"È bello incontrare voi, che rappresentate le comunità di origine di due Papi santi, ai quali il Popolo di Dio è tanto affezionato: Giovanni XXIII e Paolo VI. Ed è significativo che questo avvenga in occasione di tre ricorrenze importanti per tutta la Chiesa: il 60° anniversario della Lettera Enciclica Pacem in terris, della nascita al cielo di Papa Giovanni e dell’elezione di Papa Montini", così il Papa accoglie i pellegrini da Concesio e da Sotto il Monte, in occasione del 60° della morte di Giovanni XXIII e dell’elezione di Paolo VI.

Il Papa li ricorda. "Hanno vissuto come protagonisti l’ondata di nuova vitalità che ha accompagnato il Concilio Vaticano II e hanno dovuto affrontare gravi pericoli come il terrorismo e la guerra fredda - Rendiamo grazie al Signore prima di tutto per averceli donati. Per averli donati alle vostre comunità come figli e fratelli, cresciuti tra le vostre strade, dove hanno lasciato le tracce del loro cammino di santità", continua il Papa nel suo discorso in Basilica.

"Dio non fa i santi in laboratorio: li costruisce in grandi cantieri, in cui il lavoro di tutti, sotto la guida dello Spirito Santo, contribuisce a scavare profondo, a porre solide fondamenta e a realizzare la costruzione", dice con il cuore il Pontefice.

"Fate sempre tesoro delle vostre radici, non tanto per trasformarle in un blasone o in un baluardo da difendere, quanto piuttosto come di una ricchezza da condividere. La terra si lavora insieme, si lavora per tutti e si lavora in pace. Dalle vostre radici viene il succo. Amate le vostre radici. I vostri due capoluoghi, Bergamo e Brescia, insieme, sono stati scelti per essere “Capitale italiana della Cultura” per il 2023. È un segno in più che ci porta nella stessa direzione", conclude infine il Papa.