Alcuni giorni fa, in occasione del 37/mo anniversario dell’elezione di Giovanni Paolo I, il Vescovo di Belluno Mons. Giuseppe Andrich – celebrando una messa a Canale d’Agordo, paese natale di Albino Luciani – ha annunciato che nella positio della causa di beatificazione del Servo di Dio Giovanni Paolo I è stata inserita la testimonianza scritta di un suo successore: il Papa Emerito Benedetto XVI.
“Verità, amore e bontà che vengono da Dio rendono l’uomo puro, e verità, amore e bontà si incontrano nella Parola, che libera dalla ‘smemoratezza’ di un mondo che non pensa più a Dio”. È il cuore dell’omelia che il Papa emerito Benedetto XVI ha pronunciato questa mattina durante la celebrazione eucaristica da lui presieduta presso la chiesa del Campo Santo Teutonico in Vaticano, alla quale hanno partecipato i membri dello Schülerkreis (il Circolo degli Allievi di Ratzinger) e del Nuovo Schülerkreis, che si sono riuniti nei giorni scorsi a Castel Gandolfo per riflettere sul tema “Come parlare oggi di Dio”, animati dal sacerdote e filosofo ceco Tomás Halík.
Nella “famiglia teologica” dello Schuelerkreis si è formato nel anno 2008 un “nuovo” Schuelerkreis con teologi giovani, studenti del pensiero di Benedetto XVI, che del Papa emerito non sono stati discepoli, ma che ne studiano il pensiero e lo sviluppano. Un gruppo di 31 giovani teologi, che gode dell’amicizia degli allievi di Benedetto XVI, e che alla scuola dei loro dibattiti vivi apprende molto, racconta ad ACI Stampa, Michaela Hastetter, teologa pastorale e ‘portavoce’ del gruppo. Un laboratorio ecumenico, perché tra loro ci sono anche giovani teologi ortodossi.
Come parlare di Dio oggi? Se lo chiede il Ratzinger Schuelerkreis, il circolo di ex allievi di Benedetto XVI che ormai da quasi quaranta anni si riunisce ogni anno per discutere di un tema. Una vera “famiglia teologica” di Benedetto XVI, i cui membri mantengono rapporti di amicizia, fatto pure di scambi vivi e schietti di opinioni, anche durante gli incontri comuni. Lo racconta padre Stephan Horn, salvatoriano, segretario dello Schuelerkreis, che di Joseph Ratzinger fu assistente universitario. Parlando con ACI Stampa, padre Horn racconta l’impegno dello Schuelerkreis letto con gli occhi del suo antico professore. E spiega chiaramente: “Benedetto XVI ha sempre cercato nuovi modi di parlare di Dio.”
Cinquant’anni dopo il primo il quarto Papa parla alla Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Non che l’ ONU abbia mai di fatto ascoltato molto la voce della Santa Sede, che pure è osservatore permanente. Giovanni Paolo II ha parlato due volte alla assemblea di New York e specialmente nel 1995 è arrivato al Palazzo di Vetro con la richiesta forte di un cambiamento, di una riforma profonda di una istituzione che ormai ha bisogno di aprire le finestre e far entrare l'aria della realtà.
Mentre la Rota romana inizia il periodo ufficiale delle ferie, come è scritto nel calendario vaticano, che dureranno fino al 20 settembre, la Curia in effetti lavora per la preparazione al viaggio apostolico di Francesco a Cuba e negli Stati Uniti.
La vita di Teresa Benedetta della Croce “può essere ritenuta una sconfitta, ma proprio nel martirio risplende il fulgore dell’Amore che vince le tenebre dell’egoismo e dell’odio”. Con queste parole Papa Benedetto XVI nell’udienza generale del 13 agosto 2008 rendeva omaggio a Santa Teresa Benedetta della Croce – Edit Stein, uccisa dai nazisti nelle camere a gas del lager di Auschwitz il 9 agosto di 73 anni fa.
Una festa tutta particolare per Padre Gioele Schiavella, Parroco emerito della Pontificia Parrocchia di Sant’Anna in Vaticano. Nella mattinata del 28 luglio, il Padre agostiniano, che ha festeggiato il 70° anniversario dell’ordinazione presbiterale, e l’intera comunità a cui è affidata la Parrocchia Pontificia, ha concelebrato la Messa con il Papa Emerito Benedetto XVI nella cappella del Monastero Mater Ecclesiae.
