Un Giubileo dei lavoratori e degli artigiani. Lo celebra la Diocesi di Rieti con una Messa che il Vescovo Mons. Domenico Pompili presiederà domenica 13 marzo alle 11.30 nella Basilica minore di Sant’Agostino.
Oltre mille persone ieri nella Cattedrale di Prato hanno celebrato il Giubileo delle parrocchie. Lo ha comunicato la Diocesi al termine della Messa solenne presieduta dal Vescovo, Monsignor Franco Agostinelli, e concelebrata da una sessantina di parroci.
Il Giubileo sia “una marcia in più nel cammino iniziato in questi anni”. Compiamo “un atto personale e comunitario di misericordia innanzitutto verso la nostra Chiesa Agrigentina, che ci ha generati alla fede e che nella fede siamo chiamati a rigenerare giorno dopo giorno e verso il nostro territorio, e non per un atto di generosità da parte nostra, ma perché ne abbiamo il dovere, in quanto ci permette di radicarci nella storia e nella vita sociale di oggi”. Lo scrive il Cardinale Arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro nella Lettera Pastorale alla Diocesi.
Papa Francesco ha voluto che il Giubileo della Misericordia venisse vissuto anche e soprattutto a livello locale, a partire dall’apertura della Porta Santa di ogni cattedrale. Acistampa inizia un cammino con i Vescovi italiani chiedendo loro come la loro Diocesi sta vivendo questo Anno Santo. Abbiamo iniziamo questa serie di interviste con il Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento.
"San Pio da Pietrelcina vi ha aiutato a scoprire il tesoro della vita, che è l’amore di Dio, e a sperimentare la bellezza del perdono e della misericordia del Signore". Lo ha detto il Papa salutando in Piazza San Pietro i Gruppi di Preghiera di Padre Pio, i dipendenti della Casa Sollievo della Sofferenza e i fedeli dell’arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, convenuti a Roma in occasione della traslazione del corpo di San Pio per il Giubileo della Misericordia
La Costa d'Avorio vive il suo anno santo straordinario grazie a una iniziativa realizzata dalla parrocchia San Lorenzo a Yopougon-Kouté, nella periferia di Abidjan. Qui un migliaio di bambini hanno vissuto un'esperienza di evangelizzazione porta a porta, per annunciare il Vangelo ai loro coetanei nel villaggio.
Prima udienza generale speciale per il Giubileo della Misericordia. Papa Francesco, infatti, terrà – un sabato al mese – un incontro ad hoc con i pellegrini giunti a Roma per la celebrazione dell’Anno Santo.
“Ad oggi hanno partecipato agli eventi giubilari 1.392.000 persone. Un dato interessante è che il 40% delle presenze proviene dall’estero. Non è questo il criterio per giudicare il successo o meno del Giubileo. Un Anno Santo della misericordia va molto al di là dei numeri per toccare il cuore e la mente delle persone per aiutarle a comprendere il grande amore con il quale Dio si fa presente nella loro vita quotidiana. E’ un tempo in cui verificare la nostra vita di fede e comprendere se siamo capaci di conversione e di rinnovamento, che provengono proprio dal saper fissare lo sguardo sull’essenziale. Un bilancio generale del Giubileo, in ogni caso, non si fa dopo neppure due mesi, ma alla sua conclusione. Ogni altra considerazione al momento rimane parziale, provvisoria e non merita particolare attenzione”. Lo ha detto stamane Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’invio dei Missionari della Misericordia e della traslazione temporanea a Roma delle spoglie di San Pio da Pietrelcina e di San Leopoldo Mandić.
I pellegrini che negli anni santi arrivavano a Roma e attraversavano la Porta Santa di San Pietro o quella di San Giovanni, la più antica, ricevevamo un piccola placca d’argento, un testimonium, che comprovava la presenza e la indulgenza acquisita.
Dopo il via libera del Senato, anche la Camera dei Deputati ha approvato ieri sera in via definitiva il decreto del governo sugli interventi sul territorio che contiene le norme sul Giubileo. I sì sono stati 256, i no 148. Il testo è ora definitivamente convertito in legge.
La Parrocchia di Santa Maria del Rosario, nel cuore del Rione Prati a due passi dalla Basilica Vaticana, festeggia il suo giubileo. Il 25 giugno 1916 infatti la Chiesa veniva consacrata. E a distanza di 100 anni la comunità, guidata dai Padri Domenicani, festeggia il centenario con una serie di iniziative. Ne abbiamo parlato con il Parroco, Padre Graziano Lezziero.
