Ultime Notizie: Stazioni quaresimali

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La "statio" di San Lorenzo in Damaso

Il pellegrinaggio stazionale di oggi si ferma a San Lorenzo in Damaso. La chiesa che vediamo si fonda sulla casa paterna di Damaso che fu Papa dal 366 al 384. Il padre era uno scrittore, lettore, diacono, sacerdote della Chiesa di Roma. La madre Lorenza come San Lorenzo era di origine spagnola. Visse con altri parenti e morì quasi centenaria. La sorella Irene si consacrò a Dio.

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La "statio" dei Santi Quattro Coronati al Celio

All’inizio della IV settimana di Quaresima si arriva al Celio. Nella La basilica dei Santi Quattro Coronati è da secoli il centro di un importante monastero di monache agostiniane. La chiesa è conosciuta con questo nome dal 595.

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La "statio" di Santa Croce in Gerusalemme

La basilica di Santa Croce in Gerusalemme è stazione quaresimale due volte, la domenica della quarta settimana e il Venerdì Santo. La basilica conserva da sempre resti creduti della Santa Croce e degli strumenti della Passione. Per la tradizione si tratta di reliquie portate a Roma nel 326 da Elena, la madre di Costantino.

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La "statio" di Santa Maria della Vittoria a via XX Settembre

Chiesa barocca quella di Santa Maria della Vittoria dove oggi fa sosta il cammino stazionale, ma con una storia particolare perché fu costruita nell' area e nel luogo di un' antica edicola dedicata a San Paolo.

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La "statio" di San Lorenzo in Lucina

La statio di oggi è in pieno centro di Roma. La matrona Lucina abitava nella casa dove ora sorge questa chiesa che ospitò quasi certamente il Pontefice Marcello nell'anno 308.

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La "statio" della basilica dei Santi Cosma e Damiano sulla Via Sacra

Si arriva oggi sulla Via Sacra della antica Roma, quella che portava al Campidoglio e che veniva percorsa dagli ospiti di riguardo. In questo giovedì San Gregorio Magno indicava la "mezza quaresima" e invitava i fedeli a venerare i due santi martiri e medici bizantini che gratuitamente curavano i poveri.  

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La "statio" dei santi Nereo ed Achilleo

La chiesa dei santi Nereo ed Achilleo alle Terme di Caracalla è una chiesa carolingia, costruita da Papa Leone III all’inizio del IX secolo. La chiesa carolingia ha sostituito un’altra chiesa dedicata ai due martiri della catacomba di Domitilla, ma non si conoscono tracce della chiesa più antica.

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La "statio" di Santa Pudenziana al Viminale

Si arriva alla “statio” di Santa Pudenziana al Viminale il martedì della terza settimana di Quaresima. Il Cardinale Schuster indicava questa sede come residenza pontificia perché casa dei Pudenti dove si ricollegano le memorie di San Pio I e di suo fratello Erma.  

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La "statio" di San Marco al Campidoglio

La “statio” di San Marco al Campidoglio ci riporta al centro di Roma. Nella basilica ci troviamo, come scriveva il Cardinale Schuster in un santuario orientale nel cuore di Roma con Marco da una parte fondatore del seggio patriarcale d'Alessandria e i persiani Abdon e Semnen dall'altra. La basilica di S. Marco in Piazza Venezia si trova inglobata nel Palazzo di Venezia.

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La "statio" di San Lorenzo fuori le Mura

La stazione della III domanica di Quaresima ci porta lontano dal centro antico, a San Lorenzo fuori le mura. Oggi il quartiere porta il nome di Lorenzo, uno tra i quattro martiri più venerati dall’antica Chiesa romana insieme a Pietro, Paolo e Agnese. L’enorme venerazione per questo diacono del III secolo, famoso per come ha usato le risorse della Chiesa per aiutare i poveri, ha portato alla creazione di un complesso di tre grande chiese costruite tra il IV e il XIII secolo.

