il viaggio che sarebbe stato del Papa. E che il Papa vorrebbe ancora fare

Cardinale Pietro Parolin | Il Cardinale Parolin alla consacrazione della Chiesa Madre di Cassino come concattedrale | Giovanni Mancini per gentile concessione Cardinale Pietro Parolin | Il Cardinale Parolin alla consacrazione della Chiesa Madre di Cassino come concattedrale | Giovanni Mancini per gentile concessione

Per essere anche spiritualmente in Repubblica Democratica del Congo, dove non è potuto andare per ragioni di salute, Papa Francesco celebrerà in San Pietro una “messa per la pace” con la comunità congolese. In quello stesso giorno, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, sarà a Kinshasa a celebrare una Messa per la pace, testimoniando con la sua presenza la volontà di Papa Francesco di andare.

È stato annunciato ieri dalla Sala Stampa della Santa Sede che sarà il Cardinale Parolin a sostituire Papa Francesco in questo viaggio tanto desiderato in Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan, e rimandato ufficialmente a causa dei ben notti problemi al ginocchio.

Papa Francesco sarebbe dovuto essere in viaggio dal 2 al 7 luglio, il Cardinale Parolin lo sarà dall’1 all’8 luglio, semplicemente perché i voli di linea danno esigenze diverse dal charter che si usa per il Papa.

L’agenda completa del viaggio del Segretario di Stato ancora non è stata definita, ma ci saranno di certo incontri bilaterali di alto livello (il comitato organizzatore del viaggio vedeva anche la partecipazione del Primo Ministro Ukonde) e forse qualche spostamento interno. Papa Francesco si sarebbe spostato in Nord Kivu, a celebrare lì dove l’ambasciatore italiano Luca Attanasio era stato ucciso nel febbraio 2021, e non si sa se anche il Cardinale passerà da lì.

La notizia del viaggio del Cardinale Parolin era stata in prima battuta dal vescovo Donatien Nshole, segretario generale della Conferenza Episcopale della Repubblica Democratica del Congo, in un messaggio diffuso il 26 giugno. Il vescovo Nshole ha notato che il Cardinale non sostituisce Papa Francesco, e che si aspettano le date di una nuova visita Papale.

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Nshole ha anche detto che la visita del Cardinale è “segno della grande considerazione che il Papa ha per la nostra nazione”. Lungi dall’esprimere delusione per la conferma del viaggio del Papa in Canada, Nshole ha affermato che questo è un segno incoraggiante della positiva evoluzione della cura che sta prendendo il Papa. Senza dubbio, il viaggio in Canada sarà un test per il papa e i suoi medici per valutare l’efficacia della cura, e servirà come una valutazione per il futuro delle attività del Papa.