Una visita lampo di Andryi Yermak, capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky, ha caratterizzato la giornata di Papa Francesco, che lo ha ricevuto l’8 giugno. Yermak, in Italia per colloqui di governo come parte di un tour europeo che lo ha visto anche in Francia a preparare il prossimo summit per la pace, ha anche incontrato, alle due di notte, il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e ha avuto anche un bilaterale con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. Sul tavolo, anche la “formula di pace” ucraina e la conferenza per la pace in Ucraina in programma in Svizzera tra due settimane, che si svolgerà senza la presenza di Cina e Russia, rendendola di fatto meno efficace di quello che potrebbe essere.
Due giorni a Zagabria, tra una Messa al Santuario della Madonna di Pietra, una conferenza all’Università Cattolica e un paio di incontri bilaterali. L’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per i Rapporti con gli Stati, è stato in Croazia dal 30 maggio all’1 giugno, terminando così una settimana “croata”, se così si può dire, cominciata a Roma con la celebrazione della Messa in occasione della Giornata Nazionale lo scorso 28 maggio.
È un discorso denso di chiaroscuri, quello che il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha pronunciato al termine del convegno “100 anni dal Concilium Sinense: tra storia e presente”, che si è tenuto il 21 maggio alla Pontificia Università Urbaniana. Un discorso in cui il Cardinale mette in luce la necessità dell’inculturazione, ma sostiene che questa non si può staccare in nessun modo dalla fedeltà a Pietro; afferma che la fedeltà alla Chiesa rende anche migliori cittadini; rimarca il passaggio dal concetto di missioni estere a quello di Chiesa missionaria che diede fine ai protettorati politici, ma che può essere anche un segnale per la Cina, che vuole controllare la Chiesa.
Tra i luoghi dove il futuro arriva prima, c’è il mondo universitario, nota il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, nella consueta lettera inviata per la Giornata per l’Università Cattolica, che quest’anno compie il suo 100esimo anniversario, e che ha come tema “Domanda di futuro. I giovani tra disincanto e desiderio”.
L’Indonesia si era già portata avanti, e aveva fatto sapere già il 31 marzo che il Papa avrebbe visitato il Paese il 3 – 4 settembre, attraverso un comunicato del Ministero degli Affari Religiosi e uno della Conferenza Episcopale locale. Annunciato il 12 aprile, il viaggio del Papa in Asia, che toccherà Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore, potrebbe arricchirsi anche di una tappa in Vietnam, e perlomeno l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per le relazioni con gli Stati, ne ha parlato nel suo incontro con il primo ministro di Hanoi.
E' grande festa in questi giorni nella città di Priverno e nella bellissima abbazia di Fossanova, a un'ora da Roma. E tutto questo per il 750° anniversario della morte di san Tommaso d’Aquino. Ieri, dopo un programma ricco di iniziative, la celebrazione solenne presso l'abbazia cistercense con il Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin.
"Joseph Ratzinger è stato ben consapevole delle possibilità e dei rischi del cammino dell’umanità, come pure della missione della Chiesa per la sua salvezza.
Il Codice di Diritto Canonico fu promulgato nel 1983. È “un uomo di mezza età”, nelle parole del Cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, che magari ha un passato glorioso, ma che deve guardare anche al futuro, cercando di innovarsi, di auto-comprendersi, di ricevere le nuove sfide della Chiesa con una maturità che deve coniugare “ponderazione, riflessione e decisione”. Sono le sfide che sono state affrontate all’Università di Bologna, in un convegno dedicato a “I 40 anni del Codex Iuris Canonici”, organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università.
Rinnovato il Consiglio direttivo della Fondazione Bambino Gesù. La fondazione, stabilita nel 1996 da Giovanni Paolo II con il nome di “Cari bambini”, si è poi rinominata “Fondazione Bambino Gesù” nel 2000, ed è un ente filantropico con il compito di sostenere la missione e i progetti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, di proprietà della Santa Sede.
