Cosa cambia nella Chiesa cattolica con Lutero? È di certo questa una delle questioni più dibattute nei 500 anni che in questo 2017 ci separano da quel 31 ottobre con la pubblicazione da parte di Martin Lutero delle 95 tesi sulle indulgenze, appese alle porte della cattedrale di Wittenberg come vuole la tradizione.
Prendono il via a Capodimonte “i lunedì per l’unità dei cristiani”. Alla Facoltà Teologica di Napoli un ciclo d’incontri ecumenici a 3 voci: cattolici, ortodossi e protestanti, insieme per l’unità e la pace. Inizieranno lunedì 13 novembre 2017, a partire dalle ore 16.30, presso la Sezione San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.
Da domani al prossimo 25 ottobre il Patriarca greco ortodosso di Gerusalemme Theophilos III effettuerà una visita a Roma. L’incontro con il Papa è previsto per lunedì 23. Ne da notizia il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
"Colgo l’occasione per salutare i fedeli dell’amata terra irachena, duramente provati, condividendo la speranza per le notizie recenti che parlano di una ripresa della vita e dell’attività in regioni e città finora sottoposte a dolorosa e violenta oppressione. Possa la misericordia di Dio lenire le ferite della guerra che piagano il cuore delle vostre comunità, affinché possano finalmente risollevarsi". Con queste parole il Papa ha salutato i partecipanti al Sinodo della Chiesa Caldea, ricevuti stamane in Vaticano.
Il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I è in visita a Bologna, da poco orfana del Cardinale Arcivescovo emerito Carlo Caffarra. In città Bartolomeo ha tenuto ieri una lectio magistralis presso la sede dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna
Al via domani - fino al 9 settembre - una riunione del Comitato di coordinamento della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa. Ad ospitare i lavori l’isola greca di Leros.
Due relatori, e un testimone, per un incontro dal forte aspetto “ecumenico” alla luce di una “teologia che unisce”: quella di Benedetto XVI. Racconta così il prossimo Schuelerkreis padre Stephan Horn, salvatoriano, che fu assistente di Benedetto XVI all’università e che coordina il circolo di ex studenti del Papa emerito.
“Conservo vivi nella memoria i nostri recenti incontri a Torino e a Roma, così come quelli in Argentina. Sono grato per le belle testimonianze che ho ricevuto e per i tanti volti che non posso dimenticare”.
Tre gesti simbolici di grande valenza, e probabilmente poco sottolineati. Papa Benedetto XVI all’inizio del suo pontificato decide di rinnovare lo stemma papale: è il primo Papa a non avere inserito la tiara, in disuso dai tempi di Paolo VI. Al suo posto ecco la mitra episcopale, il classico copricapo che ogni vescovo indossa durante alcuni momenti della celebrazione della Messa. Inoltre il Papa decide di inserire per la prima volta il pallio, quell’ornamento liturgico che gli Arcivescovi metropoliti indossano e che richiama ò'incarico di essere il pastore del gregge affidatogli da Cristo.
Un viaggio breve, di soli quattro giorni, per rafforzare i legami con il Patriarcato ortodosso di Mosca e incontrare il presidente russo Vladimir Putin: il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, sarà in Russia dal 20 al 24 agosto prossimi.
È tornata a Bari, atterrando alle 19 in punto presso l’Aeroporto Karol Wojtyla, la reliquia di San Nicola inviata in Russia per un mese. Ad accompagnarla, una delegazione guidata dal Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e da Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari. Ad accogliere la reliquia, una folla festante.
Non ci si può “dare vera religione fuori di quella che si fonda sulla parola rivelata da Dio, la quale rivelazione, cominciata da principio e continuata nell’Antico Testamento, fu compiuta poi nel Nuovo dallo stesso Gesù Cristo. Se Dio ha parlato, e che abbia veramente parlato è storicamente certo, tutti comprendono che è dovere dell’uomo credere assolutamente alla rivelazione di Dio e ubbidire in tutto ai suoi comandi: e appunto perché rettamente l’una cosa e l’altra noi adempissimo, per la gloria divina e la salvezza nostra, l’Unigenito Figlio di Dio fondò sulla terra la sua Chiesa. Quanti perciò si professano cristiani non possono non credere alla istituzione di una Chiesa, e di una Chiesa sola, per opera di Cristo”. Sono parole di Pio XI - scritte il 6 gennaio 1928 - nella Enciclica Mortalium Animos, dedicata alla difesa della Verità rivelata da Cristo.
Tra i suoi scritti c’è una biografia di Edith Stein e per 27 anni la sua vita è stata quella meditativa tipica del carmelitano. Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma, unica diocesi cattolica della Svezia, domani riceverà la berretta cardinalizia. “ Chiesa di periferia” quella cattolica svedese. Arborelius ha saputo convincere il Papa lo scorso primo novembre a celebrare la messa a Malmö, il giorno dopo l’incontro ecumenico a Lund, inizialmente unica tappa del viaggio di Francesco.
L’arcivescovo David Moxon è stato oggi in visita di congedo da Papa Francesco. Neozelandese, per quattro anni è stato il rappresentante della Comunione Anglicana presso la Santa Sede. Ora lascia il testimone, in un clima di rinnovato impegno ecumenico.
La notizia è di pochi giorni fa, ancora uomini armati che attaccano vicino alle chiese. Stavolta il sedicente stato islamico ha attaccato un checkpoint vicino al Monastero di Santa Caterina nel Sinai.
Un impegno solenne, contenuto una dichiarazione di poco meno di una pagina, che in fondo può essere riassunto con uno slogan: “Pensare ecumenicamente”. E così ha fatto Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, che ha firmato insieme al copresidente Jesùs Moran la “dichiarazione di Ottmaring”, dal nome del Centro Ecumenico dove il Consiglio generale del Movimento si è riunito.
“Nutro la speranza che la vostra opera possa indicare vie preziose al nostro percorso, facilitando il cammino verso quel giorno tanto atteso in cui avremo la grazia di celebrare il Sacrificio del Signore allo stesso altare, come segno della comunione ecclesiale pienamente ristabilita”.
Riconciliazione. É questa la parola chiave delle riflessione di questa settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2017, la parola chiave che il Papa usa nella omelia del vespro della festa delal conversione di San Paolo.
“Preparando la commemorazione comune della Riforma, cattolici e luterani hanno preso maggiormente coscienza anche del fatto che il dialogo teologico rimane essenziale per la riconciliazione e va portato avanti con impegno costante”. E’ l’invito di Francesco alla Delegazione Ecumenica Chiesa Luterana di Finlandia in occasione dell’annuale Pellegrinaggio ecumenico a Roma per la festa di Sant’Enrico.
Sarà lo splendore dell’arte del Duomo di Monreale, arte che racconta la cristianità ancora unita, ad accogliere il 21 e 22 gennaio, una commemorazione dei 500 anni della riforma luterana. Due giornate, inserite nella settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani, che si svolge tradizionalmente dal 18 al 25 Gennaio: “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”.