Il Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, si recherà nel fine settimana a Lampedusa per tre eventi giubilari. Sabato 16 gennaio, nel pomeriggio, il porporato presiederà la celebrazione dei Vespri e aprirà la Porta Santa nel Santuario della Madonna di Porto Salvo. Domenica – nella ricorrenza della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato – si svolgerà una preghiera dedicata al tema “Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia”. Alle 11 il Cardinale Montenegro presiederà nella parrocchia San Gerlando la celebrazione eucaristica.
“Oggi iniziamo le catechesi sulla misericordia secondo la prospettiva biblica, così da imparare la misericordia ascoltando quello che Dio stesso ci insegna con la sua Parola. Iniziamo dall’Antico Testamento, che ci prepara e ci conduce alla rivelazione piena di Gesù Cristo, nel quale in modo compiuto si rivela la misericordia del Padre”. Lo ha detto stamane Papa Francesco, aprendo nell’Aula Paolo VI, la consueta udienza generale del mercoledì.
“Occorre ritrovare un senso di appartenenza alla città di Roma, che è la nostra casa comune, e riscoprire un autentico senso di responsabilità individuale e collettivo per garantire legalità, efficienza e inclusione sociale, senza dimenticare chi è ai margini della società”. Lo afferma in una nota il Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma, il Cardinale Agostino Vallini
L’ “oceano della misericordia” di cui Papa Francesco vuole sia inondato il mondo ha colpito anche nazioni dove essere cristiani è oggi difficile, perché lì i cristiani devono vivere nascosti, perseguitati, vittime. Così, l’apertura delle porte sante in Cina, Siria, Iraq e Vietnam dimostra che la Chiesa dà ancora una speranza, anche lì dove c’è chi vorrebbe non esistesse.
Da lunedì 7 dicembre, alle ore 21.05, su Sat2000 ha preso il via il programma ‘Nel mezzo del cammin’, appuntamento settimanale condotto dal prof. Franco Nembrini, esperto divulgatore di Dante Alighieri, in cui rilegge la Divina Commedia per approfondirne i contenuti, riflettere sul desiderio di verità, libertà e giustizia che i versi danteschi suggeriscono. Il programma, in 34 puntate, porta a compimento la sperimentazione fatta lo scorso anno con il ciclo breve ‘El Dante’, proponendo per i 750 anni dalla nascita del ‘Sommo Poeta’, un approfondimento culturale sulla misericordia, tema cardine di questo Giubileo straordinario: “Papa Francesco propone a tutta la Chiesa un anno di riflessione sulla Misericordia.
Un saluto a tutte le famiglie “con affetto e riconoscenza, specialmente in questo nostro tempo, nel quale la famiglia è soggetta a incomprensioni e difficoltà di vario genere che la indeboliscono”.
Nel Natale del Giubileo il Penitenziere Maggiore, il cardinale Mauro Piacenza, ha inviato una lettera speciale ai confessori. “Mossi i primi passi in questo Anno Giubilare della Misericordia e guidati dalla sapienza delle magnifiche antifone “O” di questi ultimi giorni di Avvento,- si legge nel testo- ci prepariamo ad entrare nel sempre vivo stupore della Chiesa di fronte al mistero della Sacra Famiglia, nella quale il Figlio Eterno dell’Eterno Padre ha voluto farsi Uomo, “per noi uomini e per la nostra salvezza”.
“Dio viene a salvarci non trova miglior maniera per farlo che camminare con noi, fare la nostra vista. Nel momento di scegliere, non sceglie una grande città, un grande impero, non sceglie una principessa per madre, non sceglie un palazzo di lusso. Sembra che tutto sia stato fatto intenzionalmente quasi di nascosto. Maria è una ragazzina, un villaggio sperduto nelle periferie dell’Impero Romano che nessuno conosceva. Giuseppe è un ragazzo che amava Maria, un falegname che guadagnava il pane ogni giorno: tutto semplicità, di nascosto. E anche il rifiuto perché erano fidanzati e in un villaggio così piccolo, sapete come sono le chiacchiere. Vanno in giro e Giuseppe se ne accorse che era incinta ma lui era giusto. Tutto di nascosto, anche con la calunnia, con le chiacchiere. L’Angelo spiega a Giuseppe il mistero: quel Figlio è opera di Dio. Giuseppe fece quello che aveva detto l’Angelo. Le grandi città del mondo non sapevano nulla”. Lo ha detto il Papa nell’omelia a braccio pronunciata nel corso della Messa all’ostello Caritas Don Luigi Di Liegro di Roma dove ha aperto la Porta Santa della Carità.
Una Porta Santa molto speciale è stata aperta oggi. Si tratta della Porta Santa dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù a Palidoro. Ad aprirla il Vescovo di Porto-Santa Rufina, Mons. Gino Reali che ha celebrato la Messa e benedetto il presepe e tre tele disegnate dai piccoli ricoverati. Amministrato anche il Battesimo ad un bambino.