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Il Papa: “No al morbo della ricerca dei primi posti, anche per la Chiesa”

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La via del servizio è l’antidoto più efficace contro il morbo della ricerca dei primi posti, che contagia tanti contesti umani e non risparmia neanche la Chiesa. Perciò, come discepoli di Cristo, accogliamo questo Vangelo come richiamo alla conversione, per testimoniare con coraggio e generosità una Chiesa che si china ai piedi degli ultimi, per servirli con amore e semplicità”. È questo il cuore dell’Angelus odierno di Papa Francesco ai fedeli in Piazza San Pietro.

Il Papa parte dal Vangelo di oggi di Marco, che vede protagonisti Giacomo e Giovanni, i quali chiedono a Gesù di poter sedere, un giorno, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra.

“Gesù sa che Giacomo e Giovanni sono animati da grande entusiasmo per Lui e per la causa del Regno – sottolinea il Pontefice - ma sa anche che le loro aspettative e il loro zelo sono inquinati dallo spirito del mondo”.

“Gesù poi si accorge che gli altri dieci Apostoli si arrabbiano con Giacomo e Giovanni – continua il Papa spiegando il passo del Vangelo di oggi - dimostrando così di avere la stessa mentalità mondana. E questo gli offre lo spunto per una lezione che vale per i cristiani di tutti i tempi: chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti”.

Il messaggio del Maestro per Papa Francesco è chiaro: “Mentre i grandi della Terra si costruiscono troni per il proprio potere, Dio sceglie un trono scomodo, la croce, dal quale regnare dando la vita”.

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Subito dopo la preghiera mariana dell’Angelus il Papa saluta i vari gruppi presenti in Piazza San Pietro e ricorda gli eventi speciali di questa domenica. “Oggi celebriamo la Giornata Missionaria Mondiale, sul tema “Insieme ai giovani portiamo il Vangelo a tutti – dice Francesco - insieme ai giovani: questa è la strada! Ed è la realtà che, grazie a Dio, stiamo sperimentando in questi giorni del Sinodo a loro dedicato: ascoltandoli e coinvolgendoli scopriamo tante testimonianze di giovani che in Gesù hanno trovato il senso e la gioia della vita”.

"Io penso a tanti  cristiani uomini o donne che spendono la loro vita lontani da tutti per amore del Vangelo, preghiamo insieme per loro con un Ave Maria", dice a braccio il Papa.

L’ultimo pensiero di Francesco è per il gruppo della Caritas Internationalis, guidato dal Presidente Cardinale Tagle, con alcuni Vescovi e persone provenienti da vari Paesi del mondo. “Avete compiuto un breve pellegrinaggio in Roma, per esprimere il desiderio di camminare insieme imparando così a conoscersi meglio – commenta il Pontefice - incoraggio questa iniziativa del condividere il cammino che viene promossa in tante città e che può trasformare il nostro rapporto con i migranti”.

Il Cardinale Luis Antonio Tagle invita le comunità di cittadini di tutto il mondo a contrastare l’odio e la paura con una camminata di solidarietà mondiale lunga un milione di chilometri, fianco a fianco con migranti e rifugiati. “La grande sfida, in questi tempi di dure divisioni – ha detto il Cardinal Tagle – è di opporre alla retorica della paura e dell’odio azioni di amore, di gentilezza e di misericordia, come quelle proposte nella nostra campagna Share the Journey”.

 

 

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