Non tutti sono intervenuti nelle Congregazioni generali, 240 i padri su 266 aventi diritto. Ma nei circoli minori e nei corridoi si è parlato molto. E questa sera i Padri e i giovani faranno festa insieme.
Vengono da tutti i continenti i vescovi firmato la Dichiarazione delle Conferenze Episcopali Continentali in cui i governi vengono invitati a “intraprendere azioni ambiziosi e immediate per affrontare e superare gli effetti devastanti della crisi climatica”.
Grande successo nel mondo per l’Italian style nel settore dei prodotti religiosi. La produzione italiana è apprezzata soprattutto per l’oggettistica devozionale come i rosari, le medagliette e le statuine, nei paramenti per la liturgia e anche negli arredi sacri, calici, ostensori ed altri oggetti per il culto.
Qual è la via per trovare la pace nel mondo? Passa per l’umiltà, la dolcezza e la magnanimità. Lo ha detto il Papa nell’omelia della Messa mattutina a Casa Santa Marta.
“Ogni giorno questi giovani cercano di organizzare la loro vita quotidiana in modo che il rapporto personale con Gesù sia al primo posto. Si obbligano a rialzarsi da ogni peccato nel sacramento di penitenza perché possano vivere con la grazia santificante nei cuori. Credono che l’astinenza prematrimoniale e la libertà dalle dipendenze indichino la strada verso l’amore vero e maturo. Tutto questo è possibile grazie alla preghiera quotidiana, alla vita sacramentale e al lavoro sistematico interiore”. È questo l’intento dei giovani “Cuori Puri” della Polonia che hanno inviato una lettera al Papa e ai Padri Sinodali.
Vero, c’è bisogno di una evangelizzazione digitale, di stare al passo con i tempi, di essere su tutte le piattaforme che permettono di evangelizzare 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ma, soprattutto, c’è bisogno di parlare di santità, di senso del sacro, perché i giovani lo vogliono, lo cercano e lo desiderano. Lo spiega ad ACI Stampa il vescovo Darius Trijonis, ausiliare di Vilnius e responsabile della pastorale giovanile di Lituania.
La giornata di oggi resterà memorabile per i padri Sinodali che hanno partecipato e contribuito a questo Sinodo sui giovani. Sono partiti in 300 tra Padri sinodali, uditori e ragazzi per prendere parte al “Pellegrinaggio alla Tomba di San Pietro percorrendo la via Francigena” organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Essere cristiani in Egitto è “considerato un onore”, che porta anche a scelte estreme, perché tra Gesù e un’altra scelta “si sceglie sempre Gesù”. Il Patriarca Ibrahim Isaac Sidrak dei copti cattolici in Egitto descrive così la fede nel suo Paese, che Papa Francesco ha visitato ad aprile 2017, con una visita anche all’università sunnita di al Azhar. Il Patriarca Sidrak ne parla con ACI Stampa a margine dei lavori del Sinodo sui giovani.
Un pellegrinaggio che ha incuriosito la città e fatto crescere la fraternità.
In centinaia tra giovani e Padri Sinodali sono giunti nella Basilica di San Pietro al termine del pellegrinaggio sinodale partito stamane da Monte Mario, attraverso la via Francigena. La manifestazione è stata organizzata dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione.
“Conoscere Gesù è un’avventura, ma un’avventura sul serio, non un’avventura da ragazzino”. Papa Francesco lo ha detto nella sua riflessione nella messa a Santa Marta.Ecco allora la domanda del Papa: “Chi è Gesù Cristo per te?”.
Il Cardinale Achille Silvestrini compie oggi 95 anni. E’ nato infatti a Brisighella - in provincia di Ravenna - il 25 ottobre 1923.
Piccolo regalo di Papa Francesco ai giovani uditori che stanno partecipando alla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Roma, Parrocchia di Santa Teresa di Avila, estate del 1966, un giovane sacerdote è appena uscito dalla porta della sagrestia e si sta recando nel confessionale, per assistere alle confessioni: è padre Sergio Sorgon O.C.D.
L’incontro tra Papa Francesco e il Catholicos Karekin II arriva al culmine di un viaggio che il capo della Chiesa Apostolica Armena ha fatto in Italia, passando prima da Milano per festeggiare i 60 anni di presenza armena nella città. L’incontro con Papa Francesco va a rinsaldare il legame di amicizia tra Chiesa Cattolica e Chiesa Apostolica Armena.
Il nuovo Consiglio della Segreteria Generale del Sinodo, la lettera ai giovani e la discussione del documento finale hanno caratterizzato la giornata del Sinodo. Sabato si voterà il documento finale, e solo dopo il Papa deciderà se pubblicarlo, in che modo renderlo noto e soprattutto se questo sarà da considerare come una esortazione apostolica post-sinodale, cioè parte del Magistero pontificio.
“Il Primo Dialogo buddista-cristiano internazionale per religiose è stato un punto di riferimento per favorire la comprensione reciproca e l’amicizia tra di noi donne religiose, così da poter costruire ponti che colleghino i nostri diversi percorsi spirituali”. Si è concluso in questo clima l’incontro che si è svolto a Fo Guang Shan (Kaohsiung, Taiwan), su iniziativa del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, in collaborazione con il monastero buddista di Fo Guang Shan, l’Associazione delle superiori maggiori delle religiose a Taiwan e il Dialogo interreligioso monastico.
Se è vero che aumentano i migranti che arrivano in Italia, è anche vero che tanti italiani emigrano. Il dato emerge dalle ricerche della fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana che ogni anno presenta un rapporto sulla presenza degli italiani nel mondo.
Nella giornata di oggi i Padri Sinodali hanno discusso in particolar modo la bozza della lettera che accompagnerà il Documento Finale sul Sinodo dei giovani. La lettera sarà letta Domenica dopo la Messa. Stamani la 19.ma Congregazione generale ha visto la presentazione delle prime proposte di aggiunte ed emendamenti ad entrambi i testi.
"Vogliamo continuare ad aiutare i poveri e gli ammalati, e per farlo senza trascurare l’attività pastorale, abbiamo assolutamente bisogno del vostro sostegno". Giunge dall’Alto Egitto l’appello ai benefattori di Aiuto alla Chiesa che Soffre per l’annuale campagna di raccolta fondi da destinare alle intenzioni di Sante Messe a beneficio dei sacerdoti della chiesa oppressa e perseguitata. A scriverlo è monsignor Botros Fahim Hanna, vescovo di Minya del copti cattolici. Come ricorda lo stesso presule nella propria lettera, nel maggio del 2017 la sua diocesi è stata colpita da uno dei recenti attacchi anticristiani più efferati, quello in cui Isis «"trucidò 29 fedeli copti, la gran parte pellegrini che si stavano recando al monastero di San Samuele e che rifiutarono di convertirsi all’Islam sotto la minaccia delle armi, rinnegando la propria fede cristiana".