"La festa della risurrezione ci ricorda che la dignità umana deve essere rispettata e onorata. Gli esseri umani sono creati a immagine di Dio e quindi uguali davanti a Dio. La Pasqua è il tempo in cui la famiglia umana viene celebrata alla luce della vita e dell’abbondanza divina". Lo scrivono i Patriarchi e i Capi delle Chiese di Gerusalemme in occasione del Messaggio di Pasqua.
La Pasqua rappresenta per i cristiani il centro e il cuore di tutto l’anno liturgico. Si tratta della festa più importante e che culminerà, successivamente, con la festività dell’Ascensione, 50 giorni dopo e la solennità della Pentecoste. Ogni diocesi, in questi giorni ha diffuso il calendario delle iniziative. Ecco il programma di alcune.
Il francobollo emesso dall’Ufficio Filatelico e Numismatico dello Stato della Città del Vaticano per la “Pasqua MMXIX (2019)” ha come immagine l’opera realizzata nel 1593 da Perino Cesarei, “Cristo risorto”, conservata a Spoleto presso l’Oratorio della Resurrezione.
“Il primo annuncio richiedeva un’intelligenza superiore a quella umana”. Papa Francesco spiega così il vangelo di oggi prima della recita del Regina coeli che nel tempo di Pasqua sostitusce l' Angelus, che ricorda l’annuncio della resurrezione fatto dall’angelo alle donne.
È in Cristo Risorto che si trova la vera speranza nel mondo, in quel chicco di grano “seminato da Dio nei solchi della terra”, morto “ucciso dal peccato del mondo”, ma risorto al terzo giorno. Ed è a quella speranza che Papa Francesco si rivolge nell’Urbi et Orbi del giorno di Pasqua, con la consueta panoramica delle situazioni di crisi nel mondo, ma con lo sguardo fisso sulla speranza del Signore.
La festa che oggi celebriamo è la più importante di tutto l’anno. E’ una festa che riempie di amore i nostri cuori, infonde un’immensa gioia e suscita una grande speranza.
Dal discepolo ammutolito allo stupore della Resurrezione. Dal freddo delle notte al calore della chiesa illuminata dal fuoco benedetto durante la veglia, mentre otto neofiti, provenienti da Albania, Italia, Nigeria, Perù e USA, aspettano di essere accolti con il Battesimo nella comunità cristiana. Papa Francesco celebra così il passaggio dalla morte alla vita nella notte di Pasqua, chiudendo con l’appello a partecipare all’annuncio di Pasqua. Concretamente.
La Domenica di Risurrezione “vi riempia della gioiosa vittoria riportata da Cristo su tutto quanto è contro la vita e il bene nel mondo”.
Papa Francesco, nell’Udienza Generale di oggi in Piazza San Pietro, si sofferma sui giorni più importanti dell’anno liturgico per i credenti: quelli del Triduo Pasquale. “Qual è la festa più importante della nostra fede? – esordisce il Papa a braccio - io fino a 15 anni credevo fosse il Natale. Invece la Pasqua è la festa più importante, perché è la festa dell’amore di Dio per noi”.
Papa Francesco si è recato nel pomeriggio al monastero Mater Ecclesiae in Vaticano per fare visita al Papa Emerito Benedetto XVI in occasione delle festività pasquali.
La Chiesa entra nel vivo della Settimana Santa. Domani, Domenica delle Palme papa Francesco celebrerà la liturgia in Piazza San Pietro.
Secondo ed ultimo giorno del Viaggio apostolico di Papa Francesco in Egitto: stamane la Messa presso l’Air Defense Stadium. Lasciando la Nunziatura del Cairo, il Pontefice è stato salutato anche da un gruppo di bambini della Scuola Comboniana. Commentando il Vangelo - si tratta del brano dei discepoli di Emmaus - il Papa elenca le tre parole chiave del testo: morte, risurrezione e vita.
Cristo Risorto, nostra speranza. Nel ciclo di catechesi di Papa Francesco dedicate al tema della “speranza cristiana”, durante l’Udienza Generale, la Pasqua ne è certamente il perno. La nostra fede e la nostra speranza nascono quel mattino speciale, della Pasqua.
"Da quando, all’aurora del terzo giorno, Gesù crocifisso è risuscitato, l’ultima parola non è più della morte, ma della vita! L'ultima parola non è il sepolcro, ma la vita. Il sepolcro è stato sconfitto ed è nata la vita". Lo ha ribadito stamane Papa Francesco nel corso della recita del Regina Coeli in occasione del Lunedì dell'Angelo.
“In questi tempi, in modo particolare (Dio)sostenga gli sforzi di quanti si adoperano attivamente per portare sollievo e conforto alla popolazione civile in Siria, vittima di una guerra che non cessa di seminare orrore e morte. È di ieri l’ultimo ignobile attacco ai profughi in fuga che ha provocato numerosi morti e feriti. Doni pace a tutto il Medio Oriente, a partire dalla Terra Santa, come pure in Iraq e nello Yemen”. Il Papa lo dice con forza nel messaggio di Pasqua prima della benedizione Urbi et Orbi.
Nel cuore della notte Santa di Pasqua, questa sera, nuovamente la Chiesa ci inviterà a rinnovare le promesse battesimali e a ricevere l’aspersione con l’acqua “del sacro fonte”. Una notte Santa durante la quale ognuno di noi professerà ancora una volta il “SI” alla fede cristiana.
Le solennità di Pasqua si svolgono in una Piazza San Pietro trasformata in un giardino fiorito, simbolo della gioia per la resurrezione di Cristo. Oltre 35.000 fiori e piante arrivano dall’Olanda per l’occasione.
Papa Francesco si è recato ieri pomeriggio al monastero "Mater Ecclesiae" per porgere, come ogni anno, gli auguri di Pasqua a Benedetto XVI. In questa occasione però la visita ha avuto un doppio carattere celebrativo: per il prossimo 90º compleanno del Papa Emerito. Lo riferisce un comunicato ufficiale della Sala Stampa Vaticana.
Una donna per la Via Crucis del Colosseo. Il tradizionale appuntamento del Venerdì Santo, presieduto da Papa Francesco, avrà come guida le meditazioni scritte da Anne Marie Pellettier, teologa 72enne, sposata con tre figli, tra i vincitori del Premio Ratzinger, il cosiddetto “Nobel della Teologia” assegnato ogni anno dalla Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger / Benedetto XVI.
Mercoledì scorso, con la celebrazione delle Ceneri, è iniziato il tempo della Quaresima: sei settimane che preparano alla Pasqua, cuore dell’intero anno liturgico. Un tempo durante il quale i vescovi italiani richiamano l’attenzione sul tema della conversione con messaggi e sussidi predisposti a sostegno del cammino di fede delle comunità cristiane.