Dublino 2018, questo l’appuntamento per la prossima giornata mondiale delle famiglie. Il 27 dicembre prossimo, festa della Santa famiglia di Nazareth, in tutte le diocesi si celebra il Giubileo delle famiglie si farà il 27 dicembre prossimo.
Come a Washington ha voluto salutare i “fratelli ebrei” per lo Yom Kippur, così oggi prima di andare a celebrare la messa conclusiva della Giornata mondiale delle famiglie il Papa ha, con un piccolo fuori programma, benedetto una statua dedicata ai 50 anni della Nostra Aetate la dichiarazione conciliare sull rapporto tra cristianesimo ed ebraismo nella St. Joseph's University gestita dai gesuiti.
Papa Francesco ha incontrato 5 vittime di pedofilia nella mattina, e ne ha voluto dare personalmente l’annuncio ai vescovi che ha incontrato poco dopo l’incontro nel seminario di San Carlo Borromeo. Ma la vera novità dell’incontro è che le 5 vittime non avevano tutti subito abusi da membri del clero, ma anche da educatori o in famiglia.
Quattro edifici residenziali e uno per affari amministrativi che dal 1995 si chiamano Curran-Fromhold Correctional. Il Papa visita i detenuti, tappi ormai consueta nei viaggi di Francesco. Visita la gente che vive in quelle otto unità abitative di 32 celle organizzate intorno a un soggiorno e zona pranzo comune. É un carcere modello quello di Filadelfia e i detenuti hanno accesso alla ricreazione al coperto e all'aperto, ai servizi medici, alla biblioteca. Ma sono sempre quei carcerati che Gesù chiede di andare a visitare. E stavolta sono circa tremila.
“La famiglia per la Chiesa non è prima di tutto un motivo di preoccupazione, ma la felice conferma della benedizione di Dio al capolavoro della creazione”. Lo ha detto Papa Francesco incontrando i Vescovi partecipanti all’Incontro Mondiale delle Famiglie di Philadelphia.
Chiedere politiche sociali adeguate, perché la famiglia non è la Cenerentola della società. E imparare a guardare al futuro, magari prendendo esempio dalle famiglie numerose che a migliaia sono giunte dagli Stati Uniti per testimoniare la loro vicinanza con la famiglia. Il Cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è a Philadelphia per l’incontro mondiale delle famiglie. Ai microfoni dell’ACI Group, spiega la sua opzione fondamentale per la famiglia.
Un Vangelo per la famiglia, da portare alle famiglie delle periferie. Durante la Messa che il Papa celebrerà questo pomeriggio, sul Benjamin Franklin Parkway (si attendono dalle 600 mila al milione di persone) cinque famiglie dai cinque continenti, più una proveniente dalla Siria, riceveranno dalle mani di Francesco il Vangelo di Luca. Successivamente ciascuno di loro riceverà 150 mila copie del Vangelo. Con l’impegno sarà quello di portare questo Vangelo nelle periferie delle loro città.
Un grande viale illuminato tra gli alberi, sullo sfondo il palco dell’incontro mondiale delle famiglia. Centinaia di migliaia, di ogni parte del mondo, che per ore hanno atteso il Papa seguendo canti e preghiere. Poi, scesa la notte, ecco la veglia, che di fatto è anche uno spettacolo. Ma sopratutto una occasione di testimonianze.
É dal cuore storico degli Stati Uniti che inizia l’incontro del Papa con Filadelfia. Dopo la messa nella Basilica di Filadelfia, il Papa arriva nel parco davanti alla Sede del Governatore di Filadelfia nel Commonwealth della Pennsylvania, luogo simbolo della storia della città. Sul pinnacolo della torre c'è la statua di William Penn, il fondatore dello Stato e ispiratore dei valori di libertà religiosa che ne sono alla base.
Appena usciti dalla stazione di 30th Street, a Philadelphia, c’è un grande edificio: la Drexel University. Fu fondata da Anthony Joseph Drexel. Era lo zio di Katharine Drexel, proclamata santa del 2000. Una santa che significa molto nella storia di Philadelphia.
"Durante questi giorni dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, vi chiederei in modo speciale di riflettere sul nostro servizio alle famiglie, alle coppie che si preparano al matrimonio, e ai nostri giovani. Vi chiedo di pregare ferventemente per esse, come pure per le decisioni del prossimo Sinodo sulla famiglia". Così Papa Francesco nel corso dell'omelia pronunciata durante la celebrazione della messa nella Cattedrale di Philadelphia, ultima tappa del viaggio apostolico negli Stati Uniti.
Con una solenne concelebrazione eucaristica che si svolgerà alle 18 di domani nella Chiesa del Pime, a Milano, sarà ricordato Angelo Ramazzoti, fondatore del Seminario lombardo per le missioni estere che successivamente darà origine al Pime, il Pontificio Istituto Missioni Estere, che vide la luce nel 1926 per volere di Papa Pio XI.
Al via il prossimo 30 settembre i lavori del Consiglio Episcopale permanente della Cei. I Vescovi si riuniranno a Firenze in vista del prossimo Convegno Ecclesiale Nazionale che si svolgerà dal 9 al 13 novembre nel capoluogo toscano. In quell'occasione, il 10 novembre, il Papa visiterà Prato e Firenze.
“Negli USA è fallita la catechesi.” Thomas Farr, direttore del Religious Freedom Project alla Georgetown University di Washington, non usa mezzi termini nel definire il problema dei cattolici negli Stati Uniti. Un problema che parte da lontano, perché è vero che “alcuni vescovi non hanno paura di parlare,” ma è anche vero che “ce ne sono molti che hanno paura dell’opinione del mondo della cultura,” e dunque fanno un passo indietro. “Ma, indovina un po’? Hanno comunque perso la battaglia.”
Papa Francesco ha concluso la sua giornata a New York celebrando la Messa nel Madison Square Garden
Centinaia di mani che cercano quelle del Papa, foto, selfie e una festa che diventa incontro tra i bimbi più piccoli e Francesco.
La Chiesa, quella sul lato posteriore, è chiusa ormai dal 2007. E sulle porte, serrate, c’è un appello: “Papa Francesco, aiutaci a far riaprire la nostra chiesa.” Sul lato, il portone del convento delle Francescane del Rinnovamento. Sono tre, non vogliono parlare, fanno assistenza ai poveri, danno un pranzo gratis ogni sabato, e quando serve. E sul lato, una immagine della Madonna di Guadalupe, veneratissima da tutti i sudamericani, e anche da Papa Francesco. Che però tutta questa scena forse non la vedrà. Arriverà dall’altro lato della strada, a visitare la scuola di Our Lady Queen of Angels.
Una preghiera interreligiosa, uno spazio di meditazione sul dolore nella più grande ferita del mondo. Papa Francesco riunisce intorno a se i rappresentanti di tante religioni per dire: mai più. A Ground Zero, luogo di dolore e di speranza ora c’è un parco, un memorial e un museo, un centro culturale.
L'Assemblea Generale dell'ONU ha tributato una vera ovazione a Papa Francesco che ha rivolto oggi al Palazzo di Vetro di New York un lungo e intenso discorso. Bergoglio è il quarto Papa a parlare all'ONU dopo Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
Popolazioni costrette a migrazioni forze causate dalle guerre, ma non solo. C’è chi scappa dal proprio Paese e cerca rifugio nelle “terre d’altri” anche a causa dei disastri ambientali. Se ne è parlato oggi al Conference Centre di Expo dal titolo “Le migrazioni forzate nel Mediterraneo e nel resto del mondo: la terra, fattore di espulsione”.