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Per Papa Francesco il protagonista dell’annuncio è lo Spirito Santo

Catechesi sullo Spirito Santo, per il Papa occorre invocarlo spesso

Papa Francesco durante l'udienza |  | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco durante l'udienza | | Vatican Media / ACI Group

Il protagonista dell’annuncio è lo Spirito Santo. E' questo il tema della catechesi di oggi del Papa. Durante l'Udienza Generale il Pontefice racconta l'importanza dello Spirito Santo. "Andate battezzando: battezzare significa immergere e dunque, prima di indicare un’azione liturgica, esprime un’azione vitale: immergere la propria vita nel Padre, nel Figlio, nello Spirito Santo; provare ogni giorno la gioia della presenza di Dio che ci è vicino come Padre, come Fratello, come Spirito che agisce in noi, nel nostro stesso spirito. Immergersi nella Trinità", commenta Francesco.

Il Papa parla degli Apostoli. "Gli Apostoli restano chiusi nel Cenacolo per timore finché giunge il giorno di Pentecoste e scende su di loro lo Spirito Santo. Con la sua forza quei pescatori, per lo più illetterati, cambieranno il mondo", sottolinea Francesco.

Per il Papa è lo Spirito Santo “il motore dell’evangelizzazione”. "Lo scopriamo negli Atti degli Apostoli, dove ad ogni pagina si vede che il protagonista dell’annuncio non è Pietro, Paolo, Stefano o Filippo, ma lo Spirito Santo", dice il Papa.

Poi il Pontefice riporta un esempio accaduto: "Come comportarsi con i pagani che venivano alla fede, con quanti non appartenevano al popolo ebraico. Erano tenuti o no a osservare le prescrizioni della Legge mosaica? Non era una questione da poco. Si formano così due gruppi, tra chi riteneva l’osservanza della Legge irrinunciabile e chi no. Per discernere, gli Apostoli si riuniscono, in quello che viene chiamato il “concilio di Gerusalemme”, il primo della storia. Come sciogliere il dilemma? Si sarebbe potuto cercare un buon compromesso tra tradizione e innovazione: alcune norme si osservano, altre si tralasciano. Eppure gli Apostoli non seguono questa sapienza umana, ma si adeguano all’opera dello Spirito, che li aveva anticipati, discendendo sui pagani come su di loro".

"Ogni tradizione religiosa è utile se agevola l’incontro con Gesù. Il Vangelo è un annuncio che tocca il cuore, non è un'ideologia o un partito politico. Il Vangelo ti da la libertà dello Spirito. Lo Spirito è la luce che orienta la Chiesa", commenta il Papa.

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"Per questo occorre invocare spesso lo Spirito; facciamolo anche oggi, all’inizio della Quaresima. Perché, come Chiesa, possiamo avere tempi e spazi ben definiti, comunità, istituti e movimenti ben organizzati ma, senza lo Spirito, tutto resta senz’anima. E' molto triste vedere la Chiesa come fosse un parlamento", conclude Papa Francesco.

Il Papa congeda i fedeli con una domanda: "Quante volte invochiamo lo Spirito Santo? Tu non preghi lo Spirito Santo? Vi lascio questa domanda: mi lascio orientare da Lui?".