Il Cardinale Parolin sarà in Slovacchia dal 14 al 16 settembre, con un calendario che prevede degli incontri istituzionali a Bratislava, ma anche una visita nel santuario di Šaštín e in quello di Klokočov. È una visita nel cuore della nazione slovacca, che, dalla visita di Papa Francesco nel 2021, ha portato avanti sentimenti di vicinanza con il Santo Padre. Il Papa aveva incontrato, tra l’altro, la presidente Caputova l’ultima volta nel dicembre 2022.
Presto un incontro per approfondire le tematiche della guerra e la sua origine. Lo ha annunciato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, nella sua relazione al Sinodo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina. Nella giornata del 5 settembre, anche la relazione del Cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, che ha anche auspicato che ci sia presto “una pace giusta per l’Ucraina”. Durante gli incontri i vescovi ucraini hanno avuto la possibilità di portare all’attenzione dei rappresentanti della Santa Sede le problematiche sorte nel contesto della guerra in Ucraina.
Ai Greci e agli Italiani colpiti dalle calamità naturali il Papa ha inviato due telegrammi a firma del cardinale Parolin.
Preghiera del Papa per le vittime della tragedia del naufragio sulle coste della Grecia. in un telegramma al nunzio apostolico in Grecia, mons. Jan Romeo Pawłowski il cardinale segretario di stato Parolin scrive:
Si chiama La terra dei cardinali il progetto di turismo religioso lanciato a Piacenza, in una giornata in ricordo del Cardinale Agostino Casaroli nel 25esimo della morte, ma che ha anche raccontato della straordinaria fecondità del piacentino nel fornire nell’utlimo secolo, e contemporaneamente, ben sette cardinali alla Chiesa.
Martedì 9 maggio a Macerata sono state inaugurate e benedette due statue di p. Matteo Ricci (gesuita nato a Macerata e ‘missionario in Cina) e Paolo Xu Guangqi, poste sulla facciata della cattedrale di san Giovanni, giunte dalla Cina, grazie alla generosità dei cattolici di Pechino e di Shangai, alla presenza del segretario di Stato Vaticano,
Domenica 19 marzo nella basilica di san Nicola da Tolentino si è conclusa la festa dei ‘panini benedetti’ con una concelebrazione eucaristica presieduta dal segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin,
Non è più il tempo di Helsinki, e i risultati che si sono raggiunti alla conferenza che diede vita a quello che sarebbe stato l’OSCE sono forse irripetibili. Ma è lo spirito di Helsinki che si deve cercare, quella volontà di trovare una soluzione negoziale che porti alla pace. È la via indicata dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, in un evento all’ambasciata di Italia presso la Santa Sede.
Ci sarà anche il Cardinale Pietro Parolin tra i testimoni del processo vaticano per la gestione dei fondi della Segreteria di Stato vaticana. Lo ha annunciato Giuseppe Pignatone, presidente del Tribunale vaticano, nel corso della 42esima udienza del processo, l’ultima dell’anno. Pignatone ha detto di aver chiesto al Cardinale se fosse stato disponibile ad andare in tribunale o si fosse avvalso della possibilità di farsi interrogare nel suo ufficio, e che questi ha dato disponibilità ad andare in tribunale. Parolin sarà dunque ascoltato forse nel secondo “slot” di interrogatori, nel giro di udienze che si terrà dal 25 al 27 gennaio.
Nella mattinata del 12 novembre, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha avuto un incontro con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. L’incontro veniva al termine di una settimana a Roma dell’arcivescovo maggiore, che si è allontanato dall’Ucraina per la prima volta dallo scoppio della guerra. Shevchuk, nel corso della settimana, ha incontrato anche Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI.
Mentre c’è una statua della Madonna di Fatima nel Caucaso che ha toccato anche l’Azerbaijan, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, celebra una Messa per l’Armenia. L’occasione, significativa, sono i 30 anni di relazioni diplomatiche, ma in realtà è una Messa importante perché dimostra ancora una volta la vicinanza della Santa Sede all’Armenia, specialmente riguardo la questione del Nagorno Karabakh. Dopo una pace dolorosa, una risoluzione europea che chiede di proteggere i luoghi cristiani nella regione e una dell’UNESCO che chiede di preservarli, l’Armenia si trova ancora una volta sotto attacco.