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Il Papa approva il Dicastero per la Famiglia, i Laici e la Vita

Papa Francesco |  | Martha Calderón/CNA Papa Francesco | | Martha Calderón/CNA

Con uno Statuto di 13 articoli il Papa oggi ha approvato "ad experimentum" l'istutuzione del nuovo Dicastero per i Laici, la famiglia e la vita nel quale confluiranno, dal 1° settembre 2016, gli attuali Pontificio Consiglio per i Laici e Pontificio Consiglio per la Famiglia.

La decisione del Papa è arrivata su proposta del Consiglio dei Cardinali incaricati dello studio della riforma della Curia Romana. I due dicasteri che costituiranno il nuovo organismo saranno di conseguenza soppressi.

Il nuovo Dicastero - si legge nello Statuto - è competente in quelle materie che sono di pertinenza della Sede Apostolica per la promozione della vita e dell’apostolato dei fedeli laici, per la cura pastorale della famiglia e della sua missione, secondo il disegno di Dio e per la tutela e il sostegno della vita umana.

Superiori saranno un Prefetto, un Segretario - anche laico - e tre Sottosegretari.

Il Dicastero conterà tre Sezioni: per i fedeli laici, per la famiglia e per la vita, presiedute ciascuna da un Sottosegretario.

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Tra i membri del Dicastero saranno annoverati fedeli laici, uomini e donne, celibi e coniugati, impegnati nei diversi campi di attività e provenienti dalle diverse parti del mondo. Disporrà inoltre di consultori.

Tra i compiti assegnati all'organismo la promozione di convegni internazionali e altre iniziative sia attinenti all’apostolato dei laici, all’istituzione matrimoniale e alla realtà della famiglia e della vita nell’ambito ecclesiale, sia inerenti le condizioni umane e sociali del laicato, dell’istituto familiare e della vita umana nell’ambito della società.

Il nuovo Dicastero dovrà animare e incoraggiare la promozione della vocazione e della missione dei fedeli laici nella Chiesa e nel mondo e promuovere studi per contribuire all’approfondimento dottrinale delle tematiche e delle questioni riguardanti i fedeli laici.

Obiettivo è quello di favorire nei laici la coscienza della corresponsabilità, in forza del Battesimo, per la vita e la missione della Chiesa, secondo i diversi carismi ricevuti per l’edificazione comune, con una particolare attenzione alla peculiare missione dei fedeli laici di animare e perfezionare l’ordine delle realtà temporali. Dovranno essere promosse inoltre le iniziative che riguardano l’azione evangelizzatrice dei fedeli laici nei vari settori delle realtà temporali, tenendo conto della competenza che, in queste stesse materie, hanno altri organismi della Curia Romana. Si punterà anche a rendere i laici sempre più protagoniosti nella catechesi, nella vita liturgica e missionaria incoraggiondone la presenza negli organi direttivi della Chiesa universale e particolare.

Il Dicastero potrà erigere le aggregazioni dei fedeli e i movimenti laicali che hanno un carattere internazionale e potrà approvarne gli statuti, salva la competenza della Segreteria di Stato.

Per quanto riguarda la famiglia invece il Dicastero promuoverà la cura pastorale della famiglia, ne tutelerà la dignità e il bene basati sul sacramento del matrimonio, ne favorirà i diritti e la responsabilità nella Chiesa e nella società civile e seguirà l’attività degli istituti, delle associazioni, dei movimenti e delle organizzazioni cattoliche, nazionali e internazionali, il cui fine è servire il bene della famiglia.

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Si punterà sull'approfondimento della dottrina sulla famiglia e la sua divulgazione mediante un’adeguata catechesi favorendo in particolare gli studi sulla spiritualità del matrimonio e della famiglia e il loro risvolto formativo. Si aiuteranno i fidanzati in vista delle nozze e so offriranno linee direttive anche per programmi pastorali che sostengano le famiglie nella formazione dei giovani alla fede e alla vita ecclesiale e civile, attenti specialmente ai poveri e agli emarginati. Non mancheranno inoltre interventi per favorire l’apertura delle famiglie all’adozione e all’affidamento dei bambini e alla cura degli anziani, rendendosi presente presso le istituzioni civili perché sostengano tali pratiche.

Il Dicastero avrà un legame diretto con il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio.

Infine per quanto riguarda la Sezione per la Vita il Papa ha disposto che questa sosterrà e coordinerà iniziative in favore della procreazione responsabile, come pure per la tutela della vita umana dal suo concepimento fino al suo termine naturale, tenendo presenti i bisogni della persona nelle diverse fasi evolutive. Darà sostegno a organizzazioni e associazioni che aiutano la donna e la famiglia ad accogliere e custodire il dono della vita, specialmente nel caso di gravidanze difficili, e a prevenire il ricorso all’aborto. Sì anche a programmi e iniziative volti ad aiutare le donne che avessero abortito.

Seguendo la dottrina morale cattolica e il Magistero della Chiesa sarà promossa la formazione circa i principali problemi di biomedicina e di diritto relativi alla vita umana e circa le ideologie che vanno sviluppandosi inerenti la stessa vita umana e la realtà del genere umano.

La Pontificia Accademia per la Vita, infine, sarà connessa con questo Dicastero che si avvarrà della sua competenza.