“Come alunni dei Padri gesuiti, vi farà bene, nel momento in cui trattate dei problemi sperimentati dai rifugiati, ricordare le vostre radici ignaziane. Mentre nei vostri Paesi vi applicate a comprendere le cause dell’immigrazione forzata e a servire i rifugiati, è necessario che offriate al Signore “tutta la vostra libertà, la vostra memoria, la vostra intelligenza e la vostra intera volontà”.
Non esiste più la diocesi di Mosul, spazzata via da quando l’autoproclamato Stato Islamico ha seminato il terrore nella piana di Ninive. Ma questa diocese tornerà, e così si spera anche le persone, sottolinea l’arcivescovo Amel Shamon Nona, che ora è vescovo dell’eparchia caldea di San Tommaso Apostolo in Australia, ma che a Mosul è arrivato nel 2008, succedendo al vescovo Paulos Rahho, ucciso in circostanze ancora non del tutto chiarite.
“La sua è una continua battaglia contro il principe del male: satana.” Così è scritto nella sua biografia sulla pagina Facebook ufficiale.
Con la mascherina e sottoponendosi a tutte le precauzioni igieniche per il rispetto degli ambienti asettici, Papa Francesco ha visitato il reparto del pronto soccorso di neonatologia dell’Ospedale San Giovanni di Roma.
Una collaborazione speciale quella tra l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù della Santa Sede e l’Ospedale della Sacra Famiglia del Sovrano Ordine di Malta a Betlemme. Il 14 settembre a Roma le due strutture hanno firmato un accordo di cooperazione nell’ambito della formazione medica.
Nella preghiera a San Nicola da Tolentino, i fedeli recitano: “Glorioso taumaturgo San Nicola, che nato per intercessione del grande Santo di Bari, non solo ne hai portato il nome, ma ne hai imitato le sue virtù, eccoci davanti a te per invocare la tua intercessione di essere fedeli a Gesù Cristo, alla Santa Chiesa e al Santo Padre; fa che nei momenti difficili la Chiesa sia luce per gli uomini e li conduca alla via del vero e del bene. Continua ad intercedere per le anime del Purgatorio e fa che noi le dimentichiamo, non solo per rendere vivo il nostro suffragio, ma per avere ben presente che anche noi dobbiamo desiderare questa comunione piena con il Signore. Guidaci sulla via del bene e rendici capaci di fare spazio a Gesù nella nostra vita, affinché ciò che ti chiediamo sia in comunione con la volontà del Padre e assieme a Te e alle anime dei fratelli che ci hanno preceduto, possiamo godere della gloria del Paradiso”. Partendo da questa invocazione secolare dei fedeli al santo tolentinate per la festa del Perdono, che in questo anno giubilare dura una settimana intera, abbiamo chiesto al priore della Provincia agostiniana d’Italia, padre Luciano De Michieli, di spiegarci quale significato aveva la misericordia per san Nicola: “Per san Nicola la misericordia è l’amore di Dio, attraverso la rivelazione di suo Figlio, che è venuto per farci diventare Dio. La misericordia di Dio per essere efficacemente e correttamente veicolata ai fedeli non può essere staccata dalla santità e dalla giustizia di Dio”.
Di Carlo Azeglio Ciampi, presidente della Repubblica emerito scomparso oggi all’età di 96 anni, Papa Francesco ricorda soprattutto l’amicizia con San Giovanni Paolo II. Lo fa in un telegramma inviato alla moglie di Ciampi, Franca, che fu sempre al fianco di Ciampi nel settennato al Quirinale dal 1999 al 2006.
"Grazie di cuore. La ricostruzione di questa cattedrale è fondamentale affinché i cristiani restino ad Homs e le famiglie che negli ultimi anni hanno abbandonato la città vi facciano ritorno": così monsignor Jean Abdou Arbach, arcivescovo melchita di Homs, Hama e Yabrud, ringrazia Aiuto alla Chiesa che Soffre attualmente impegnata nel sostenere la ricostruzione della cattedrale melchita di Homs.
