Oggi su ACI Stampa

Vatican Media / ACI Group

Papa Francesco: "I santi sono ancora qui, non lontani da noi"

Dopo essersi concentrato sul Triduo pasquale, il Papa riprende il ciclo di catechesi sulla preghiera e incentra la meditazione di oggi sul tema: “Pregare in comunione con i santi”. Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico Francesco commenta: "Oggi vorrei soffermarmi sul legame tra la preghiera e la comunione dei santi. In effetti, quando preghiamo, non lo facciamo mai da soli: anche se non ci pensiamo, siamo immersi in un fiume maestoso di invocazioni che ci precede e che prosegue dopo di noi".

52° Congresso Eucaristico Internazionale

Congresso Eucaristico di Budapest, pronto il logo

Prosegue la preparazione del 52° Eucaristico Internazionale che si svolgerà a Budapest dal 5 al 12 settembre prossimi.

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E' morto a 93 anni Hans Kung

E’ morto all’età di 93 anni a Tubinga il teologo svizzero Hans Kung.

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Il Santuario di Manresa si illumini grazie ai mosaici di Padre Rupnik

In attesa che Papa Francesco compia il viaggio promesso a Manresa i gesuiti che custodiscono il santuario de la Cueva, la grotta dove si era ritirato Sant’ Ignazio hanno presentato il lavori di abbellimento della chiesa che diverrà un gioiello dell’arte musiva di  Marko Rupnik.

pd

Chiese stazionali, nella settimana di Pasqua si arriva a San Paolo

Il Martedì della Settimana di Pasqua il percorso stazionale torna a San Paolo Fuori le Mura.

Custodia Terrae Sanctae

Pasqua, Fr. Patton: "L'infinito amore di Cristo è più forte della morte"

“Non è qui, è risorto, la morte è stata vinta! È quello che in fondo al cuore ognuno di noi desidera, perché sentiamo e sappiamo che siamo fatti per la vita, per una vita piena, felice, e per sempre. È il desiderio di vita che ci portiamo dentro”. Lo afferma Fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa, nel messaggio di auguri diffuso in occasione della Pasqua.

Arcidiocesi de L'Aquila

Il Cardinale Petrocchi: "Dove c'è Popolo il dramma è condiviso"

“La morte esce definitivamente sconfitta: la porta della salvezza viene spalancata per tutti e in perpetuo. La morte, in Cristo crocifisso e risorto, è passaggio: non conclusione disgregante, ma solo cambiamento di sede. Per questo, da credenti, abbiamo il coraggio di guardare in faccia la morte, senza cercare di esorcizzarla attraverso l’occultamento psicologico e l’esclusione culturale. Pur avendo le lacrime agli occhi, ma con la pace nel cuore, possiamo affermare, a testa alta, che i nostri congiunti o amici, che passano attraverso il tunnel della morte, non si perdono nel baratro del nulla, ma: arrivano a destinazione, perché l’esistenza umana è un pellegrinaggio nel tempo verso la patria eterna; ci precedono, perché ciò che si è compiuto in loro, accadrà anche a noi. Di questo siamo sicuri; anche se non sappiamo: dove, come e quando; ci attendono, perché i legami, che ci hanno unito quaggiù, non si deteriorano, né vengono meno lassù: anzi, si purificano e giungono a pienezza; ci sarà il ricongiungimento, perché quando anche noi avremo varcato la porta della morte, ci ritroveremo nella Casa di Dio, contenti di stringerci in un abbraccio eterno, e grati di essere stati ammessi alla Comunione definitiva con il Padre celeste, resi figli nel Figlio, attraverso il dono dello Spirito”. Lo ha detto il Cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo de L’Aquila, nell’omelia della Messa celebrata ieri per i 12 anni del sisma che sconvolse il capoluogo abruzzese.

Monsignor Lorenzo Perosi / Biblioteca Apostolica Vaticana

Non fosse stato per Pio X, Perosi non avrebbe mai musicato quel testo di Dante

Quel brano, il maestro Lorenzo Perosi non lo avrebbe voluto scrivere. Già organista di Montecassino, chiamato a dirigere il Coro Patriarcale di Venezia, nel 1898 monsignor Lorenzo Perosi viene nominato direttore del Coro della Cappella Sistina, incarico che terrà fino alla morte. E così, quando nel 1900 arriva la richiesta di Don Giovanni Ieremich, vicerettore del seminario, Perosi è riluttante. Lo convince il Cardinale Giuseppe Sarto, patriarca di Venezia, in poche righe scritte di suo pugno. Nel 1903, il Cardinale sarà eletto Papa, e prenderà il nome di Pio X.  

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La preghiera del Rosario come regalo per i 120 anni della nascita di Piergiorgio Frassati

Oggi, 6 aprile,  è il 120 esimo compleanno di Pier Giorgio Frassati e come ogni anno, gli amici gli fanno un regalo: una preghiera, un Rosario con Pier Giorgio per tutti i giovani per chiedere che siano sostenuti e illuminati dalla grazia della castità.

