"In questa seconda domenica del Tempo di Natale, le Letture bibliche ci aiutano ad allargare lo sguardo, per avere una piena consapevolezza del significato della nascita di Gesù". Sono queste le parole di Papa Francesco pronunciate prima della preghiera dell'Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. Al termine, un forte appello del Pontefice per la pace e contro la guerra. 

Nella seconda Domenica del Tempo di Natale il Papa commenta: "Il Verbo non solo è venuto ad abitare tra il popolo, ma si è fatto uno del popolo, uno di noi".
"Mentre continuiamo a contemplare il segno mirabile del Presepe - continua il Papa dal Palazzo Apostolico in Vaticano -  la Liturgia odierna ci dice che il Vangelo di Cristo non è una favola, un mito, un racconto edificante, no, è la piena rivelazione del disegno di Dio sull’uomo e sul mondo".

Il Papa è chiaro e riprende le parole dell'Apostolo Paolo: "Dio ci ha scelti per essere santi, la santità è appartenenza a Dio, comunione con Lui, trasparenza della sua bontà infinita. La santità è custodire la gratuita, questo è essere santo. Perciò, chi accoglie in sé la santità come dono di grazia, non può non tradurla in azione concreta nel quotidiano, nell’incontro con gli altri."

Subito dopo la preghiera dell'Angelus il Papa lancia un forte appello per la pace, in vista delle tensioni di questi giorni, in particolare quelle tra Iran-Usa: "In tante parti del mondo si sente la terribile aria di tensione, la guerra porta solo morte e disperazione, teniamo accesa la fiamma del dialogo e dell'autocontrollo e scongiuriamo l'ombra dell'inimicizia".