"Il Vangelo della Liturgia odierna ci racconta che alcuni farisei si uniscono agli erodiani per tendere una trappola a Gesù”. È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?. Papa Francesco inizia così dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.
"Fratelli e sorelle, quante volte non ci curiamo dell’invito di Dio perché intenti a pensare alle nostre cose!" Papa Francesco commenta così il Vangelo che oggi viene proposto dalla liturgia, con la parabola degli inviti al banchetto di nozze.
“Seguo con apprensione e dolore quando sta venendo in Israele, dove la violenza è esplosa provocando centinaia di morti e feriti: esprimo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime, prego per loro e per tutti coloro che stanno vivendo ore di terrore e di angoscia”. Lo ha detto stamane Papa Francesco al termine dell’Angelus commentando quanto sta accadendo da ieri in Israele.
Papa Francesco anche questa domenica, dopo il suo viaggio a Marsiglia, si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. Il Pontefice commenta il Vangelo odierno, il padrone di una vigna esce dalle prime ore dell’alba fino a sera per chiamare alcuni operai ma, alla fine, paga tutti allo stesso modo, anche quelli che hanno lavorato soltanto un’ora.
La correzione fraterna “è una delle espressioni più alte dell’amore, e anche delle più impegnative. Quando un fratello nella fede commette una colpa contro di te, tu, senza rancore, aiutalo correggendolo. Purtroppo, invece, la prima cosa che spesso si crea attorno a chi sbaglia è il pettegolezzo, in cui tutti vengono a conoscere lo sbaglio, con tanto di particolari, tranne l’interessato! Questo non è giusto e non piace a Dio”. Lo ha detto il Papa, stamane, introducendo l’Angelus domenicale.
"La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?”. Nell’Angelus odierno da Piazza San Pietro il Papa prova a commentare la domanda di Gesù che troviamo nel Vangelo di oggi.
“Maria sale e la Parola di Dio ci rivela ciò che la caratterizza mentre va verso l’alto: il servizio al prossimo e la lode a Dio”. Così stamane Papa Francesco in occasione dell’Angelus per la Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.
Il Vangelo di oggi è “un invito per noi a non chiuderci nell’abitudinarietà, nella mediocrità di chi si accontenta, ma a ravvivare il desiderio: a coltivare sogni di bene, a cercare la novità del Signore, perché il Signore non è ripetitivo, sempre porta novità, sempre fa nuove le realtà della vita”. Lo ha detto Papa Francesco, stamane, introducendo la preghiera mariana dell’Angelus.
Usa un proverbio popolare Papa Francesco: non “gettar via il bambino insieme all’acqua sporca” per spiegare le parole del Vangelo di oggi
“Pensiamo al Vangelo, un piccolo libro, semplice e alla portata di tutti, che produce vita nuova in chi lo accoglie. Se la Parola è il seme, noi siamo il terreno: possiamo riceverla oppure no”. Lo ha detto Papa Francesco, stamane, introducendo la preghiera mariana dell’Angelus.
“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”. Si sofferma su questo passo, passaggio del Vangelo odierno, l’Angelus di Papa Francesco. Caratterizzato anche dall'annuncio di un Concistoro il prossimo 30 settembre.
Dopo aver presieduto la Messa nella Basilica Vaticana per la Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, Papa Francesco ha recitato l’Angelus affacciandosi dal Palazzo Apostolico.
“La Chiesa fin dalle origini ha conosciuto, insieme alle gioie, tante persecuzioni. Sembra paradossale: l’annuncio del Regno di Dio è un messaggio di pace e di giustizia, fondato sulla carità fraterna e sul perdono, eppure riscontra opposizioni, violenze e persecuzioni”. Lo ha detto il Papa, stamane, introducendo la preghiera mariana dell’Angelus.
Rientrato nella mattinata di venerdì in Vaticano dopo il ricovero al Policlinico Gemelli, questa mattina Papa Francesco non ha voluto mancare al tradizionale appuntamento per la recita dell’Angelus affacciandosi dal Palazzo Apostolico come ogni domenica a mezzogiorno.
Conferenza stampa al Gemelli. Il chirurgo del Papa, Alfieri, spiega come sta il Pontefice. Per aggiornare il mondo intero sulle condizioni di salute del Papa è stata organizzata anche oggi ( dopo quella di mercoledì ) una piccola conferenza stampa nell'atrio dell'Ospedale Gemelli di Roma con il professore Alfieri, il chirurgo che ha operato Papa Francesco, e con Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. E la notizia è che domani non reciterà l'Angelus in pubblico, ma lo farà in privato.
Papa Francesco stamane ha dedicato la sua riflessione prima della recita dell’Angelus alla Santissima Trinità che si celebra oggi.
Al termine della Celebrazione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, prima della Benedizione Apostolica, Francesco guida la recita della preghiera dell’Angelus.
Gesù che chiede acqua alla Samaritana “è un’immagine dell’abbassamento di Dio: in Gesù, Dio si è fatto uno di noi; assetato come noi, soffre la nostra stessa arsura. La sete di Gesù, infatti, non è solo fisica, esprime le arsure più profonde della nostra vita: è soprattutto sete del nostro amore. Ed emergerà nel momento culminante della passione, sulla croce; lì, prima di morire, Gesù dirà: ho sete”. Lo ha detto Papa Francesco, stamane, introducendo l’Angelus della III Domenica di Quaresima.
Nell'Angelus di oggi Papa Francesco parla della Liturgia odierna: il Vangelo della Trasfigurazione: "Gesù porta con sé, sul monte, Pietro, Giacomo e Giovanni, e si rivela a loro in tutta la sua bellezza di Figlio di Dio".
Il diavolo “divide. È ciò che si propone anche tentando Gesù. Il diavolo entra in scena per dividere Gesù dal Padre e distoglierlo dalla sua missione di unità per noi. Vuole approfittare della condizione umana di Gesù, che è debole perché ha digiunato quaranta giorni e ha fame. Il maligno allora cerca di instillare in lui tre veleni potenti, per paralizzare la sua missione di unità. Questi veleni sono l’attaccamento, la sfiducia e il potere”. Lo ha detto Papa Francesco introducendo l’Angelus della Prima Domenica di Quaresima.