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Papa Francesco: "La povertà non si combatte con l’assistenzialismo"

Secondo Papa Francesco “la porta della dignità di un uomo è il lavoro. Senza un impegno di tutti per far crescere politiche lavorative per i più fragili, si favorisce una cultura mondiale dello scarto"

Papa Francesco  |  | Daniel Ibanez CNA Papa Francesco | | Daniel Ibanez CNA

“Il vostro contributo riguardo alla dottrina sociale della Chiesa lo considero molto importante, anzitutto sul piano della recezione, perché contribuite a farla conoscere e comprendere; direi però anche sul piano dell’approfondimento, perché voi la leggete dall’interno del complesso mondo economico e sociale, e quindi potete continuamente confrontare tale dottrina con la realtà, una realtà sempre in movimento, che cambia continuamente”. Così il Papa questa mattina ha esordito ricevendo in udienza i partecipanti all’Assemblea della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice.

Commentando il tema dedicato alla crescita inclusiva, Francesco ha voluto fare riferimento alla Populorum progressio: “lo sviluppo o è inclusivo o non è sviluppo. E allora, ecco il nostro compito, in particolare il vostro in quanto fedeli laici: far lievitare la realtà economica in senso etico, la crescita nel senso dello sviluppo. E voi cercate di farlo, a partire dalla visione del Vangelo. Perché tutto nasce da come si guarda la realtà”.

Guardare un altro dall’alto in basso – ha ribadito il Papa – è lecito farlo soltanto in una situazione: per aiutarlo a sollevarsi. Non di più. Lo sguardo di Gesù partiva dalla misericordia e dalla compassione per i poveri e gli esclusi. Da dove parte il mio sguardo? Una domanda che ci aiuterà sempre”.

“La crescita inclusiva – ha proseguito - trova il suo punto di partenza in uno sguardo non ripiegato su di sé, libero dalla ricerca della massimizzazione del profitto. La povertà non si combatte con l’assistenzialismo, così la si anestetizza ma non la si combatte“.

Fondamentale dunque, ha concluso il Papa, il lavoro: “la porta della dignità di un uomo è il lavoro. Senza un impegno di tutti per far crescere politiche lavorative per i più fragili, si favorisce una cultura mondiale dello scarto. Siamo tutti fratelli e sorelle, non devo dimenticare che ogni persona va trattata con rispetto e cura”. Con la sguardo di Gesù “potremo lottare contro i mali della speculazione corrente che alimenta i venti di guerra”.

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