“Voi non siete stati fondati per altra grandezza che quella della piccolezza, per farvi bambini con i bambini e poveri con i poveri”. Sono l’esortazione e l’auspicio di Papa Francesco in un messaggio indirizzato al preposito generale dei Padri Scolopi, padre Pedro Aguado Cuesta. L’occasione è data dall’Anno Giubilare Calasanziano, inaugurato il 27 novembre scorso nella Chiesa di San Pantaleo a Roma, con una Messa presieduta dal cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Il Giubileo, che si concluderà il 25 novembre del 2017, cade a 400 anni dalla nascita delle Scuole Pie come Congregazione religiosa, creata da san Giuseppe Calasanzio.
"Papa Francesco sarai con noi?" E' questo l'invito rivolto al Papa dai detenuti del Carcere di Ferrara che oggi hanno realizzato un flash mob in suo onore, per festeggiare simbolicamente la chiusura del Giubileo.
Le resistenze alla grazia. Tutti ne abbiamo e bisogna trovarle e chiedere aiuto al Signore, riconoscendosi peccatori. E’ l’invito di Papa Francesco nell’omelia della Messa mattutina a Casa Santa Marta.
No agli intellettuali impegnati nella ricerca di se stessi. Sì a un modello di intellettuale più solidale, che si adoperi per il bene comune e per la pace. Perché “solo così il mondo intellettuale diventa capace di costruire una società più sana”.
Si chiama “Silenzio” ed sarà presentato in anteprima in Vaticano l’1 dicembre. Perché il film parla della storia di tre missionari che vanno in Giappone nei tempi delle tremende persecuzioni dello shogunato. Oggi, il regista Martin Scorsese ne ha parlato a Papa Francesco, in una breve udienza privata che si è tenuta nella Sala dei Sediari in Vaticano. E chissà se al Papa ha parlato, oltre che del film, anche di quella particolare linea rossa che lega direttamente gli eventi del film alla bomba atomica sganciata dagli americani su Nagasaki nel 1945.
Con un messaggio inviato al Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, Papa Francesco rinnova il suo impegno per il dialogo ecumenico, loda gli sforzi che si stanno facendo nel cammino verso l’unità, e segna la strada del dialogo, come al solito con tre temi principali: la preghiera, i lavori per il bene comune e il dialogo. Perché solo questi tre passaggi – scrive Papa Francesco – ci “permetteranno di superare la divisione e crescere più vicini l’uno all’altro”.
La dimensione missionaria della chiamata cristiana. E’ il punto centrale del Messaggio che Papa Francesco ha scritto in occasione della 54/ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni sul tema: Sospinti dallo Spirito per la missione, che si celebrerà il prossimo 7 maggio.
Con la catechesi di oggi si conclude il ciclo dedicato alla Misericordia. “Ma la misericordia deve continuare - afferma Francesco nell’Udienza Generale in Aula Paolo VI - Ringraziamo il Signore per tutto questo e conserviamolo nel cuore come consolazione e conforto”. Il Papa parla ai presenti dell’ultima opera di misericordia spirituale: pregare per i vivi e i defunti. Ad essa si può affiancare l’ultima opera di misericordia corporale: seppellire i morti.
“Vorrei, insieme con i Vescovi di Francia, sottolineare la necessità “in un mondo che cambia, di ritrovare il senso della politica”. E’ l’invito di Papa Francesco espresso in udienza ai 260 partecipanti al pellegrinaggio dei politici francesi eletti nella Regione di Rhône –Alpes.
Il Natale è il mistero della piccolezza. Lo ha ricordato stamane Papa Francesco nell'omelia pronunciata nella Messa a Santa Marta.
Poco meno di mezz’ora con un interprete per l’incontro tra il Papa e Taoiseach (Primo Ministro) d’Irlanda Enda Kenny.
Con un messaggio al Preposito Generale della Compagnia di Gesù, Padre Arturo Sosa, Papa Francesco - come è noto gesuita - ha espresso il suo cordoglio per la morte dell'ex Generale dei Gesuiti, Padre Peter Hans Kolvenbach.
