Non c’è stato il previsto incontro con Papa Francesco, perché Papa Francesco è ricoverato dal 14 febbraio, in quella che è la più lunga degenza ospedaliera del suo pontificato. Tuttavia, il presidente lituano Gitanas Nausèda ha compiuto lo scorso 3 marzo la programmata visita in Vaticano, e ha avuto un bilaterale con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, e con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati. Con l’occasione, ha anche presenziato alla cerimonia della benedizione della croce lituana nei Giardini Vaticani.
Non è una sorpresa che, tra i primi ordini esecutivi del governo Trump, ce ne sia uno che blocchi i sovvenzionamenti dell’agenzia umanitaria statale USAid, per almeno 90 giorni. È il tempo necessario per valutare i finanziamenti, e decidere quali continuare e quali no. Tuttavia, è un provvedimento che blocca anche i finanziamenti a diverse ONG che praticano aiuto umanitario sul territorio, mettendo a rischio anche alcuni interventi salva-vita, tra i quali quelli della ONG cattolica italiana AVSI, che ha messo in luce la questione anche con una lettera inviata al ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.
Forse, se non ci fosse stata la relazione stretta tra Ronald Reagan e Giovanni Paolo II, se entrambi non si fossero trovati dalla stessa parte nel lavorare dei fianchi dell’Unione Sovietica, ci sarebbe ancora il Muro di Berlino. E soprattutto, se non ci fosse stata quella straordinaria partnership, forse non ci sarebbero nemmeno le relazioni diplomatiche tra Stati unite e Santa Sede, aperte proprio durante la presidenza Reagan.