venerdì, maggio 03, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Le monache di Cascia accolgono profughi ucraini. Cardinal Czerny di nuovo in Ucraina

"Nei prossimi giorni il Cardinal Czerny partirà nuovamente alla volta dell’Ucraina, su richiesta di Papa Francesco, per manifestare la vicinanza del Santo Padre a quanti vivono con dolore le conseguenze della guerra in corso. Il Cardinale arriverà in Slovacchia mercoledì 16 marzo e si recherà sul confine ucraino nei giorni successivi. Papa Francesco segue con la preghiera questa missione, come quelle dei giorni scorsi, e, tramite Sua Eminenza, desidera rendersi prossimo a coloro che fuggono dai combattimenti e soffrono per la violenza di altri uomini".

Continua la missione della Santa Sede in Ucraina. Ieri il direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha diffuso la notizia che il Cardinal Czerny partità nuovamente per l'Ucraina.

La gara di solidarietà non si ferma. Si continuano ad accogliere profughi ucraini e ad inviare aiuti e beni materiali alla popolazione davvero stremata dalle bombe.

Alcuni profughi ucraini hanno incontrato l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, che nella basilica di Santa Rita ha celebrato una Messa per invocare la pace sull’Ucraina e ha poi chiesto l’intercessione della Santa dei Casi Impossibili con una supplica appositamente composta. "Per l’Ucraina aggredita e umiliata, per la nostra Europa e per il mondo intero domanda con noi al Signore Gesù, principe della pace, giorni di pace".

Le famiglie di profughi accolte a Cascia sono due, tra cui un neonato e una donna incinta. "Siamo qui – ha detto il Vescovo nell’omelia – per chiedere l’aiuto di Santa Rita e per dire con forza che le nostre armi per fermare il male e la violenza sono la preghiera e la solidarietà. E ringrazio le monache per la loro disponibilità, l’amministrazione comunale per il prezioso supporto e voi cittadini di Cacia per la vostra generosità già dimostrata in questi due giorni verso questi nostri fratelli e sorelle. Preghiamo anche per coloro che fanno della violenza la loro forza: che il Signore, per intercessione di Santa Rita, gli faccia comprendere che la forza della ragione deve sempre avere la meglio".

Anche nelle 924 case di religiose in Polonia e 98 in Ucraina, le suore forniscono aiuto spirituale, psicologico, medico e materiale, si legge nel comunicato stampa rilasciato dalla Consulta delle Superiore Religiose Femminili in Polonia il 15 marzo 2022. Si stima che dall’inizio della guerra ognuna delle quasi 150 congregazioni religiose attive in Polonia e in Ucraina fornisce aiuto da un minimo di qualche persona fino a circa 18.000 persone. Finora hanno trovato rifugio 3060 bambini, 2420 famiglie e circa 2950 adulti. In 64 struttur sono stati prenotati 600 posti per orfani, mentre in 420 strutture vi sono circa 3000 per madri con bambini.
In Polonia le comunità religiose organizzano costantemente le raccolte di prodotti alimentari e per l’igiene, che vengono inviati in Ucraina e consegnate ai rifugiati o inviate alle case delle congregazioni, nelle quali è offerto l’aiuto alle vittime di guerra. Le congregazioni inviano pure propri mezzi finanziari e mezzi delle fondazioni da loro dirette

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