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Il beato Michele Rua: un autentico salesiano alla scuola di San Giovanni Bosco

“Io e te faremo di tutto a metà” -si senti dire il piccolo Michele Rua- da un giovanissimo don Giovanni Bosco che gli tracciava con l'indice un segno sulla piccola manina, disegnandone la metà. Lui appena che un adolescente ed il santo già un grande educatore.  

pd

Chiese Stazionali, Lunedì dell' Angelo a San Pietro in Vaticano

La liturgia stazionale ci porta in qusto Lunedì dell’ Angelo ancora a San Pietro in Vaticano. Si torna sulla tomba del Principe degli Apostoli per essere confermati nella fede che nasce dalla Resurrezione.

Vatican Media

Papa Francesco, solo un angelo poteva dire che Gesù era risorto

 “L’immagine dell’angelo seduto sulla pietra del sepolcro è la manifestazione concreta, visiva, della vittoria di Dio sul male, della vittoria di Cristo sul principe di questo mondo, della luce sulle tenebre”.

OB

Chiese Stazionali, Pasqua a Santa Maria Maggiore

“In questo solennissimo giorno di Pasqua si celebra la Statione in questa chiesa della gloriosa Vergine”, cioè a Santa Maria Maggiore, spiega Pompeo Ugonio nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali.

Il Cardinale Christian Tumi, deceduto il 3 aprile / Vatican News

Papa Francesco ricorda il Cardinale Tumi. Ha lavorato per la riconciliazione in Camerun

In un telegramma, Papa Francesco esprime cordoglio per la morte del Cardinale Christian Tumi, porporato camerunense deceduto il 3 aprile all'età di 90 anni. Forza di mediazion in Camerun specialmente durante la recente crisi anglofona, cardinale dal 1988, il Cardinale Tumi è ricordato da Papa Francesco per aver "lasciato un segno indimenticabile nella Chiesa e nella vita sociale e politica del suo Paese, impegnandosi sempre con coraggio nella difesa della democrazia e nella promozione dei diritti".  

Papa Francesco durante il messaggio pasquale prima della benedizione Urbi et Orbi, Basilica di San Pietro, 4 aprile 2021 / Vatican Media / ACI Group

Papa Francesco, Urbi et Orbi di Pasqua: “Cristo risorto, speranza per chi soffre”

Gesù risorto “porta impresse le piaghe delle mani, dei piedi e del costato”, piaghe che sono segno del suo amore profondo per noi, e che devono essere speranza per chi soffre, quanti sono ancora colpiti dalla pandemia, quanti invece soffrono in situazioni difficili. Nel messaggio Urbi et Orbi di Pasqua, che per la seconda volta Papa Francesco pronuncia dall’altare della Cattedra e non dalla Loggia delle benedizioni per via della pandemia, il Papa guarda a quanti soffrono ancora. E la sua panoramica internazionale tocca conflitti rinnovati, come quello del Myanmar, o situazioni antiche, come la Siria che vive adesso il decimo anno di guerra. Chiede vaccini per tutti. Auspica un ritorno alla normalità, specialmente per i giovani, che hanno bisogno di relazioni “reali e non virtuali”, e ricorda che le restrizioni da pandemia non devono toccare la libertà religiosa.  

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Cristo risorto ci viene incontro. Domenica di Pasqua

Si recò al sepolcro di buon mattino, quando era ancore buio. Cosa va a fare Maria Maddalena al sepolcro? Mentre nei vangeli Sinottici le donne vanno per completare la sepoltura con aromi (Lc 24,1) nel Vangelo di san Giovanni Maria va al sepolcro senza un obiettivo preciso, essendo la sepoltura già stata compiuta da Giuseppe di Arimatea e da Nicodemo. Dunque, l’unica ragione che la spinge ad andare alla tomba è lo slancio del suo cuore. Maria sa che Gesù è morto e quindi è ben consapevole che non potrà più incontrarlo fisicamente, tuttavia sente una grande nostalgia di Lui e, dunque, si reca nell’unico luogo dove può stare in qualche modo vicina a colui che ha perso.

Papa Francesco durante un videomessaggio / Vatican Media

Papa Francesco al popolo delle Filippine: “Sapete trasmettere la fede”

“Sono testimone di come sapete trasmettere la fede”. In un videomessaggio al popolo delle Filippine per il Quinto Centenario dell’Evangelizzazione, Papa Francesco ricorda le molte croci che hanno dovuto sopportare, anche nella preparazione al Giubileo, e chiede loro di continuare a trasmettere la fede come sanno fare.  

© EWTN News/Daniel Ibáñez/Vatican Pool

Pasqua, Papa Francesco: “Gesù Risorto non è un personaggio superato”

Papa Francesco ha presieduto all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana la solenne Veglia Pasquale. A causa delle restrizioni sanitarie imposte per la pandemia non hanno avuto luogo i battesimi né la preparazione del Cero pasquale.  

Vatican Media

Nosiglia: davanti alla Sindone, seguiamo il modo di Maria di portare la Croce

Ci sono molti modi di portare la croce, quello del Cireneo è uno dei più comuni, ma c’è poi il modo di Maria

Daniel Ibanez/ Aci Group

Stazioni quaresimali, il Sabato Santo a San Giovanni in Laterano

Quest’anno la liturgia stazionale il Sabato Santo arriva a San Giovanni in Laterano. Una basilica di cui si celebra la dedicazione ogni anno. La cattedrale di Roma è legata a Costantino, imperatore che per primo permise la libertà di culto.