“La Porta della misericordia aperta in tutte le cattedrali e nei santuari ha consentito che i fedeli non trovassero alcun ostacolo per sperimentare l’amore di Dio. È successo qualcosa di veramente straordinario che ora richiede di inserirsi nella vita di ogni giorno per fare diventare la misericordia un impegno e uno stile di vita permanente per i credenti”. Il Giubileo della Misericordia è terminato e il Papa, in occasione dell’Udienza agli Organizzatori e ai Collaboratori del Giubileo Straordinario della Misericordia per la conclusione dell’Anno Santo, fa un bilancio.
L'Avvento ci prepara al Natale e noi dobbiamo mostrarci "vigilanti nella preghiera, operosi nella carità ed esultanti nella lode: devo pregare, con vigilanza; devo essere operoso nella carità – la carità fraterna: non solo dare un’elemosina, anche tollerare la gente che mi dà fastidio, tollerare a casa i bambini quando fanno troppo rumore, o il marito o la moglie quando ci sono difficoltà, o la suocera ma tollerare. E anche la gioia di lodare il Signore: esultanti nella gioia. Così dobbiamo vivere questo cammino, questa volontà di incontrare il Signore. Per incontrarlo bene. Non stare fermi. E incontreremo il Signore". Lo ha detto il Papa, stamane, pronunciando l'omelia nella Messa mattutina a Santa Marta.
Oggi è "evidente la missione della scienza al servizio di un nuovo equilibrio ecologico globale. E al tempo stesso si sta manifestando una rinnovata alleanza tra la comunità scientifica e la comunità cristiana, che vedono convergere i loro diversi approcci alla realtà verso questa finalità condivisa di proteggere la casa comune, minacciata dal collasso ecologico e dal conseguente aumento della povertà e dell’esclusione sociale". Lo ha detto il Papa, salutando i partecipanti alla Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze che si sta svolgendo in Vaticano.
La preghiera per le popolazioni del Nord Italia, colpite dalle alluvioni causate dal maltempo, arriva al termine di un Angelus tutto dedicato alla fine dei giorni. È tempo di Avvento, tempo di attesa della venuta del Signore. Lo ricorda Papa Francesco durante l’Angelus, sottolineando che questo è “uno dei temi più suggestivi” del periodo che comincia proprio oggi. E rimarcando che “il Vangelo ci apre ad na dimensione più grande” quando parla dei segni dei tempi.
Un momento indimenticabile, che rende ancora più speciale la loro esperienza. E’ l’incontro dei giovani del Servizio Civile Nazionale con Papa Francesco in Aula Paolo VI. Sono circa 7000 i ragazzi che attraverso alcuni progetti di lavoro hanno contribuito alla riuscita del Giubileo Straordinario della Misericordia indetto dal Pontefice. “La gratuità del volontariato anche per un tempo determinato – ha detto loro Francesco -rappresenta una ricchezza non solo per la società e per coloro che godono della vostra opera, ma anche per voi stessi e per la vostra maturazione umana”.
Ripensare l’economia si può. Comprendere cosa il Signore chiede oggi agli Istituti e, coraggiosamente, metterlo in atto. Lo ha detto Papa Francesco che, nel Messaggio inviato in occasione del Secondo Simposio Internazionale sull’economia, afferma: “Le opere proprie, di cui si occupa il Simposio, non sono soltanto un mezzo per assicurare la sostenibilità del proprio Istituto, ma appartengono alla fecondità del carisma. Il criterio principale di valutazione delle opere non è la loro redditività, ma se corrispondono al carisma e alla missione che l’Istituto è chiamato a compiere”.
I frutti dell'Anno Santo "continueranno ad arricchire il cammino di fede della Chiesa in Europa". Ne sono sicuri i Vescovi europei e lo ribadiscono in un messaggio firmato dai vertici del CCEE.
Come sarà il giudizio universale? Se lo chiede Papa Francesco, nell’omelia della consueta messa mattutina di Santa Marta, riportata da Radio Vaticana.