Saranno tre i temi principali scelti dai Rappresentanti Pontifici nel mondo in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, che Papa Francesco ha convocato dal 15 al 17 settembre 2016.
"Riflettere su come siamo stati creati, formati a immagine e somiglianza del Creatore, la differenza con le altre creature e con tutto il creato è essenziale. Questo ci aiuta a capire la dignità che tutti noi abbiamo, uomini e donne, dignità che ha la sua radice nello stesso Creatore". Sono le parole di Papa Francesco rivolte all’Associazione Biblica Italiana.
L’invito dei mistici russi a mettersi sotto la protezione del manto di Maria diventa, per Papa Francesco, l’invito a tutto l’Occidente. Nella consueta messa di Santa Marta – il cui contenuto è riportato da Radio Vaticana – Papa Francesco parla della protezione della madre di Dio e di un Occidente in “crisi di orfanezza”.
Si apre questa sera a Genova il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale: alle 20,30 in Piazza Matteotti si celebrerà la Messa inaugurale a cui seguirà la Processione eucaristica fino alla Cattedrale di San Lorenzo, mentre nella Chiesa di San Matteo si svolgerà una Adorazione Eucaristica fino alle 8 del mattino successivo.
Si riunisce nel Principato di Monaco dal 6 al 9 ottobre l’assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa, chiamato – tra le altre cose – ad eleggere il nuovo presidente e i due nuovi presidenti. La nuova presidenza sarà in carica per il quinquennio 2016-2021.
Un nuovo ambulatorio solidale per i più piccoli nascerà a Roma, in zona Tuscolana, e sarà intitolato a Papa Francesco.
È il tema della “diaconia della giustizia” la principale novità del Consiglio dei Cardinali, che si è riunito con Papa Francesco dall’11 settembre ad oggi, con una ultima riunione nel pomeriggio.
Al termine della Messa con il Papa, l'Arcivescovo di Rouen Dominique Lebrun ha incontrato i giornalisti nella Sala Stampa Vaticana. Insieme al presule la sorella di Padre Jacques Hamel, il parroco di St Etienne de Rouvray ucciso da due jihadisti il 26 luglio scorso, e due fedeli in rappresentanza del laicato dell'Arcidiocesi.
E’ sempre la misericordia il filo conduttore che percorre la catechesi di Papa Francesco nell’Udienza generale di questo mercoledì di metà settembre. “Vivere di misericordia per essere strumenti di misericordia”, il Papa lo ripete più volte durante il discorso pronunciato in Piazza San Pietro.
Popolo e democrazia sono il centro dell’incontro nazionale di studi delle Acli che si svolgerà a Roma dal 16 al 17 settembre con il titolo: ‘Passione popolare. La persona, le Acli, il popolo: la democrazia scritta e quella che scriveremo’. Presentando l’incontro l’Ufficio studi delle Acli ha sottolineato che occorre riflettere sul rapporto tra popolo e democrazia: “Vogliamo riflettere con l’aiuto di studiosi, testimoni ed esperti su come vive e cambia il popolo italiano, su quale rapporto si instaura nella democrazia tra la politica e le derive populiste, su come collaborare con la nostra chiesa italiana per rafforzarne la dimensione popolare. Ci proponiamo poi di approfondire alcune aree di azione per comunicare, per coinvolgere meglio le comunità locali, per avviare nuove forme di mobilitazione, per sostenere e promuovere lavoro partecipato e rilanciare iniziative di educazione popolare. Infine vogliamo rilanciare il rapporto tra istituzioni e popolo a partire dalla riscoperta della carta costituzionale, per individuare criteri di discernimento chiari e comprensibili per valutare le questioni di riforma su cui gli italiani saranno chiamati a esprimersi”. Per un approfondimento del seminario di studi abbiamo chiesto al presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, di spiegarci perché esse hanno una ‘passione popolare’.
Una foto di Padre Jacques Hamel mentre celebra la Messa, accompagnata da due candele e da una croce. Questa immagine, posta sull'altare, ha accompagnato la messa mattutina di Papa Francesco, celebrata nella cappella di Casa Santa Marta, in segno di vicinanza ai familiari di P. Jacques Hamel e tutta la comunità di Rouen, in Francia. Un gruppo di 80 pellegrini della diocesi di Rouen, insieme al loro vescovo, Mons. Dominique Lebrun, ha assistito alla messa di suffragio per il sacerdote ucciso il 26 luglio nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray.
