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Per la quarta volta, il presidente polacco Duda da Papa Francesco

In agenda, la situazione sui migranti ucraini nel Paese. Il presidente ha invitato il Papa a visitare la Polonia

Papa Francesco, Andrzej Duda | Papa Francesco a colloquio con il presidente polacco Andrzej Duda, Palazzo Apostolico Vaticano, 1 aprile 2022 | Vatican Media Papa Francesco, Andrzej Duda | Papa Francesco a colloquio con il presidente polacco Andrzej Duda, Palazzo Apostolico Vaticano, 1 aprile 2022 | Vatican Media

Per la quarta volta, il presidente polacco Andrzej Duda ha incontrato Papa Francesco. Un incontro improvviso, deciso nel corso dell’ultima settimana, che arriva a seguito dell’udienza concessa lunedì dal Papa all’arcivescovo Stanislaw Gadecki, presidente della Conferenza Episcopale Polacca, e nel mezzo della crisi migratoria dei rifugiati ucraini che la Polonia sta sostenendo. In 2 milioni 300 mila ucraini hanno varcato i confini, tutti sistemati in famiglie e in case, con uno sforzo incredibile di Varsavia lodato dalla comunità internazionale e dal Papa. E la speranza è che Papa Francesco visiti il Paese.

Parlando con i giornalisti dopo l'udienza, Duda ha infatti detto: “Io non posso dare nessun dettaglio per il momento, così abbiamo concordato con il Papa, posso solo dire che io ho invitato il Papa in Polonia. Ho detto al Santo Padre che, siccome noi in Polonia abbiamo quasi 2 milioni di cittadini ucraini, questa sarebbe una occasione di incontro con due nazioni, quella polacca e quella ucraina”. 

Duda ha ringraziato Papa Francesco “per le preghiere per la Polonia e per l’Ucraina e per tutte le parole di condanna della guerra”, e ha riferito anche dei colloqui con il presidente ucraino Volodymir Zelensky.  

Alla domanda di Radio Vaticana sul fatto che il vaticano e la comunità internazionale vorrebbero trovare una soluzione onorevole per Putin, Duda ha risposto: “Non c’è onore per la gente senza onore”. 

Sono stati 35 minuti di incontro, quelli tra Duda e Papa Francesco. Il Papa ha donato il medaglione di San Martino, i volumi dei documenti papali, il messaggio per la pace 2022 e il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020. Il presidente ha invece donato un dipinto raffigurante il Beato Stefan Wyszyński un album fotografico degli eventi del primo anno dell’attuale mandato della Presidenza e una serie di CD musicali con opere di Chopin.

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Il capo della Cancelleria del Presidente, Grażyna Ignaczak-Bandych, aveva spiegato, prima della visita che "il presidente vorrà presentare al Papa il multiforme coinvolgimento della Polonia, dei polacchi, del governo e delle organizzazioni non governative nell'aiutare gli ucraini, e parlerà anche di le sfide che dobbiamo affrontare in relazione a questa crisi". Rumors dalla Polonia parlano anche di un invito di Duda al Papa per visitare la Polonia e dare così sostegno dal confine alla situazione in Ucraina.

Si legge nel comunicato della Sala Stampa della Santa Sede che “i cordiali colloqui in Segreteria di Stato sono stati dedicati al conflitto in corso in Ucraina e alla sicurezza e pace in Europa In questo contesto, ci si è soffermati soprattutto sulla situazione dei profughi e dei rifugiati ucraini e sulla loro assistenza umanitaria.

Il Papa aveva già inviato al confine tra Polonia e Ucraina il Cardinale Konrad Krajewski, che ha portato gli aiuti fino a Lviv, Leopoli, nella parte occidentale della Polonia.

Duda aveva fatto l’ultima volta visita a Papa Francesco il 25 settembre 2020, simbolicamente la prima visita del suo nuovo mandato presidenziale, carattterizzando così la sua presidenza come fortemente ancorata ai valori cristiani. Già subito dopo la rielezione, il presidente polacco aveva fatto sapere di voler fare la prima visita del suo nuovo mandato in Vaticano, ed era stato al santuario di Czestochowa per ringraziare della rielezione

Duda ha incontrato Papa Francesco in altre tre circostanze: il 15 ottobre 2018, in occasione del 40esimo dell’elezione di San Giovanni Paolo II, e il 9 novembre 2015, all’inizio del suo primo mandato.

Come detto, la visita di Duda era stata preceduta da quello dell’arcivescovo Gadecki, che lo scorso lunedì aveva messo in luce con Papa Francesco “l’enorme mobilitazione e impegno delle parrocchie polacche”, e le azioni di sostegno fornite da Caritas Polska con tutti i suoi dipartimenti diocesani, ma anche Aiuto alla Chiesa dell’Est della Conferenza Episcopale Polacca.

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