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Papa Francesco, “anche la finanza sia al servizio dello sviluppo umano integrale”

Papa Francesco e Cardinale Turkson | Papa Francesco saluta il Cardinale Peter Turkson durante l'udienza ai partecipanti del convegno Papa Francesco e Cardinale Turkson | Papa Francesco saluta il Cardinale Peter Turkson durante l'udienza ai partecipanti del convegno "Saving Our Common Home", 6 luglio 2018 | Vatican Media / ACI Group

Papa Francesco chiama non solo le istituzioni politiche, ma anche quelle finanziarie, ad un cambio di paradigma per la cura della casa comune, perché sia la politica che la finanza siano al servizio dello sviluppo umano integrale.

“È necessario uno spostamento del paradigma finanziario, al fine di promuovere lo sviluppo umano integrale”, ha detto Papa Francesco, incontrando i partecipanti della Conferenza Internazionale per il terzo anniversario della pubblicazione della Laudato Si.

La Conferenza, intitolata Saving Our Common Home, si tiene in Vaticano. Oltre alle relazioni del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, e del Cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale, la conferenza ha visto anche la partecipazione del teologo ortodosso Zizioulas, che presentò la Laudato Si e che è noto per il suo impegno ecologico.

Papa Francesco sottolinea il concetto guida dell’enciclica, cioè che “ogni cosa è connessa”, sottolineando che anche il pianeta ha bisogno di essere riparato come lo era la casa del Signore quando San Francesco di Assisi cominciò la sua opera.

“Negli ultimi decenni – sottolinea Papa Francesco – la comunità scientifica ha elaborato in tal senso valutazioni sempre più accurate”. Il Papa nota che “c’è il pericolo reale di lasciare alle generazioni future macerie, deserti e sporcizia”, e per questo l’auspicio è che “la preoccupazione per lo stato della nostra casa comune si traduca in un’azione organica e concertata di ecologia integrale”.

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Papa Francesco aveva fortemente impegnato la Santa Sede negli Accordi di Parigi, il cosiddetto COP21, e ora che si è arrivati al 24esimo incontro sul clima, che si terrà a Katowice il prossimo dicembre, il Papa rinnova la richiesta di impegnarsi, perché il nuovo incontro “può essere una pietra miliare nel cammino tracciato dall’Accordo di Parigi del 2015”, notando che “tutti i governi dovrebbero sforzarsi di onorare gli impegni assunti a Parigi per evitare le peggiore conseguenze di questa crisi climatica”.

Insomma, afferma il Papa , “non possiamo permetterci di perdere tempo”, e per questo chiama all’impegno non solo gli Stati, ma anche “autorità locali, gruppi della società civile, istituzioni economiche e religiose possono favorire la cultura e la prassi ecologica integrale”, e spera che il Summit sull’azione globale per il clima (dal 12 al 14 dicembre a San Francisco) possa offrire “risposte adeguate, col sostegno di gruppi di pressione di cittadini in ogni parte del mondo”.

Ma non solo. Anche le istituzioni finanziarie devono impegnarsi, come “parte sia del problema e della soluzione”. Il Papa propone che “le Organizzazioni internazionali, come ad esempio il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale” favoriscano “riforme efficaci per uno sviluppo più inclusivo e sostenibile”, affinché - come disse Benedetto XVI – la finanza torni ad essere “strumento finalizzato alla migliore produzione di ricchezza e allo sviluppo”, e affinché si sostenga “la conversione ecologica”, come già aveva detto Giovanni Paolo II.

Papa Francesco sottolinea anche l’impegno delle religioni, e in particolare quelle cristiane, che hanno un ruolo chiave da giocare - per la prima volta, il messaggio per la Giornata della Cura del Creato è stato firmato dal Papa insieme al Patriarca Bartolomeo I di Costantinopoli.

Infine, il Papa chiede che l’impegno ecologico sia anche parte dei prossimi due sinodi, quello sui giovani e quello speciale per la Regione Pan-Amazzonica, con una particolare attenzione da dare in quest’ultimo sinodo ai popoli indigeni.

Insomma, le sfide “abbondano”, dice il Papa, e l’impresa di curare il creato e dare un futuro migliore ai nostri figli potrebbe “sembrare una impresa troppo ardua” per via “degli interessi particolari”. Papa Francesco però chiede a tutti di continuare a lavorare per questo obiettivo.

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