Europa

Migranti / CCEE

Migranti e rifugiati, il CCEE prova ad andare oltre l'emergenza

Come fronteggiare le emergenze migratorie più recenti, come combattere la tratta  degli essere umani, qual è lo spazio dei sacramenti nella pastorale dei migranti e l’annuncio di Cristo ai cinesi giunti nel vecchio continente, sono alcune delle domande a cui cercheranno di rispondere nella quattro giorni di lavoro, promossa dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), i vescovi e direttori nazionali per la pastorale dei migranti e rifugiati delle Conferenze episcopali in Europa, in programma a Vilnius (Lituania) dal 29 giugno al 2 luglio 2015.

Silvano Maria Tomasi, Rimini, 25 agosto 2014 / Joaquín Peiró Pérez / ACI Group

Santa Sede: "Uguaglianza uomo-donna, sì. Gender, no."

Sì all’eguaglianza uomo e donna. Ma no a qualunque approccio che mortifichi la naturale differenza tra i generi. Perché, con Papa Francesco, “la differenza è la soluzione, non il problema.” Il 19 giugno, il giorno prima che scendesse in piazza la manifestazione “Difendiamo i nostri figli,” si riuniva il Consiglio dei Diritti Umani per una giornata tutta dedicata ai diritti delle donne. La posizione della Santa Sede è stata espressa dall’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite.

Un momento degli incontri / CCEE

A Praga convegni dei Portavoce e Segretari delle Conferenze episcopali europee

L’incontro annuale degli addetti stampa e portavoce (17-20 giugno) e quello dei Segretari generali delle Conferenze episcopali d’Europa (18-21 giugno) si sono svolti quest’anno in parte congiuntamente a Praga (Repubblica Ceca), su invito di Mons. Tomáš Holub, Segretario Generale della Conferenza episcopale ceca.Nel corso dei loro lavori, i portavoce e i segretari generali hanno affrontato numerosi temi in parte separatemene e in parte congiuntamente. Di seguito una breve sintesi dei temi affrontati.

incontro di alto livello con i leaders religiosi, Bruxelles, 17 giugno 2015 / COMECE

In Europa per vivere insieme

Sono 15 i leaders religiosi, 5 donne e 10 uomini, a rappresentare comunità cristiane, ebree, musulmane, induiste, buddiste e mormoni, di diverse aeree dell’Europa, invitati dalla Commissione europea per un dibattito su idee ed esperienze intorno al tema “Vivere insieme e accettare le diversità”. Per la Chiesa cattolica sono presenti il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e presidente della COMECE e Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari.

Mons. Paul R. Gallagher / Web

Gallagher: con Ungheria "continuare a sviluppare rapporti di amicizia"

“Mi piace rilevare che l’Accordo del 1990 esprime l’‘intento di ripristinare ufficialmente e di sviluppare i reciproci rapporti di amicizia’” tra Santa Sede e Ungheria. Così si è “inaugurato un nuovo capitolo di rapporti amichevoli, ristabilendo relazioni diplomatiche”. Monsignor Paul R. Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, è intervenuto questa mattina al convegno promosso dall’Ambasciata di Ungheria presso la Santa Sede e dall’Accademia d’Ungheria in Roma. L’occasione è stata offerta dal 95° anniversario dell’istituzione della nunziatura apostolica di Budapest (1920) e dal 25° anniversario della sua riapertura (1990).

Web

"Difesa della famiglia", in piazza oppure no? Interviene Galantino

Non si placa il dibattito sul “come” operare a “difesa della famiglia”. Perché se sui fondamentali si è sostanzialmente d’accordo, la “modalità operativa” divide e accende il dibattito nel mondo cattolico. L’ultima notizia che ha scaldato gli animi è giunta ieri sera e ha la targhetta dell’Unione Europea. Strasburgo ha approvato a maggioranza una risoluzione in cui si legge testualmente: “il Parlamento prende atto dell’evolversi della definizione di famiglia”. Per la prima volta, anche se in maniera non vincolante, un documento europeo parla esplicitamente di famiglie gay, chiedendo agli Stati membri di adeguare le leggi nella direzione di favorire una parità di genere.

