Ultime Notizie: Santa Sede Vietnam

L'arcivescovo Zalewski arriva ad Hanoi accolto dai sacerdoti locali / YouTube / Giaophandanang

Vietnam, la Santa Sede ha un indirizzo (provvisorio) ad Hanoi. In attesa del Papa

Il cambiamento di prospettiva sta tutto in un avverbio di negazione di tre lettere che scompare e apre un mondo completamente nuovo: l’arcivescovo Marek Zalewski fino al 23 dicembre era nunzio a Singapore e rappresentante non residente della Santa Sede in Vietnam. Quindi, grazie agli accordi stretti tra Santa Sede ed Hanoi lo scorso luglio, è diventato “rappresentante residente”, e il 31 gennaio è arrivato ad Hanoi. La Santa Sede ha così finalmente un indirizzo in Vietnam. E può prepararsi ad accogliere Papa Francesco.  

Papa Francesco con la delegazione del Partito Comunista Vietnamita, 18 gennaio 2024 / Vatican Media

Diplomazia pontificia, un viaggio in Vietnam per Papa Francesco?

Sembrano proseguire spediti i contatti con il Vietnam, che ha accettato la nomina di un rappresentante residente della Santa Sede (ultimo gradino prima di arrivare alla piena reciprocità diplomatica) e che ora ha portato un gruppo di 16 esponenti del Partito Comunista in visita da Papa Francesco. C’è un invito per la visita del Papa nel Paese, e prima del Papa andranno Gallagher (ad aprile) e Parolin (entro l’anno). Un punto di svolta, si potrebbe dire.  

L'arcivescovo Marek Zalewski, primo rappresentante residente della Santa Sede ad Hanoi / Wikimedia Commons

La Santa Sede nomina un rappresentante residente in Vietnam

Da rappresentante non residente a rappresentante residente. Ma nell’assenza della particella “non” c’è tutto il senso della nuova missione dell’arcivescovo Marek Zalewski, nunzio a Singapore e finore rappresentante non residente della Santa Sede in Vietnam. Ora diventa rappresentante residente, vale a dire con una sede ad Hanoi, e questo cambia molto il senso dei rapporti tra Vietnam e Santa Sede.  

Il cardinale Parolin durante la sua visita in Georgia del dicembre 2019 / Nunziatura della Santa Sede in Georgia

Diplomazia pontificia, Papa Francesco e la Georgia, Papa Francesco e l’Ucraina

L’invasione russa dell’Ossezia, quindici anni fa, doveva essere un campanello di allarme. Di fatto, quello che succede nelle regioni della Georgia, che ha perso il 20 per cento del suo territorio a seguito dell’invasione russa, potrebbe essere un esempio di quello che può succedere in Ucraina, laddove la Russia ha invaso con la scusa di difendere una minoranza e ora si trova in una guerra da più di 500 giorni.