La notizia della non conferma di René Bruelhart come presidente dell’Autorità di Informazione Vaticana è arrivata quasi come un fulmine a ciel sereno. Il mandato di René Bruelhart come presidente dell’Autorità andava a scadere a novembre. Papa Francesco ha deciso però di non rinnovarglielo, e ha già scelto il successore.
Il portavoce della Conferenza episcopale polacca, padre Paweł Rytel-Andrianik, ha chiesto ai partecipanti al convegno “30 anni senza il muro”, organizzato a Roma dall'Associazione cattolica italiana Alleanza Cattolica sabato 16 novembre, la preghiera e atti concreti affinché San Giovanni Paolo II possa essere dichiarato Dottore della Chiesa e copatrono d'Europa.
Poco più di venti minuti per il colloquio tra il presidente di Cipro e Papa Francesco questa mattina.
“Dio non ha mai detto che la sofferenza in se stessa è un bene, ma egli ci han insegnato, per mezzo di suo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, che ha sofferto ed è morto per i nostri peccati , che le nostre sofferenze, se unite a quelle di Cristo, hanno valore per la salvezza del mondo”.
La fraternità è una “qualità complessa”, da maneggiare con delicatezza, eppure fondamentale da vivere, per i credenti, sempre sotto osservazione e chiamati a dimostrare di essere messaggeri di pace, perché le religioni “non sono un sistema chiuso”. Papa Francesco lo sottolinea incontrando i membri dell’Istituto per il Dialogo Interreligioso in Argentina”, che si sono incontrati a Roma per parlare di “Fraternità Umana per la Pace mondiale e la convivenza comune”.
Nessuno è escluso dalla lotta allo spreco alimentare. E' questo il cuore del Messaggio di Papa Francesco inviato in occasione dell’apertura della seconda sessione regolare del Consiglio Direttivo del Programma Alimentare Mondiale che si concluderà il 21 novembre prossimo.
"Ringrazio don Piergiorgio Perini per l’instancabile opera di evangelizzazione che ha compiuto in questi decenni. Ora può ammirare alcuni frutti che il Signore gli ha concesso con la sua grazia. Ringrazio la testimonianza di 65 anni di sacerdozio e 90 di età, io gli ho chiesto la ricetta". Papa Francesco accoglie con affetto in Aula Paolo VI gli Aderenti al Servizio per le Cellule Parrocchiali di Evangelizzazione in occasione del 30.mo anniversario della sua nascita.
Oggi, 18 novembre ricorre la festa della dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo. Una celebrazione che s’inserisce nel processo edilizio di cristianizzazione dell’impero romano avviato nella prima metà del IV secolo sotto l’imperatore Costantino.
Manca davvero poco al viaggio di Papa Francesco in Giappone, dal 23 al 26 novembre. E puntuale, il Pontefice, fa recapitare il suo videomessaggio al popolo giapponese. In lingua spagnola il Papa ribadisce l’immoralità dell’uso delle armi nucleari e il valore di una pace sicura, che non torna indietro.
La Thailandia sarà la prima tappa del viaggio apostolico di Papa Francesco che inizierà mercoledì. Già visitata da Giovanni Paolo II nel maggio 1984, il Paese asiatico è una monarchia parlamentare: sul trono siede dal 13 ottobre 2016 Re Rama X.
Papa Francesco è arrivato alle 12.20 in Aula Paolo VI, subito dopo la recita dell’Angelus. Ad attenderlo i circa 1500 poveri scelti quest’anno per pranzare con il Papa.
Papa Francesco ne è sicuro: è la fede che ci fa “camminare sulle strade tortuose di questo mondo, nella certezza che la forza del suo Spirito piegherà le forze del male, sottoponendole all’amore di Dio”. E l’esempio è quello dei “martiri cristiani dei nostri tempi, i quali, nonostante le persecuzioni, sono uomini e donne di pace”.
Passeranno le cose penultime, come il tempio di Gerusalemme e le vicende dell’umanità. Ma non passerà Dio, non passerà l’uomo. Non passerà l’amore. È il senso del Vangelo di oggi, spiegato da Papa Francesco durante la Messa in Basilica Vaticana che segna la III Giornata Mondiale dei Poveri.
Nel Vangelo di oggi, Cristo, prendendo lo spunto dall’ammirazione che suscitava il tempio di Gerusalemme per la sua grandezza e bellezza, ne annuncia la rovina e la completa distruzione. I discepoli rimangono sconvolti dalle sue parole - proviamo a pensare come reagiremmo se venisse qualcuno ad annunciarci la distruzione della Basilica di san Pietro a Roma – e desiderano conoscere il tempo in cui accadrà un simile drammatico evento e quali ne saranno i segni premonitori. Gesù non risponde a queste due domande, ma prende l’occasione per attirare l’attenzione dei discepoli su ciò che li attenderà e come dovranno comportarsi.
Fu ucciso mentre pregava il Rosario, dopo essere arrestato e rilasciato nell’ambito di una crescente tensione anticlericale in Ecuador: il gesuita Emilio Moscoso rappresenta così il simbolo della Chiesa che “provata, sbeffeggiata, perseguitata lungo i secoli è più viva che mai”. Lo sottolinea il Cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione dei Santi, nella omelia della beatificazione di Padre Emilio Moscoso, che si è tenuta oggi a Riobamba in Ecuador.
Due ministri degli Esteri in Vaticano, varie iniziative delle ambasciate, un viaggio in Sud Sudan da programmare: la settimana diplomatica della Santa Sede è stata densa di avvenimenti.
Il negro Manuel, il servo originario di Capo Verde alla cui storia è legata nel Seicento l’origine della devozione alla Vergine di Lujan, l’immagine mariana più venerata dell’Argentina, a cui anche papa Francesco è molto legato. Ed è stato questo uno dei tempi dei colloqui tra il presidente di Cabo Verde e Papa Francesco prima e la Segreteria di Stato poi.
Centocinquanta anni dalla fondazione del Bambino Gesù, l’ospedale nato dall’intuizione della Duchessa Arabella Salviati, che vuole un ospedale dedicato solo ai bambini, sul modello dell’Hopital des Enfants Malades di Parigi. Da quella stanza in via delle Zoccolette fondata nel 1869, sono passati centocinquanta anni, e l’ospedale è diventato il “braccio” della santa Sede, chiamato a dimostrare – ha detto Papa Francesco in una udienza speciale con il personale dell’ospedale – “la speciale predilezione della Santa Sede per l’infanzia, col proprio stile di cura amorevole per i piccoli degenti”.
È monsignor Giuseppe Baturi il nuovo arcivescovo di Cagliari la cui elezione da parte di Papa Francesco è stata annunciata oggi alle 12 nelle diocesi di Cagliari e di Catania, chiesa di appartenenza del nuovo pastore del capoluogo sardo.
Sentire con il cuore della Chiesa madre e avere uno sguardo da fratelli. Sono queste le due linee operative che Papa Francesco ha indicato ai partecipanti alla Plenaria del Dicastero per i Laici, la famiglia, la vita ricevuti in udienza oggi.