Roma , venerdì, 16. maggio, 2025 18:00 (ACI Stampa).
Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.
Allora si diceva tra le genti:
"Il Signore ha fatto grandi cose per loro".
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.
Nell'andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.
Abbiamo voluto riportare il testo intero del Salmo 126 perché l’abbiamo sempre ritenuto uno specchio commovente della condizione umana. Quell’immagine potente del seminatore che getta la semente nel pianto e poi mieterà nella gioia è uno dei punti più alti della poesia di ogni tempo e non a caso ha ispirato decine e decine di poeti, scrittori e artisti di ogni tempo.
I Salmi sono uno scrigno prezioso di bellezza, che tocca il cuore degli uomini, credenti e non credenti. Leggerli e rileggerli è un’esperienza irrinunciabile, di fede e di educazione al bello. Non a caso, dunque il Festival Biblico, giunto alla sua 21a edizione, a Padova dal 21 al 25 maggio, con un calendario di ben 28 appuntamenti, il tema centrale è proprio il libro dei Salmi. Titolo infatti di questa edizione è Salmi. Libro infinito. Il Salterio accoglie 150 preghiere che si snodano nell’arco di circa un millennio, un libro che dà voce a sentimenti e vissuti che attraversano i secoli e le culture. Fino ai nostri giorni. Questo “libro infinito” da’ corpo all’infinito spettro di atteggiamenti, sentimenti e pensieri dell’animo umano, la supplica e la lode, il dolore e la gioia, la colpa e il perdono, l’ascolto e lo scontro, il silenzio e il caos, e si rivela come un viaggio spirituale, un cammino di umanità e trascendenza, che dall’interiorità individuale si dilata all’esperienza collettiva. Il Festival intende indagare, in modo particolare, il rapporto tra il testo biblico e il mondo contemporaneo, tema sviluppato attraverso diverse modalità e linguaggi: meditazioni poetiche, incontri biblici, dialoghi, mostre e concerti, visite guidate e preghiera.
A far da cornice ai diversi appuntamenti del Festival a Padova ci saranno alcuni gioielli artistici e architettonici come la chiesa di San Francesco Grande, la Scuola della Carità, la Cattedrale, la Sala del Capitolo della Basilica del Carmine, la chiesa di San Gaetano, la Biblioteca Antica del Seminario, e in provincia l’abbazia di Carceri d’Este, il duomo di San Martino di Piove di Sacco, il duomo di Santa Tecla di Este, la basilica giubilare di Santa Maria delle Grazie, sempre a Este…. Non solo chiese, abbazie, ma anche luoghi di cultura o spazi aperti per le passeggiate meditative e spirituali, per vivere pienamente questo appuntamento ormai “classico”, che coinvolge anche altre città e province, come Vicenza, Rovigo, Chioggia, Treviso.
Il programma del Festival Biblico vede diverse tipologie di proposte: 6 dialoghi (appuntamenti dedicati all’incrocio con temi di attualità); 7 meditazioni dal taglio più spirituale; 7 incontri biblici “giorno e notte”; 2 mostre, 4 concerti, una visita guidata, la preghiera solenne dei Vespri della VI domenica di Pasqua. In particolare si segnala una visita guidata “Alla scoperta dell’antico Salterio” nella Biblioteca Antica del Seminario di Padova, accompagnati dalla direttrice Giovanna Bergantino, in due turni, venerdì 23 maggio alle ore 10.00 e alle ore 11.00; e la preghiera dei Vespri solenni della VI domenica di Pasqua “Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino (Sal 119, 105)”, nella basilica giubilare di Santa Maria delle Grazie della bella città di Este, famosa per la sua cinta muraria medievale.