“Penso che la riflessione e il dialogo su questa Enciclica possa essere di aiuto non solo per la Federazione Russa, dove il dialogo tra cristiani e musulmani è chiamato a crescere, ma per la famiglia umana nel suo insieme.
I primi passi mossi dal Cammino sinodale della Chiesa tedesca, sembrano cominciare a dare i loro frutti, nella direzione, per esempio, di un´apertura alle donne degli incarichi di vertice all´interno della Chiesa.
Quello di Papa Francesco in Iraq si prospetta come un viaggio difficile, non solo per via della pandemia. Ma è un viaggio che rappresenta anche “un messaggio per il futuro”, spiega il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, nella tradizionale intervista a Vatican News che precede i viaggi da papali.
L'Ordine dei Cavalieri di Colombo ha effettuato due importanti donazioni di ossigeno, durante il mese di febbraio, per le aree bisognose del Perù e del Brasile.
“Il telo è una realtà che riguarda tutti. L’immagine sindonica che Torino custodisce da quasi cinque secoli testimonia dolore e morte, ma anche resurrezione e vita eterna”. In una diretta dal sito della diocesi di Torino, l’arcivescovo Cesare Nosiglia annuncia che il 3 aprile, Sabato Santo, ci sarà una ostensione speciale della Sindone, diffusa anche attraverso i social media e il Dicastero della Comunicazione vaticano, con una liturgia cui saranno invitate anche le autorità civili, per rappresentare tutta la popolazione del territorio.
Doppio appello per Papa Francesco durante i saluti in lingua italiana nell'Udienza Generale di oggi. Francesco rivolge il suo pensiero al caro popolo del Myanmar ed è pronto a partire il prossimo 5 marzo, per l'Iraq. Un viaggio "desiderato e atteso".
"Oggi e la prossima settimana vogliamo vedere come, grazie a Gesù Cristo, la preghiera ci spalanca alla Trinità, al mare immenso di Dio Amore". E' lo stesso Papa Francesco che presenta il tema odierno della catechesi nell'Udienza Generale in diretta streaming dal Palazzo Apostolico.
Dopo l'uccisione di Luca Attanasio, ambasciatore italiano in Congo, il paese africano è al centro di tante discussioni e riflessioni. I salesiani di Don Bosco, a Goma, a Bukavu, a Uvira, nella Repubblica del Congo, da tanti anni provano a dare il loro aiuto alla popolazione stremata da conflitti e tensioni. I missionari salesiani accolgono nelle loro scuole professionali ragazzi vulnerabili che potrebbero essere attirati o recuperati da gruppi armati. Offrono loro un mestiere e una prospettiva di avvenire, un vero contributo alla costruzione della pace all’Est del Congo. La pace nella Repubblica del Congo è davvero possibile? ACI stampa ne ha parlato con Don Piero Gavioli, missionario salesiano in Congo dal 1966.
La morte dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi in un agguato nei pressi di Goma lo scorso 22 febbraio insieme al congolese Mustapha Milambo, “deve costituire un appello a non abituarsi, a non rassegnarsi al male e al dolore, tanto meno laddove sembrano essere di casa, perché esso continua a mietere vittime, tra le quali un giorno potrebbe esserci chiunque di noi”.
Per accompagnare Papa Francesco nel suo imminente viaggio apostolico in Iraq la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) annuncia un nuovo e ambizioso programma del valore di 1,5 milioni di euro. Scopo dell'iniziativa è sostenere la gioventù cristiana della nazione mediorientale attraverso l’offerta di borse di studio per 150 studenti dell’Università Cattolica di Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan iracheno, per i prossimi quattro anni. Il progetto intende così promuovere la coesione sociale fra le diverse comunità religiose e assicurare agli studenti cristiani migliori prospettive di impiego.
“La parrocchia di san Saba a Roma vuole camminare ogni giorno come un pellegrino. La vita di Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, è mossa da questa attitudine: egli stesso nella sua Autobiografia si definisce “il pellegrino”.”
‘Finalmente il Vangelo spiegato con parole semplici’: l’esclamazione di questo lettore, tra i primi a tenere tra le mani una copia di ‘Altri cento giorni con Gesù’, descrive con efficacia il nuovo libro di Alessandro Ginotta,
Tutto pronto per il viaggio "storico" di Papa Francesco in Iraq dal 5 all'8 marzo. Previsti 4 discorsi, due omelie, un Angelus e una preghiera di suffragio per le vittime della guerra. Un intenso programma di eventi accompagnati dal logo e dal motto: " Siete tutti fratelli". Oggi, presentate ai giornalisti, dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni, le modalità e le novità di questo 33esimo viaggio apostolico.
Papa Francesco visiterà l'Iraq dal 5 all'8 marzo nel suo primo viaggio all'estero dall'inizio della pandemia di coronavirus.
La Caritas Romana in campo per la solidarietà. Sabato 6 marzo, per tutto il giorno, i volontari delle parrocchie saranno presenti nei supermercati di quartiere per una raccolta alimentare straordinaria promossa dalla diocesi di Roma, che andrà a sostenere le famiglie che si rivolgono ai Centri di ascolto delle Caritas parrocchiali.
La comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi, attende con gioia Papa Francesco in Iraq. Purtroppo, a causa delle restrizioni Covid, la comunità non sarà presente agli eventi, ma auspica che questo viaggio sia un punto di ripartenza per la terra irachena. Anche per i tanti disabili, accuditi dalla Comunità, che ogni giorno vivono emarginazione e difficoltà. ACI Stampa ne ha parlato con Stefano Fecchi, membro della Comunità Papa Giovanni XXIII che opera in Iraq.
Quello che nei secoli è davvero cambiato è lo stile della vita nei palazzi vaticani. Cappella e Famiglia pontificia oggi significano qualcosa di molto diverso da quello che erano fino al 1969 quando Papa Paolo VI fece una riforma profonda. Era una riforma legata i tempi che ovviamente erano cambiati, ma certe consuetudini e certi ruoli sono rimasti.
Secondo un’antichissima tradizione, il lunedì della seconda settimana di Quaresima la stazione quaresimale si celebra nella chiesa di San Clemente, vicino al Colosseo, che è dedicata a quel Clemente che secondo la tradizione era il primo successore di San Pietro. Già alla fine del IV secolo, San Girolamo scrive che “una chiesa a Roma custodisce ancora oggi il suo nome.”
I luoghi più conosciuti del culto di Gesù Misericordioso sono Cracovia (santuario di Lagiewniki, luogo di sepoltura di santa Faustina Kowalska) e Vilnus dove si trova il primo quadro con la figura del Signore con la scritta “Gesù, confido in Te”. Ma non tutti sanno che la prima apparizione di Gesù Misericordioso ebbe luogo nella città polacca di Płock.
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille a favore delle popolazioni del Tigrè, in Etiopia.