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La "statio" dei Santi Marcellino e Pietro al Laterano

All’incrocio tra via Merulana e via Labicana, la sosta stazionale di oggi si ferma davanti ad una chiesa che oggi ha un elegante aspetto settecentesco. I corpi dei Santi Marcellino e Pietro, cui la chiesa è dedicata, non sono mai stati qui, ma sono custoditi nelle catacombe che portano il loro nome.   

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La "statio " di San Vitale in Fovea

A vederla ora sembra quasi una chiesa sotterranea. San Vitale è molto al di sotto del piano stradale, ma una volta Roma era lì. Una tradizione racconta che chiesa sia stata costruita con la vendita dei gioielli donati dalla matrona Vestina il primo nome del “Titolo” in onore dei Ss. Martiri Gervasio e Protasio, di cui S. Ambrogio aveva trovato i resti a Milano suscitando tanta devozione anche a Roma.    

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La "statio" di Santa Maria in Trastevere

Si rimane a Trastevere per la “statio” di oggi e si arriva alla bellissima e famosa Santa Maria in Trastevere, una delle chiese più antiche di Roma, perché fu fondata già da Papa Giulio (337-352) “trans Tiberim”. La basilica del IV secolo doveva essere molto grande, ma si conserva solo parte dell’abside in una cripta sotto la basilica attuale.  

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La "statio" di Santa Cecilia in Trastevere

La giovane martire Cecilia è  lì, nella riproduzione in marmo di Stefano Maderno, sotto l’altare della basilica che porta il suo nome e che è la “statio” del mercoledì della seconda settimana di Quaresima. Nel vecchio rione romano di Trastevere appare la superba visione della basilica di Santa Cecilia.  

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La "statio" di Santa Balbina all' Aventino

Il martedì della seconda settimana di Quaresima il cammino stazionale arriva a Santa Balbina all’ Aventino. La chiesa di S. Balbina appare nelle fonti con questo nome solo nel 595 all’epoca di san Gregorio Magno e del Sinodo. Viene identificata con il più antico “Titulus Tigridae” costruita presso la casa che l’Imperatore Settimo Severo (193-211) donò al suo amico L. Fabio Cilone, due volte Console e Prefetto di Roma. La datazione è garantita dai bolli laterizi trovati negli scavi.   

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La "statio" di San Clemente

Inizia la seconda settimana di Quaresima e l’itinerario stazionale arriva a San Clemente alle pendici del colle Celio. Qui infatti riposa il corpo che secondo la lista ordinaria fu il quarto Papa dopo Pietro, Lino e Cleto.  

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La "statio" di Santa Maria in Domnica

La Seconda domenica di Quaresima si arriva a Santa Maria in Domnica. Una stazione inserita tardi nel cammino stazionale solo nel IX-X secolo per ricordare una abitudine che vuole che in questa domenica, un tempo, non si celebrasse la stazione poiché i fedeli erano stanchi della lunga veglia, del digiuno, e delle funzioni solenni celebrate in San Pietro il sabato precedente.

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La "statio" di San Pietro in Vaticano

S. Pietro in Vaticano è stazione due volte: il sabato della prima settimana di Quaresima, e il Lunedì di Pasqua.  

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La "statio" dei Santi XII Apostoli al Foro Traiano

Il venerdì della prima settimana di Quaresima il pellegrinaggio stazionale si ferma alla basilica dei Santi XII Appstoli. Anticamante era anche un gionro legato alla preparazione degli ordinandi, gli “scrutini”.  E per questo servivano chiese spaziose. Così come è appunto Santi XII Apostoli.

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La "statio" di San Lorenzo in Panisperna

La "statio" di oggi è dedicata a San Lorenzo, il dicono romano tra i santi più venerati nella città vittima delle perssecuzioni di Valentianiano Dall’ Esquilino ci si spsota al Viminale in questo giovedì alla chiesa di San Lorenzo in Panisperna. Pesando al martirio di Lorenzo Papa Gregorio II, nell’VIII secolo, scelse questa stazione nella chiesa qui costruita e denominata in "Panisperna" perché derivata dal nome della via dove veniva donato del pane ai pellegrini che partecipavano ai riti sacri.