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La Chiesa Ortodossa di Bulgaria ha un rappresentante diplomatico in Vaticano

Il sacerdote Ivan Ivanov guiderà la comunità ecclesiastica bulgara a Roma. Stabilitosi presso la chiesa di San Paolo alla Regola, è anche rappresentante ecclesiastico diplomatico presso il Vaticano

Metropolita Antonio, Ivan Ivanov | Il metropolita Antonio all'ingresso del sacerdote Ivan Ivanov come responsabile della comunità ortodossa bulgara di Roma, San Paolo alla Regola, 14 marzo 2021 | Ambasciata di Bulgaria presso la Santa Sede Metropolita Antonio, Ivan Ivanov | Il metropolita Antonio all'ingresso del sacerdote Ivan Ivanov come responsabile della comunità ortodossa bulgara di Roma, San Paolo alla Regola, 14 marzo 2021 | Ambasciata di Bulgaria presso la Santa Sede

Non è una vera liaison con la Santa Sede, come quella stabilita dalla Comunione Anglicana o dalla Chiesa Apostolica Armena. Ma la nomina del sacerdote Ivan Ivanov a rappresentante diplomatico ecclesiastico della Chiesa Ortodossa Bulgara presso la Santa Sede ha comunque un suo peso specifico particolare.

E questo per via dei rapporti tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa Bulgara che si sono rinsaldati dopo il viaggio di Papa Francesco nel Paese e il successivo dono del Papa alla Chiesa Ortodossa di Bulgaria delle reliquie dei santi Clemente e Potito; e perché la Chiesa Ortodossa Bulgara è sempre stata considerata tra le più impermeabili al dialogo, non prendendo parte nemmeno agli incontri della Commissione mista internazionale per il Dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa

L’incarico del sacerdote Ivanov è legato alla metropolia dell’Europa Occidentale e Centrale della Chiesa Ortodossa Bulgara, guidata dal metropolita Antonio, che sta lavorando moltissimo sul fronte del dialogo con la Santa Sede.

Dopo la Messa di inizio del mandato, sono stati molti gli incontri istituzionali del sacerdote Ivanov in Vaticano, accompagnato dal metropolita Antonio. Tra questi, va ricordato quello con il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, avvenuto insieme a Bogdan Patashev, ambasciatore di Bulgaria presso la Santa Sede.

Tra i temi discussi, la tradizionale visita della delegazione bulgara in Vaticano per la festa dei Santi Cirillo e Metodio il 24 maggio. La visita non è avvenuta lo scorso anno per via della pandemia, ma è un appuntamento che dura da diversi decenni, cui recentemente si è aggiunta anche la rappresentanza della Macedonia del Nord.

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Al di là della possibilità delle delegazioni di visitare il Vaticano, il Cardinale Parolin ha acconsentito a celebrare una Messa a San Clemente nel giorno dei Santi Cirillo e Metodio, lì dove si trovano le reliquie di Cirillo.

Altri temi di discussione, le questioni attuali relative al funzionamento delle parrocchie nella diocesi dell'Europa occidentale e centrale della Chiesa Ortodossa di Bulgaria e al trasferimento delle chiese cattoliche romane ad uso delle comunità ecclesiali bulgare, nonché la possibilità, per teologi ortodossi bulgari, di specializzarsi nelle università pontificie.

L’incontro con il Cardinale Parolin, il 15 marzo, è avvenuto il giorno successivo all’ingresso del sacerdote nella parrocchia del Patriarcato che a Roma ha sede presso la chiesa di San Paolo alla Regola, sorta sul luogo dove visse San Paolo prima di essere condannato a morte a Roma. La comunità ortodossa bulgara a Roma conta appena circa 3 mila persone dichiarate, e la parrocchia di Roma aveva inizialmente sede presso la chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio (dal 2003 al 2014).

L’ingresso in San Paolo alla Regola, alla presenza del Cardinale Francesco Monterisi, titolare della chiesa, è avvenuto in una Divina Liturgia celebrata in bulgaro e in italiano, con il Credo pronunciato in entrambe le lingue. Al termine della Messa, il Metropolita Antonio ha presentato ai membri della comunità ecclesiastica bulgara il sacerdote Ivan Ivanov.

Dopo l’incontro con il Cardinale Parolin, il metropolita Antonio e il sacerdote Ivanov nel corso della scorsa settimana hanno incontrato anche il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani; il Cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali; il Cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso; e il Cardinale Angelo de Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma.

Oltre alla cura dei bulgari a Roma, il Sacerdote Ivan Ivanov curerà la comunità degli ortodossi bulgari a Nettuno.

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Specializzatosi a Roma, il sacerdote Ivan Ivanov conosce già la vita della comunità bulgara nella capitale. Ha scritto vari testi di diplomazia ecclesiastica, ha tenuto conferenze e anche prima dell’ordinazione sacerdotale si era occupato delle catechesi per i bulgari in Italia. È stato il traduttore dell’incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Neofit durante il viaggio del Papa in Bulgaria nel 2019.