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Papa Francesco, “non vivete in maniera ipocrita, siate coerenti con il Vangelo”

Durante l’Angelus, Papa Francesco sottolinea anche che “è buono dirsi cristiani, ma occorre soprattutto essere cristiani nelle situazioni concrete”

Papa Francesco, Angelus | Papa Francesco durante la preghiera dell'Angelus | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco, Angelus | Papa Francesco durante la preghiera dell'Angelus | Vatican Media / ACI Group

Gesù è venuto a dividere, cioè a separare con il fuoco “il bene dal male”, mettendo in crisi “le facili illusioni di quanti credono di poter coniugare vita cristiana e compromessi di ogni genere, pratiche religiose e atteggiamenti contro il prossimo”. Questo vuole dire il Vangelo di oggi, nel commento di Papa Francesco prima della preghiera dell’Angelus. E sottolinea che il Vangelo si manifesta "come fuoco che salva" attraverso l'adorazione di Dio e l'amore per il prossimo.

È una soleggiata domenica di agosto di una settimana che non ha visto particolari impegni di Papa Francesco. Buona parte del Vaticano è in vacanza, e si tornerà alla piena attività gradualmente, prima preparando il viaggio di Papa Francesco in Africa (dal 4 al 10 settembre) e poi il Sinodo speciale per la Regione Panamazzonica (che si terrà dal 6 al 27 ottobre).

Il Vangelo del giorno è quello in cui Gesù dice di essere venuto a “gettare fuoco sulla terra”, e di essere venuto a portare divisione mostrando così che Cristo è una scelta radicale. Papa Francesco sottolinea che “Gesù avverte i discepoli che è il momento della decisione”, e che non si può rimandare l’opzione per il Vangelo”.

Parole, afferma Papa Francesco, che “hanno lo scopo di aiutare i discepoli ad abbandonare ogni atteggiamento di pigrizia, di apatia, di indifferenza e di chiusura per accogliere il fuoco dell’amore di Dio”, un fuoco “che accende la vita e mediante il quale l’uomo è salvato”.

Gesù, aggiunge Papa Francesco, ci chiama “a diffondere questo fuoco”, che è “senza limiti, universale” e questo “si è visto fin dai primi tempi del Cristianesimo”, quando “la testimonianza del Vangelo si è propagata come un incendio benefico, superando ogni divisione tra individui, categorie sociali, popoli e nazioni”, bruciando “ogni forma di particolarismo” e “mantenendo la carità aperta a tutti, con una unica preferenza, quella con i poveri e gli esclusi”.

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Sottolinea Papa Francesco: “L’adesione al fuoco dell’amore che Gesù ha portato sulla terra avvolge l’intera esistenza e richiede una adorazione a Dio e anche una disponibilità a servire il prossimo”.

Sottolinea Papa Francesco: "Adorare Dio significa imparare la preghiera di adorazione che spesso ignoriamo". 

Il Papa ricorda con ammirazione le “tante comunità e gruppi di giovani che, anche durante l’estate, si dedicano a questo servizio in favore di ammalati, poveri, persone con disabilità” e sottolinea che “per vivere secondo lo spirito del Vangelo occorre che, di fronte ai sempre nuovi bisogni che si profilano nel mondo, ci siano discepoli di Cristo che sappiano rispondere con nuove iniziative di carità”.

È in questo modo, aggiunge Papa Francesco, che “il Vangelo si manifesta davvero come il fuoco che salva, che cambia il mondo a partire dal cambiamento del cuore di ciascuno”. Ed è per questo, spiega ancora il pontefice, che Gesù dice di essere venuto per dividere: perché è venuto a “separare col fuoco il bene dal male, il giusto dall’ingiusto”, mettendo così in crisi, in modo salutare “la vita dei suoi discepoli, spezzando le facili illusioni di quanti credono di poter coniugare vita cristiana e compromessi di ogni genere, pratiche religiose e atteggiamenti contro il prossimo”.

Aggiunge Papa Francesco: "Coniugare la vera religiosità con le pratiche superstiziose... quanti sedicenti cristiani vanno dall'indovino a farsi leggere le mani, e questa è superstizione, non è di Dio!"

Insomma, si tratta “di non vivere in maniera ipocrita, ma di essere disposti a pagare il prezzo di scelte coerenti col Vangelo, e questo è l'atteggiamento che ognuno di noi dovrebbe cercare nella vita: coerenza. (...) È buono dirsi cristiani, ma occorre soprattutto essere cristiani nelle situazioni concrete, testimoniando il Vangelo che è essenzialmente amore per Dio e per i fratelli”.

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