Una messa e una festa per trovare l’anima gemella, con una benedizione speciale nella basilica di Sant’Antonio a Padova, il più famoso e venerato al mondo per chi vuole trovare l'anima gemella. A dare la notizia di questo "evento speciale" sono proprio i frati della Basilica di Sant'Antonio. Si chiama “Sant’Antonio casamenteiro” e avrà luogo sabato 22 giugno in Basilica del Santo dalle 16.
Siamo a Camposampiero dove frate Antonio, colto da malore e sentendo prossima la morte, esprime il desiderio di tornare a Padova, alla chiesa di Santa Maria Mater Domini l’attuale Cappella della Madonna Mora in Basilica di sant’Antonio.
Iniziano domani a Padova gli appuntamento della Tredicina di preparazione alla Festa del Santo frate antonio: “l’incontro con l’altro”
“Non riesco a disfarmi delle vecchie cose. Dei vecchi libri, foto, scatole, giocattoli e abiti consumati. Nemmeno delle vecchie idee, abitudini e illusioni. Come pure delle vecchie scarpe cui sono legati ricordi e traguardi”. Parola di Franco Cardini, storico e scrittore che ha vistato la mostra “Camminamente” nel Chiostro della Basilica di Sant’ Antonio a Padova.
Una processione di francescani passa per Lisbona in una mattina del 1220 ed il canonico della cattedrale di Coimbra, don Fernando Martins de Bulhões lascia tutto e li segue divenendo francescano.
Il 13 Giugno Padova festeggia il suo Santo. Tutto è pronto per la celebrazione di Sant’Antonio nella Basilica dove è sepolto. Migliaia di pellegrini giungono ogni anno per pregare sulla sua tomba e rendergli grazie. Sant’Antonio, prima francescano poi missionario, fu un instancabile viaggiatore. Visitò molte terre desolate e disperate dalla fame del tempo e dopo aver percorso la Francia e l’Italia in viaggi apostolici estenuanti, Antonio si ritira a Camposampiero, località situata nei pressi di Padova.
Tutto ebbe inizio con il miracolo di Tommasino, un bimbo di venti mesi che visse a Padova nel tempo in cui si stava costruendo la Basilica dedicata a sant’Antonio. Una mattina la madre lo lasciò in casa da solo a giocare e lo ritrovò poco dopo senza vita, affogato in un mastello d’acqua. Disperata, la signora invocò l’aiuto del Santo, e nella sua preghiera fece un voto: se avesse ottenuto la grazia avrebbe donato ai poveri tanto pane quanto era il peso del bambino. Nasce così la tradizione del pane di Sant’Antonio il 13 giugno.
A Padova nella Basilica del Santo magari non tutti si soffermano a guardare i tanti affreschi, ma uno in particolare è significativo e ora dopo un profondo restauro è tornato a splendere. Si tratta de “ Il Cristo passo con gli strumenti della Passione” del tardo Quattrocento attribuito a Jacopo Parisati, detto Jacopo da Montagnana.
La musica è il primo strumento di evangelizzazione, ed è anche un modo per mettere in contatto i fedeli con l’arte e le necessità di una basilica come quella di Sant’ Antonio a Padova.
In Italia è molto forte la devozione ad uno dei santi più popolari: Sant’Antonio da Padova. Molti nostri paesi e città lo hanno eletto come loro patrono. In molte abitazioni, uffici, strutture varie, e non solo in Italia, spesso troviamo un quadretto con l’immagine del Santo e addirittura alcune statuette. E proprio a Padova sono centinaia di migliaia i pellegrini che annualmente visitano la Basilica papale a lui dedicata.
Martedì 13 giugno Padova festeggia sant’Antonio, che a 15 anni è novizio nel monastero di San Vincenzo, tra i Canonici Regolari di Sant’Agostino. Nel 1219 è ordinato sacerdote, mutando il nome in Antonio. Su mandato dello stesso san Francesco, predica in Romagna e poi nell’Italia settentrionale e in Francia. Nel 1227 diventa provinciale dell’Italia settentrionale proseguendo nell’opera di predicazione. Il 13 giugno 1231 si trova a Camposampiero e, sentendosi male, chiede di rientrare a Padova, dove muore. Subito dopo la morte la sua ‘fama’ di predicatore varcò i confini italiani.
La devozione di Sant’Antonio alla Vergine Maria è al centro del Messaggio che il Padre Rettore della Basilica del Santo Oliviero Svanera e i Frati della stessa hanno inviato in occasione della Festa di Sant’Antonio, in calendario il prossimo 13 giugno.
Padova sta vivendo uno dei momenti più intensi dell’ anno: la tredicina di sant’Antonio. Ieri, domenica si è celebrata la Santa Messa per le Comunità dei Migranti.
É iniziata il giorno della festa di San Francesco la missione del nuovo rettore della Basilica di Sant’ Antono a Padova.
Se n’è andato all’improvviso, nel cuore dell’estate, lasciando tutti senza parole. Padre Enzo Paolo Poiana è scomparso ieri, in tarda mattinata, nella Casa Sant’Antonio di Bibione Pineda, vicino a Venezia.
Oggetti, documenti, reliquie, indumenti di vari pontefici, da Bonificio VIII a Francesco, verranno allestiti presso la Basilica di Sant’Antonio da Padova per la mostra “I Papi e i Giubilei”.
Una processione di francescani passa per Lisbona in una mattina del 1220 ed il canonico della cattedrale di Coimbra, don Fernando Martins de Bulhões lascia tutto e li segue divenendo francescano.
Placido Cortese, un frate della Basilica di Sant’Antonio da Padova che negli anni della seconda guerra mondiale, silenziosamente, tanto operò in favore dei perseguitati: una scelta che gli costò l'arresto, la tortura e la morte. E ancora oggi davanti al suo confessionale e alle sue reliquie, nella Basilica di Padova, sono tantissime le invocazioni: ““Padre Placido, pensaci tu!”; “Padre Placido ti affido la mia famiglia e i miei bambini”; “Ti prego padre Placido, fa che riesca a trovare lavoro”; “padre Placido, tu sai di cosa ho bisogno: aiutami!”.
Ormai è una tradizione consolidata quella del Giugno Antoniano a Padova e in questo anno santo sarà la misericordia la linea rossa che guida ogni appuntamento. Si inizia il 28 maggio e l’immagine simbolo di questo Giugno Antoniano è una xilografia di Josef Haas Triverio che raffigura un Sant’Antonio tra poveri e malati, sullo sfondo le mura e i palazzi della città.
É un appuntamento consueto da alcuni anni. I colori dello Sri Lanka accendono la Basilica del Santo a Padova il 1° maggio con una messa in occasione dell'annuale pellegrinaggio antoniano delle comunità Sri Lankesi residenti in Italia.