Papa Benedetto è ritornato in Vaticano e ha salutato la città di Castelgandolfo che lo ringrazia con un un abbraccio di affetto. Il Papa ha inviato una lettera di ringraziamento ed un libro in dono al sindaco Milvia Monachesi.
La città di Bologna e tutta la Chiesa Cattolica piangono il Cardinale Giacomo Biffi, scomparso la notte scorsa all’età di 87 anni. Da tempo malato, l’Arcivescovo emerito del capoluogo emiliano era nato a Milano il 13 giugno 1928.
La regola era che non avrebbe accettato onori, una volta Papa emerito. Ma per Giovanni Paolo II, Benedetto XVI ha fatto una eccezione, ed ha accettato i dottorati honoris causa della Pontificia Università Giovanni Paolo II e dell’Accademia di Musica di Cracovia. Una cerimonia breve ma intensa, tutta segnata dall’amore per Giovanni Paolo II. Ma soprattutto caratterizzata dall’enorme stima che le due accademie polacche hanno per Benedetto XVI.
Nel suo articolato discorso di ringraziamento per il conferimento del dottorato honoris causa da parte della Pontificia Università Giovanni Paolo II e dell’Accademia di Musica di Cracovia, il Papa Emerito Benedetto XVI si è soffermato su tre parole chiave: musica, liturgia e Concilio Vaticano II.
Il Papa Emerito Benedetto XVI ha lasciato stamane la sua residenza in Vaticano per raggiungere il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo dove si fermerà fino al prossimo 14 luglio per un periodo di riposo, accettando così l’invito rivoltogli da Papa Francesco. Lo ha annunciato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.
“Signore aiutami a conoscerti sempre meglio! Aiutami ad essere sempre più una cosa sola con la tua volontà! Aiutami a vivere la mia vita non per me stesso, ma a viverla insieme con Te per gli altri! Aiutami a diventare sempre di più Tuo amico!”. Con questa invocazione Benedetto XVI ricordava, il 29 giugno 2011 nella Basilica Vaticana, il sessantesimo anniversario di ordinazione presbiterale.
Anche il calendario unisce – semmai ve ne fosse bisogno – Papa Francesco al Papa Emerito Benedetto XVI. Entrambi oggi, infatti, festeggiano una lieta ricorrenza personale.
Francesco è stato il quarto Papa - il terzo in epoca contemporanea dopo San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI - a raccogliersi in preghiera davanti alla Sindone, il telo di lino che avvolse il corpo di Gesù crocifisso. Da segnalare anche due pellegrinaggi privati nei primi anni del XIX Secolo di Papa Pio VII.
Una grande emozione per i seminaristi della diocesi di Faenza-Modigliana, che hanno potuto incontrare il Papa emerito Benedetto XVI nella serata del 16 giugno nei Giardini Vaticani. Accompagnati dal vescovo Mario Toso, già tra i collaboratori del Papa emerito e di Papa Francesco per aver servito come segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace dal 2009 a quest’anno, i seminaristi hanno potuto salutare il Papa emerito.
“Custodire il creato, custodire l’intera creazione”. Quello ambientale è certamente uno dei temi chiave del pontificato di Francesco. Il Papa lo ha ribadito fin da subito, fin dalla Messa di inizio del ministero petrino il 19 marzo 2013. E ora questa colonna portante si inserisce nella grande tradizione delle encicliche sociali dei Romani Pontefici.
Tutto ha inizio il 24 aprile 1981. Međugorje, Bosnia-Erzegovina, Repubblica Federale Socialista di Jugoslavia. Sei ragazzi affermano di aver avuto una apparizione della Madonna, presentatasi come la Regina della Pace. Da allora – secondo i veggenti – le apparizioni si sarebbero susseguite con cadenza regolare e la Madonna avrebbe lasciato numerosi messaggi.
"Non cessate mai di proclamare la verità, e insistete su di essa, in ogni occasione opportuna e non opportuna perché la verità vi farà liberi". E' questo uno dei compiti principali di un vescovo secondo il Papa emerito Benedetto XVI, che proprio oggi festeggia il 38/mo anniversario di episcopato.