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Papa Francesco semplifica lo Stato della Città del Vaticano

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Papa Francesco riorganizza la struttura dello Stato della Città del Vaticano per renderlo sempre più idoneo alle esigenze attuali. Lo fa con un nuovo regolamento per rispondere alla finalità istituzionale dello Stato della Città del Vaticano, designato “per sua natura a garantire alla Sede di Pietro l’assoluta e visibile indipendenza”, come deciso dai Patti Lateranensi del 1929. 

Con Chirografo del 22 febbraio 2017 Papa Francesco delega al Cardinale Giuseppe Bertello - ottavo presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano - “la potestà e ogni necessaria facoltà per redigere una nuova Legge sul Governo dello Stato della Città del Vaticano ed i connessi Regolamenti occorrenti al funzionamento dell’apparato amministrativo dello Stato”.

Con lo stesso Chirografo è stata istituita una Commissione di lavoro di ausilio al Cardinale che si è riunita per la prima volta in data 21 marzo 2017 e poi, periodicamente, fino al mese di luglio 2018.

Per Papa Francesco il Governo deve rispondere ai principi di razionalizzazione, economicità, semplificazione e seguire criteri di funzionalità, trasparenza, coerenza normativa e flessibilità organizzativa.

In sintonia con l’obiettivo prefissato di razionalizzazione, di economicità e di semplificazione la nuova legge del Governo prevede la riduzione degli organismi operativi: le Direzioni dalle 9 attuali a 7 (oltre la Specola Vaticana quale organismo scientifico), gli Uffici Centrali passano dagli attuali 5 (che hanno già visto l’accorpamento dello Stato Civile, Anagrafe e Notariato con l’Ufficio Giuridico e la soppressione dell’Ufficio Pellegrini e Turisti) a 2.

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La trasparenza è perseguita “con una maggiore e consapevole responsabilità dei dirigenti degli Organismi operativi, chiamati al rispetto delle direttive degli Organi di Governo e delle procedure operative, con l’istituzione di un’Unità di Controllo ed Ispezione, nell’ambito del Governatorato”.

La struttura che riguarda gli Organi di Governo - Presidenza e Segreteria Generale - rimane sostanzialmente immutata, ma “con un coerente potenziamento delle funzioni di verifica e controllo sui diversi Organismi operativi”.

Per la Segreteria Generale è stato disegnato un maggior sviluppo delle sue strutture chiamate al sostegno degli Organi di Governo: per questo saranno integrate le funzioni di staff, che si aggiungono all’attività amministrativa e di coordinamento prevista dalla Legge Fondamentale. 

Nella struttura della Segreteria operano: il Protocollo Generale e l’Archivio Centrale; l’Unità di Controllo ed Ispezione; il Coordinamento Eventi. Per quanto riguarda gli Organismi Ausiliari la nuova Legge prevede il mantenimento della Commissione Disciplinare, della Commissione per il Personale, l’inserimento del Comitato per le questioni monetarie (già costituito in ottemperanza alla Convenzione Monetaria tra l’Unione Europea e lo Stato della Città del Vaticano), della Commissione per la selezione del personale laico (istituita con Decreto del Presidente del Governatorato il 30.05.2017) e la soppressione del Comitato per la Sicurezza. Le peculiarità funzionali, storiche e scientifiche della Specola Vaticana hanno indotto la Commissione a non modificare lo stato degli Organismi Scientifici.

Gli Uffici Centrali restano due: l’Ufficio del Personale e l’Ufficio Giuridico.

Nell’ambito delle Direzioni – che passano da 9 a 7 – si precisa nel Regolamento che ogni Direzione avrà una proprio Segreteria. 

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Ci sarà la Direzione delle Infrastrutture e Servizi, Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici, Direzione dell’Economia, Direzione dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile, Direzione di Sanità ed Igiene, Direzione dei Musei e dei Beni Culturali, Direzione delle Ville Pontificie.

La nuova Legge entrerà in vigore in dato 7 Giugno 2019.