La festa di Sant’ Ignazio è un momento speciale per Papa Francesco che oggi, attraverso due decreti della Penitenzieria Apostolica, ha concesso l’indulgenza plenaria ai pellegrini che si recano nei Santuari di Loyola e Manresa, in Spagna, durante la celebrazione del primo Anno giubilare del Cammino ignaziano che inizia oggi, nella memoria di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù. Il Cammino inaugurato nel 2012 ripercorre in quasi 700 chilometri l’itinerario geografico e spirituale del fondatore dei Gesuiti attraverso i Paesi Baschi, Navarra, La Rioja, Aragona e Catalogna.
Dopo il New York Times e Le Monde anche L'Osservatore Romano interviene nel dibattito circa il degrado in cui sta versando ormai da mesi la città di Roma.
“Con l’apertura del Giubileo straordinario dedicato alla Misericordia, il prossimo 8 dicembre, e in occasione del tradizionale pellegrinaggio nazionale a Lourdes di fine settembre, la nostra associazione metterà in campo un sforzo organizzativo e logistico senza precedenti per rivitalizzare il pellegrinaggio verso mete religiose che negli ultimi anni ha dato segni di crisi. Oltre 50 treni, 40 aerei e molti pullman partiranno da tutta Italia per raggiungere mete tradizionali come Lourdes, Fatima, Santiago de Compostela e la Terra Santa, ma anche località italiane come Loreto, San Giovanni Rotondo e Pompei. Inoltre, un team nazionale si occuperà anche dell’accoglienza dei pellegrini disabili e malati in arrivo a Roma per il Giubileo grazie anche al numero verde 800.062.026”.
Il cardinale Roger Etchegaray spiega il significato di “misericordia divina”: “è il volto che prende l’amore di Dio quando egli è alle prese con la miseria degli uomini, con la sofferenza, con il peccato”. Che sono l’altro nome della “miseria” umana, da sempre e “ovunque”. E quindi “Dio non può rivelarsi altrimenti che con il manto della misericordia. La misericordia di Dio è il nuovo nome di Dio, e la misericordia di Dio è infinita come il suo amore. Diciamo “Dio di misericordia”, piuttosto che “misericordia di Dio”!
1933-1966-1983. Sono i tre Anni Santi straordinari che si sono aggiunti ai giubilei ordinari del XX Secolo.
Cosa resta di San Giovanni Paolo II? “La prospettiva della cultura come una finestra aperta per il futuro della liturgia. Se la liturgia non diventa un elemento della cultura dei vari popoli, rimane superficiale, come un vestito che si mette e si cambia.” Risponde così l’arcivescovo Piero Marini, ora presidente del Pontificio per i Congressi Eucaristici Internazionali, ma per venti anni Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, diciotto dei quali spesi al servizio di San Giovanni Paolo II. Dieci anni dopo la morte del Papa polacco, il ricordo del Papa polacco è ancora vivo in lui.