Papa Leone XIV questo primo pomeriggio accoglie il Giro d’Italia in Vaticano. Un saluto e una benedizione che certamente resteranno nella storia del ciclismo. È la seconda volta in Vaticano, la prima fu nel 1974 con Papa Paolo VI che salutò i partecipanti nel Cortile di San Damaso. In modalità non agonistica, il gruppo di ciclisti oggi entra nella Città del Vaticano da via Paolo VI attraverso l’Ingresso del Petriano. Qui il Papa li saluta.
“Il rapporto tra Chiesa e sport ha una lunga storia e, nel tempo, si è sempre più consolidato. Lo sport può rivelarsi di grande aiuto per la crescita umana di ogni persona perché stimola a dare il meglio di sé, in vista del raggiungimento di una determinata meta; perché educa alla costanza, al sacrificio e alla rinuncia. La pratica di uno sport poi insegna a non scoraggiarsi e a ricominciare con determinazione, dopo una sconfitta o dopo un infortunio. Non di rado diventa l’occasione per esprimere con entusiasmo la gioia di vivere e la giusta soddisfazione per aver raggiunto un traguardo”. Lo ha ricordato stamane il Papa ricevendo in udienza i partecipanti al Congresso Annuale dell’Unione Ciclistica Europea.