L’Eucarestia appaga due fondamentali necessità dell’uomo: mangiare ed essere saziati. Lo sottolinea Papa Francesco, nell’Angelus di oggi, che riflette sulla solennità del Corpus Domini, in Italia sposata dal giovedì alla domenica successiva.
I testi della Messa della solennità del Corpo e Sangue del Signore sono stati scritti da san Tommaso d’Aquino, uomo di grandissima cultura e di profonda fede. Lo spirito che lo ha guidato nella composizione delle preghiere e degli inni è stato quello di aiutare i fedeli, quindi anche noi, a non dubitare della presenza di Cristo nel sacramento dell’Eucarestia. Si tratta, infatti, di una presenza vera e reale, ma nascosta, velata, misteriosa. Infatti, confessare che Gesù è presente nell’Eucarestia significa riconoscere che nel segno del pane e del vino è presente lo stesso Figlio di Dio, nato da Maria vergine duemila anni fa a Betlemme. C’è dunque identità tra il corpo storico di Cristo ed il corpo eucaristico.
Stamane nella Basilica di San Pietro il Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Vaticana e Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, ha presieduto la Messa in occasione del Corpus Domini a cui è seguita la processione eucaristica all’interno della Basilica stessa.
"L'attuale regime delle festività religiose agli effetti civili, in un Paese di forte radicamento della religione cattolica, presenta incongruenze con realtà di altri Paesi, aderenti o non aderenti all'Unione europea, in cui la presenza della religione cattolica è minore o addirittura minoritaria".
"Per le limitazioni imposte al Papa dalla gonalgia e per le specifiche necessità liturgiche della celebrazione, non si celebrerà la Santa Messa e Processione con la Benedizione Eucaristica in occasione della Festa del Corpus Domini".
"È così, con semplicità, che Gesù ci dona il sacramento più grande". Papa Francesco nell'Angelus di oggi riprende il Vangelo odierno, l'Ultima Cena, e ricorda la festa di oggi, la Solennità del Corpus Domini.
La solennità del “Corpus Domini” ravviva nella Chiesa la fede nella presenza reale di Cristo nell’Eucarestia, dove il pane e il vino si trasformano nel Corpo e nel Sangue del Signore. Il cambiamento del pane nel Corpo e del vino nel Sangue di Cristo è una conversione “mirabile e singolare” che fonda l’incrollabile certezza della sua verità sulle parole di Gesù nell’Ultima Cena - “Questo è il mio corpo”; “Questo è il calice del mio sangue”- e sull’azione potente del suo Spirito
“L’individualismo occidentale contemporaneo manifesta un disagio verso le manifestazioni pubbliche della fede dei credenti. La religione è ammessa nella città secolare come un sentimento opzionale, come una pratica privata. Sì, tutti hanno diritto a praticare la loro religione, purché non disturbino, purché non interrompano gli affari e il traffico cittadino”. Lo ha detto l’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, nell’omelia pronunciata ieri sera durante la Messa per il Corpus Domini.
La drammatica situazione in Libia è stata al centro di un accorato appello di Papa Francesco dopo la preghiera dell’Angelus. Il Papa ha chiesto la cessazione delle violenze nel Paese e ha pregato per la situazione di migranti e sfollati. Il commento al Vangelo del giorno si è invece concentrato su due caratteristiche dell’Eucarestia: il suo effetto mistico e spirituale e il suo effetto comunitario.
L’Eucarestia ci rende “immuni dalla nostra tristezza”, e guarisce la nostra memoria orfana, chiusa, negativa. Ed è un dono tale che “spegne in noi la fame di cose e accende il desiderio di servire. Ci rialza dalla nostra comoda sedentarietà, ci ricorda che non siamo solo bocche da sfamare, ma siamo anche le sue mani per sfamare il prossimo”. Lo spiega Papa Francesco nell’omelia della festività del Corpus Domini.
La Chiesa celebra oggi la Solennità del Corpo e Sangue del Signore. Questa festa, che ha una connotazione tipicamente cattolica, è nata con l’intento di rendere al Signore Gesù un culto pubblico ed esteriore. Culto caratterizzato soprattutto dalla processione col Santissimo Sacramento per le vie delle città e dei paesi dove viene celebrato. Si tratta di un atto solenne, col quale la Chiesa proclama che il Signore Gesù è presente nelle specie Eucaristiche ed invita tutti all’adorazione, alla gratitudine e alla sequela. La Chiesa in questo modo non si rivolge soltanto ai credenti. Essa intende raggiungere anche i lontani, e mostrare a tutti il tesoro più prezioso che possiede, cioè Gesù Cristo vero Dio e vero uomo presente “nel pane di vita”, che esce dai luoghi dove abitualmente viene celebrato, per incontrare l’uomo nel suo habitat naturale.
San Tommaso d’Aquino è rimasto noto come uno dei più grandi teologi della Fede cattolica. Il famoso santo, infatti, dal lontano 1567, ha il titolo di Dottore della Chiesa.
“A Natale 2013 l'Ostia consacrata cadde a terra durante la distribuzione della Santa Comunione e poi questa Ostia fu messa in acqua e dopo 10 giorni si scoprì che c'era una macchia rossa su di essa. Il vescovo ha commissionato una ricerca scientifica e si è scoperto che, prima di tutto, gli scienziati non erano in grado di spiegare il motivo della macchia rossa.
Papa Francesco è il quarto Papa a visitare la parrocchia di Santa Maria Consolatrice a Casal Bertone, ma è il primo a celebrarvi la Solennità del Corpus Domini. Dopo Ostia lo scorso anno, la scelta del Pontefice quest’anno è caduta sulla zona del Tiburtino lasciando così da parte per il secondo anno consecutivo la celebrazione tra San Giovanni e Santa Maria Maggiore che invece si svolgeva il giovedì.
L’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci va letto come l’invito di Gesù verso “i suoi discepoli a compiere una vera conversione dalla logica del ciascuno per sé a quella della condivisione, incominciando da quel poco che la Provvidenza ci mette a disposizione. E subito mostra di aver bene chiaro quello che vuole fare”. Lo ha detto il Papa all’Angelus in occasione della Solennità del Corpus Domini, che Francesco celebrerà stasera a Casal Bertone.
Vorrei iniziare la nostra riflessione con una domanda. Chi siamo noi? Siamo una comunità di credenti uniti nella stessa fede, nella stessa speranza e nella stessa carità. Una comunità viva perché animata dallo stesso Spirito di Cristo. Noi siamo Chiesa!
Giovedì scorso, nelle chiese di tutta la Polonia è stata celebrata la cerimonia del Corpus Domini. Milioni di polacchi hanno partecipato alle processioni, esprimendo pubblicamente la loro fede e la loro devozione alle belle tradizioni polacche, come mostrato nei social media su #Procesja.
Papa Francesco presiederà la Messa nella Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo domenica 23 giugno alle ore 18 nella Parrocchia di Santa Maria Consolatrice a Casal Bertone. Lo ha annunciato il Direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti.
“L’Eucaristia è la “prenotazione” del paradiso; è Gesù, viatico del nostro cammino verso quella vita beata che non finirà mai”. Papa Francesco lo ha ricordato ai tanti fedeli che oggi ad Ostia lo hanno accolto per la celebrazione della solennità del Corpus Domini.
Il Signore, ci ricorda il Vangelo, ha istituito questo sacramento nel Cenacolo durante l’ultima cena, circondato dai suoi apostoli i quali sono prefigurazione ed anticipazione della Chiesa. In questo banchetto Gesù offre ai discepoli il suo corpo ed il suo sangue, cioè se stesso, nei segni del pane e del vino.