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Il Papa annuncia: Concistoro il 28 giugno, 5 nuovi cardinali

Papa Francesco |  | L'Osservatore Romano - ACI Group Papa Francesco | | L'Osservatore Romano - ACI Group

"Il prossimo terrò un Concistoro il 28 giugno per la creazione di 5 nuovi cardinali: Monsignor Jean Zerbo Arcivescovo di Bamako; Monsignor Juan Josè Omella, arcivescovo di Barcellona; Monsignor Anders Arborelius Vescovo di Stoccolma; Monsignor Loius Marie Ling Mangkhanekhoun, Vicario apostolico di Paskè in Laos; Monsignor Gregorio Rosa Chavez, Ausiliare di San Salvador in El Salvador". Lo ha annunciato il Papa nel corso del Regina Coeli della VI Domenica di Pasqua.

Con la promessa dello Spirito Santo - ha detto introducendo la sua riflessione sul Vangelo odierno - Gesù ci assicura che non resteremo orfani. Sono parole che “trasmettono la gioia di una nuova venuta di Cristo”. La missione della Chiesa - ha aggiunto - “si realizza mediante l’amore. E’ l’amore che ci introduce nella conoscenza di Gesù, grazie all’azione dello Spirito Santo. L’amore a Dio e al prossimo è il più grande comandamento del Vangelo. Il Signore oggi ci chiama a corrispondere generosamente alla chiamata evangelica all’amore, ponendo Dio al centro della nostra vita e dedicandoci al servizio dei fratelli, specialmente i più bisognosi di sostegno e di consolazione”.

L’amore e il sapere amare non sono atteggiamenti scontati. “A volte - ha rilevato il Papa - i contrasti, l’orgoglio, le invidie, le divisioni lasciano il segno anche sul volto bello della Chiesa. Una comunità di cristiani dovrebbe vivere nella carità di Cristo, e invece è proprio lì che il maligno ci mette lo zampino e noi a volte ci lasciamo ingannare. E chi ne fa le spese sono le persone spiritualmente più deboli. Quante di loro - e voi ne conoscete alcune - si sono allontanate perché non si sono sentite accolte, capite e amate per esempio per il chiacchiericcio in parrocchia...”. 

Ogni giorno si impara, si ricomincia ad amare “perché - ha osservato ancora Francesco - il nostro amore verso i fratelli e le sorelle che incontriamo diventi maturo e purificato da quei limiti o peccati che lo rendono parziale, egoistico, sterile e infedele. Ogni giorno si deve imparare l’arte di amare, ogni giorno si deve seguire con pazienza la scuola di Cristo, con l’aiuto del suo Spirito”.

Dopo la recita del Regina Coeli, il Papa ha espresso preoccupazione per la situazione nella Repubblica Centrafricana. “Scontri armati - ha detto Papa Bergoglio - hanno provocato numerose vittime e sfollati, e minacciano il processo di pace. Sono vicino alla popolazione e ai vescovi e tutti coloro che si prodigano per il bene della gente e per la pacifica convivenza. Prego per i defunti e i feriti e rinnovo il mio appello: tacciano le armi e prevalga la buona volontà di dialogare per dare al Paese pace e sviluppo”.

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Il pensiero del Papa infine è andato ai cattolici cinesi. Il prossimo 24 maggio si pregherà per loro nella specifica Giornata di preghiera istituita da Benedetto XVI. “Ai cattolici cinesi dico - è stato l’invito di Francesco - alziamo lo sguardo a Maria nostra Madre, perché ci aiuti a discernere la volontà di Dio circa il cammino concreto della Chiesa in Cina e ci sostenga nell’accogliere con generosità il suo progetto d’amore. Maria ci incoraggia ad offrire il nostro personale contributo per la comunione tra i credenti e per l’armonia dell’intera società. Non ci dimentichiamo di testimoniare la fede con la preghiera e con l’amore, mantenendoci aperti all’incontro e al dialogo, sempre”.