Il nuovo arcivescovo di Berlino Heiner Koch / www.bistum-dresden-meissen.de

Heiner Koch da Berlino al sinodo la sfida della famiglia

La nomina del nuovo arcivescovo di Berlino era annunciata in Germania da almeno una settimana. Ma in Italia di lui si sa poco. Si sapeva solo che è stato uno dei partecipanti al “sinodo ombra” organizzato dal Cardinale Marx che si è svolto a fine maggio a Roma e che ha trovato molte difficoltà ad essere ospitato. Tanto che alla fine è stato accolto nel “ Centro congressi” gestito da Roma eventi, nemmeno alla Gregoriana come riportato da alcuni media.

L'arcivescovo Paul Gallagher / CC

Gallagher a Strasburgo: libertà religiosa e dialogo contro i fondamentalisi

A Strasburgo con lo sguardo a Sarajevo. Si è aperto così l’incontro dedicato a Religioni e dialogo a Strasburgo, presso il Consiglio d’Europa, di cui è presidente di turno la Bosnia Erzegovina. Una iniziativa promossa dalla Santa Sede in preparazione del seminario che a settembre si svolgerà proprio a Sarajevo.  

Angela Ambrogetti - Aci Stampa

Il Papa torna a Roma: "Su Medjugorje la Commissione Ruini ha lavorato bene"

Medjugorje, la guerra e il rapporto tra i giovani e le nuove tecnologie. Sono i temi che il Papa ha affrontato rispondendo alle domande dei giornalisti sul volo che lo ha riportato a Roma da Sarajevo.

CTV

Il Papa ai giovani di Sarajevo: "Puntate su onestà e fratellanza"

Anche con i giovani di Sarajevo Papa Francesco ‘archivia’ discorso scritto e risponde a braccio alle domande di tre giovani. La prima verte sul rapporto tra il Pontefice e la televisione...

CTV

Sarajevo, il Papa: "Il dialogo è scuola di umanità"

Dopo aver ascoltato i saluti del Cardinale Puljic e dei rappresentanti di musulmani, ortodossi e ebrei, Papa Francesco ha preso la parola nel corso dell’incontro ecumenico ed interreligioso nel Centro internazionale studentesco francescano di Sarajevo

CTV

Il Papa e i martiri della Bosnia: "Un popolo che dimentica la sua memoria non ha futuro"

Testimonianze terribili di guerra e di tortura quelle che Papa Francesco, visibilmente commosso, ha ascoltato nella Cattedrale di Sarajevo nel corso dell’incontro con il clero, religiose, religiosi e seminaristi. Particolarmente commosso, Papa Francesco abbandona il testo scritto e parla di getto.

CTV

Puljic: "La presenza del Papa ci dona forza per costruire la pace"

“Sono convinto che si siano uniti in preghiera non solo i cattolici, ma anche tutti gli altri, ognuno a modo proprio; hanno pregato, mediante i loro buoni desideri, anche coloro che non si considerano credenti”. Sono le parole di ringraziamento del Cardinale Vinko Puljic rivolte al Papa al termine della Messa solenne a Sarajevo.

CTV

Il Papa a Sarajevo: "Valorizzate ciò che unisce"

“È per me motivo di gioia trovarmi in questa città che ha tanto sofferto per i sanguinosi conflitti del secolo scorso e che è tornata ad essere luogo di dialogo e pacifica convivenza”. Lo ha detto il Papa nel suo indirizzo di saluto ai Presidenti di Bosnia-Erzegovina, nel palazzo presidenziale di Sarajevo.