Un “nuovo umanesimo europeo”, cui servono “memoria, coraggio, sana e umana utopia”: lo auspica Papa Francesco in un messaggio inviato al Cardinale Peter Erdo in occasione dell’Incontro delle Opere di Misericordia di oggi in Europa, organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali in Europa (di cui il Cardinal Erdo è presidente), che si tiene dal 15 al 18 settembre a Sarajevo.
Papa Francesco, sabato 24 settembre alle ore 12, riceverà in Aula Paolo VI i familiari delle vittime dell'attacco di Nizza. Lo comunica la Sala Stampa della Santa Sede.
“Vedo davanti a me coloro che sono stati “pescati” dal cuore di Dio per guidare il suo Popolo Santo”. Così Papa Francesco descrive i partecipanti all’annuale corso di formazione promosso congiuntamente dalla Congregazione per i Vescovi e dalla Congregazione per le Chiese Orientali. Il Papa li ha incontrati nella Sala Clementina nella mattinata a e a loro ha rivolto un lungo discorso.
Nella Messa mattutina a Casa Santa Marta Papa Francesco parla di una “logica” che dovrebbe appartenere al cristiano: “la logica del dopodomani”, cioè la fiducia alla resurrezione della carne.
Il Papa partirà per la Georgia e per l’Arzebaijan dal 30 Settembre al 2 Ottobre. Già nel 1999 Papa Giovanni Paolo II fece visita a questi luoghi e tra pochi giorni ci sarà un nuovo atteso incontro tra Francesco e il popolo georgiano. Il Papa andrà per valorizzare le antiche radici cristiane di quelle terre, per incoraggiare speranze e sentieri di pace e soprattutto sostenere la realtà Chiesa Cattolica della Georgia.
Dio non è lontano”. Nelle parole del Cardinale Angelo Bagnasco, arcivecsovo di Genova, è questo il messaggio che i delegati al Congresso Eucaristico Nazionale lanceranno in questi giorni. Nella città di cui è arcivescovo, il Cardinale Bagnasco apre il Congresso al momento in cui cala la sera, con una Messa iniziata alle 20.30. E’ anche inviato speciale del Papa, che non è presente – il primo Papa a non presenziare a un Congresso eucaristico italiano dal Concilio. E ci tiene a sottolineare che “tutti abbiamo una casa, e la nostra casa è il cuore di Cristo”.
Nella Chiesa di Sant’Anna in Vaticano si è tenuta stamattina una Messa di ringraziamento per il servizio alla Sala Stampa della Santa Sede di padre Federico Lombardi, che ha terminato l'incarico lo scorso 31 luglio, dopo 10 anni come direttore.
Il 10 settembre a Tolentino si festeggia san Nicola ed il sabato successivo alla festa del Santo chi si reca nel Cappellone del Santuario può ‘prendere’ l’indulgenza plenaria concessa da papa Bonifacio IX con la Bolla papale ‘Splendor paternae gloriae’ del 1 gennaio 1390.
Si chiama “Towards a common Understanding of Synodality and Primacy in service to the Unity of the Church” (“Verso una comune comprensione della sinodalità e del primato a servizio dell’unità della Chiesa”), ed è il documento sul quale cattolici e ortodossi contano per continuare il cammino ecumenico. Sarà discusso dal 15 al 22 settembre, durante la XIV sessione plenaria della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa.
L'Arcidiocesi di Palermo ricorda il Beato Pino Puglisi a 23 anni esatti dall'assassinio per mano della Mafia.
Con un motu proprio intitolato “De Concordia intra Codices”, Papa Francesco armonizza i Codici di Diritto Canonico e il Codice Canonico delle Chiese Orientali, per dare maggiore certezza su come definire a quale Chiesa appartengano i battezzati e per definire anche come avvengono i passaggi dalla Chiesa cattolica latina a quelle cosiddette sui iuris.