Nell’Anno della Misericordia e proseguendo un cammino avviato insieme a diversi organismi cattolici europei, la Commissione CCEE Caritas in Veritate organizza in collaborazione con la Conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina un incontro sull’urgenza e l'attualità delle Opere di Misericordia oggi in Europa.
“Fare ordine”. È una espressione che ricorre, sempre. Ricorre nei cammini di conversione, ma anche nei cammini che sembrano più sicuri della vita verso Dio. Ed è anche una espressione ricorrente in “Strada facendo”, un libro di Stefania Perna, edito da Cantagalli.
A due anni di distanza dal loro martirio è stata ricostruita in un libro la vita delle 3 missionarie uccise in Burundi nel 2014: Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian. Papa Francesco le definì “religiose zelanti, generose testimoni del Vangelo”. “Va’, dona la vita! Storia, parole, morte di tre missionarie saveriane in Burundi” (Editrice Missionaria Italiana) è il nome di questo volume, curato da Teresina Caffi, che racconta i loro lunghi anni di missione tra America latina e Africa, il loro impegno rispettivamente come catechista, ostetrica e formatrice, e la loro fine drammatica. ACI Stampa ha intervistato la curatrice del libro, Teresina Caffi.
“L’incontro è quello che il Vangelo oggi ci annuncia: un incontro fra un uomo e una donna, fra un figlio unico vivo e un figlio unico morto; fra una folla felice, perché aveva incontrato Gesù e lo seguiva, e un gruppo di gente, piangendo, accompagnava quella donna, che usciva da una porta della città; incontro fra quella porta di uscita e la porta di entrata. L’ovile. Un incontro che ci fa riflettere sul modo di trovarci fra noi”. E' quanto ha detto stamane il Papa nell'omelia - riportata dalla Radio Vaticana - della Messa mattutina a Santa Marta.
Da una parte, il difficile rapporto con il mondo ortodosso in Georgia. Dall’altra, il rapporto con il mondo islamico in Azerbaigian. Nel mezzo, la questione del Nagorno Karabach, che il Papa ha affrontato durante il suo viaggio in Armenia. La seconda tappa del viaggio di Papa Francesco nel Caucaso va così a toccare punti sensibili, e sarà tutto da vedere come il Papa li affronterà. Di certo, ci sono alcuni gesti significativi.Da una parte, il difficile rapporto con il mondo ortodosso in Georgia. Dall’altra, il rapporto con il mondo islamico in Azerbaigian. Nel mezzo, la questione del Nagorno Karabach, che il Papa ha affrontato durante il suo viaggio in Armenia. La seconda tappa del viaggio di Papa Francesco nel Caucaso va così a toccare punti sensibili, e sarà tutto da vedere come il Papa li affronterà. Di certo, ci sono alcuni gesti significativi che sono già previsti.
Domani mattina Papa Francesco presiederà la Messa nella cappella di Casa Santa Marta in segno di vicinanza ai familiari di P. Jacques Hamel e tutta la comunità di Rouen. Padre Hamel fu ucciso il 26 luglio scorso in Normandia da due giovani jihadisti durante la celebrazione della messa nella nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray.
Una conversazione cuore a cuore tra due bavaresi, non certo un “hard talk” in cui il giornaliste mette sulla graticola l’intervistato. Così l’arcvescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare di Benedetto XVI, descrive il libro “ Ultime conversazioni” di Peter Seewald.
Una giornata di preghiera per le vittime di pedofilia: la Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori l’ha proposta, Papa Francesco l’ha avallata e le conferenze episcopali di tutto il mondo stanno decidendo in che giorno svolgerla: l’iniziativa sarà infatti gestita a livello locale. E’ uno dei temi di cui si è discusso nella plenaria della Commissione, che – come ormai tradizione – si è riunita in Vaticano alla vigilia del Consiglio dei Cardinali, iniziato oggi.
Passato l’entusiasmo e la festa per la canonizzazione c’è il rischio che per molti Madre Teresa resti solo una immagine. Volontari e suore che lavorano in campi difficili non possono essere imitati da tutti, ma tutti possono vivere “Il Miracolo delle piccole cose”.