Angela Ambrogetti - AciStampa

Il Papa è a Sarajevo, Gerusalemme d'Occidente

Papa Francesco è arrivato a Sarajevo. Sul volo che lo ha portato da Roma alla capitale bosniaca, il Pontefice ha salutato brevemente i giornalisti a bordo dell’aereo papale: 65 cronisti di 4 gruppi linguistici.

Un recente incontro di AC a Sarajevo / azionecattolica.it

Azione cattolica, un legame tra l' Italia e Sarajevo in attesa del Papa

“Siamo con voi”! Giovanni Paolo II lo grida alla gente della Bosnia che soffre la guerra. E l’ Azione Cattolica Italiana ne fa un programma operativo e si impegna nella realizzazione di due progetti che ancora oggi proseguono e danno frutto: le scuole interetniche (“Scuole per l’Europa” - promosse dalla Chiesa cattolica e nate sotto i bombardamenti) che accolgono oggi oltre 4.000 studenti, cui sono legate le borse di studio universitarie per studenti in difficoltà non solo economica (un’iniziativa suggerita dal cardinale Vinko Puljić e dal vescovo ausiliare di Sarajevo mons. Pero Sudar che non hanno fatto mai mancare il loro affetto a tutta l’Ac) e i gemellaggi - oggi sono una ventina - tra una diocesi italiana e una parrocchia della diocesi di Sarajevo.  

Vescovi delle Chiese Orientali Europee / CCEE

Famiglia, ne parlano anche i vescovi cattolici d’Oriente

E' dedicato alla famiglia l’incontro annuale delle gerarchie cattoliche d’Oriente in Europa, organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, che si terrà dal 4 al 7 giugno a Praga e Brevnov, nella Repubblica Ceca. Un tema inevitabile, visto l’approssimarsi di un sinodo dei vescovi il cui dibattito sarà accesissimo. Ma agli “innovatori” della dottrina - che hanno trovato espressione nel cartello dell’incontro a porte chiuse tra rappresentanti delle Conferenze Espicopali di Germania, Francia e Svizzera tenutosi a Roma lo scorso 25 maggio – hanno risposto prima vescovi africani ed europei con un documento comune. Ed ora è la volta dei cattolici d’Oriente, tenendo in considerazione che lì il ruolo della famiglia è particolarmente sentito.  

 Alan Holdren CNA

Il Card. Parolin: "Papa a Sarajevo come pellegrino di pace"

La visita del Papa a Sarajevo  "non solo contribuisca al bene e al miglioramento in quel Paese, ma sia anche un invito a tutti gli uomini e a tutti i Paesi a ritrovare le ragioni della pace, della riconciliazione e del progresso, umano, spirituale e materiale". Parole del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, in una intervista al CTV

CTV

Parolin: "L'educazione è una responsabilità comunitaria"

Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha partecipato a Parigi al Forum “Educare oggi e domani”,  organizzato dalla Missione dell’Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’UNESCO, con la Congregazione per l’Educazione Cattolica

La statua di Giovanni Paolo II davanti alla cattedrale di Sarajevo  / www.radiosarajevo.ba

Sarajevo, il Papa e il suo confessore francescano dell'Erzegovina

Sarajevo è una città con due nomi. Quello antico, cristiano legato alla sede vescovile Vrhbosna, e quello che gli è stato dato durante la dominazione ottomana, Saraj, “sede del governo”, che poi divenne Sarajevo per intendere tutta la città. Già in questi due nomi è segnato il destino di una città, che ha sofferto la fatica di essere multietnica e multi religiosa. Nel 1997 Giovanni Paolo II pellegrino nella città “simbolo della sofferenza di tutta l’ Europa in questo secolo” chiedeva proprio all’ Europa se fosse stata “testimone responsabile” della sofferenza di Sarajevo, ed esprimeva un auspicio: “Che Sarajevo diventi per tutta l’ Europa un modello di convivenza e di pacifica fra popoli di etnie e di religioni diverse.”