Una plenaria in pellegrinaggio, quella dei vescovi europei, che si riuniscono tra Galilea e Gerusalemme in una intensa cinque giorni dall'11 al 16 settembre. Una veglia per la famiglia, una riflessione su "Gesù Cristo, ieri oggi e domani," incontri con le autorità. Ma soprattutto la voglia di stare vicino ai cristiani del Medio Oriente, che si è poi caricata di un significato tutto particolare in questi giorni, con la crisi dei profughi in Europa.
L'appello del Papa in favore dell'accoglienza per migranti, profughi e rifugiati, dopo quella italiana viene accolto anche dalle altre Chiese d'Europa. "Le nostre parrocchie siano pronte ad offrire accoglienza e sostegno", ha detto ieri l’Arcivescovo Eamon Martin, arcivescovo di Armagh e Primate d'Irlanda.
La Proclamazione, la consegna e la firma dell’Appello di Pace 2015 ha concluso ieri sera il meeting internazionale della Comunità di Sant’Egidio che si è svolto a Tirana. Coinvolta tutta l’Albania in questo annuale appuntamento per la pace, insieme a tanti giovani provenienti da vari luoghi del mondo.
Se i giovani vanno via delle parrocchie è “perché non sono interessati all’offerta che ricevono, perché non ricevono risposte alle questioni e agli interrogativi che li inquietano?”. E’ una domanda lasciata sul piatto della discussione universale quella di Papa Francesco, che ha parlato lungamente di giovani nel discorso consegnato questa mattina ai vescovi portoghesi, giunti in Vaticano per la visita ad limina.
Come sempre la Chiesa accoglie prontamente l’appello del Papa. Per prepararsi all’Anno Santo parrocchie, monasteri, conventi, accolgano una famiglia di profughi ha chiesto ieri il Pontefice durante l’Angelus. E la Chiesa ha risposto sì all’invito del Pastore universale.
“Sostenere che la pace è sempre possibile non è un’affermazione ingenua.” Lo scrive Papa Francesco nel messaggio inviato ai partecipanti alla 28ma edizione dell’incontro internazionale per la pace che quest’anno, a 20 anni dalla fine della guerra nei Balcani, si svolge a Tirana in Albaniada oggi 6 settembre fino a martedì 8 . “La pace è sempre possibile – Religioni e culture in dialogo” questo il tema dell’incontro che segue il primo storico di Assisi dell’ottobre 1986.
Sono in molti ad essere certi che il prossimo Sinodo di ottobre sarà decisivo per la dottrina della Chiesa sulla famiglia. Uno dei cardinali che sarà sotto i riflettori dei media è il relatore generale Péter Erdő arcivescovo di Budapest, Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa ed esperto in diritto canonico. Creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 2003, la sua nomina a relatore del Sinodo della Famiglia ha confermato la fiducia di Papa Francisco al cardinale ungherese. In un'intervista alla rivista spagnola Mundo Cristiano parla delle sfide del Sinodo e propone di porre l’attenzione sulle comunità di famiglie che si sostengano a vicenda.
L’emergenza immigrazione è al centro delle attenzione del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee. A ribadirlo, alla Radio Vaticana, è Padre Luis Okulik, segretario della Commissione Caritas in Veritate del Ccee.
"Se centinaia di migliaia di persone preferiscono la fuga alla permanenza nel luogo di origine, pur consapevoli di mettere in pericolo la loro vita, è perché i conflitti si sono moltiplicati. I profughi non si riducono innalzando muri, ma diminuendo le guerre".
“San Colombano fu un canale privilegiato della grazia di Dio, attraendo fiumi di pellegrini e penitenti, e accogliendo nei tanti nuovi monasteri moltissimi giovani, che abbracciavano la sua Regula monachorum.” Così il cardinale Pietro Parolin segretario di stato vaticano, a nome di Papa Francesco, saluta i 1400 anni della morte del monaco nel messaggio inviato al Vescovo di Piacenza-Bobbio in occasione del XVIII Meeting internazionale delle Comunità Colombiane.
“Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE), attraverso la sezione "Salvaguardia del Creato" della sua Commissione Caritas in Veritate, si unisce all'iniziativa del Santo Padre Francesco di celebrare una Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato insieme con i fratelli Ortodossi.” Un messaggio diffuso oggi alla vigilia della prima giornata voluta da Papa Francesco come preghiera comune.
Un treno speciale l’ 11 settembre dalla Stazione Vaticana a Castelgandolfo per visitare, per la prima volta, la Villa Pontificia della cittadina. Da quando Papa Francesco ha scelto di non trascorrere il periodo estivo nella città dei Papi Castelgandolfo vive una crisi di presenze turistiche che il Vaticano ha cercato di affrontare rendendo pubblici i Giardini. Un biglietto unico permette ai visitatori di tutto il mondo di godere anche di un tour nei giardini delle Ville compresi i resti delle antiche ville romane.
"Molti cristiani hanno cercato un futuro migliore in Europa attraversando il Mar Mediterraneo. Alcuni ce l’hanno fatta, altri hanno trovato la morte in mare. Ma la disperazione continua a spingere i nostri fratelli nella fede a far salire i propri figli su quei barconi".
Decima giornata per la custodia del creato ad Expo Milano 2015. Per iniziativa della Conferenza Episcopale Italiana, si celebrerà al Conference Center il prossimo 5 settembre. Il programma prevede un convegno sul tema “Laudato si’. Rinnovare l’umano per custodire il creato” e si ispira al magistero di papa Francesco, che alla custodia del Creato ha voluto dedicare la sua nuova enciclica, e richiama il tema del 5° Convegno ecclesiale nazionale, in programma a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.
Sant’Egidio a Tirana per dire che “La pace è sempre possibile. Religioni e culture in dialogo”. Ad aprire l’evento un messaggio di Papa Francesco.
Sinodo, la ricerca di risposte pastorali. Se i lineamenta del Sinodo chiedevano risposte pastorali che non fossero una mera applicazione della dottrina, undici cardinali delineano invece quella che può essere la strada delle applicazioni pastorali in linea con la dottrina. Il risultato è in un agile volume che sarà pubblicato a settembre in italiano (da Cantagalli) e in tedesco e inglese, che dovrebbe intitolarsi “Undici cardinali parlano di matrimonio e famiglia,” almeno a tradurre il titolo di lancio inglese di Ignatius Press. Ed è un libro che non può non essere preso in considerazione nel dibattito sinodale.
La Diocesi di Roma a Lourdes dal 25 al 29 agosto, come ogni anno dal 1957, per vivere cinque giorni di preghiera e di raccoglimento. All’Opera Romana Pellegrinaggi è stato affidato il compito di accompagnare i fedeli nel pellegrinaggio presieduto dal Cardinale Vicario Agostino Vallini.
“Scegliendo la Terra Santa come luogo dello loro prossimo incontro, i presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa intendono compiere un pellegrinaggio alle radici stesse dell’Europa e della cultura europea”. Un segno, insomma, ma non solo. “Al centro dei lavori - spiegano dal Ceee - ci sarà la figura di Gesù Cristo, insieme all’ascolto ed alla condivisione delle sfide della Chiesa in Europa”.
“Gli abusi sui minori sono un crimine orribile”, soprattutto se perpetrati all’interno della Chiesa, e per questo è necessario mantenere standard elevati per la tutela dei bambini. L’arcivescovo Philip Tartaglia, presidente della Conferenza episcopale scozzese commeta così la pubblicazione del Rapporto della Commissione McLellan. Sono stati proprio i vescovi ad istituire la commissione nel novembre 2013 che è guidata dal Reverendo Andrew McLellan, già moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa presbiteriana di Scozia. Compito dell’organismo, nel corso degli ultimi due anni, è stato quello valutare i protocolli e le procedure messe in atto dalla Chiesa cattolica per la salvaguardia dei minori.
“Mentre la politica in Europa e in Italia conta i favorevoli e i contrari all'accoglienza, nel Mediterraneo si conta la perdita di vite umane. Oramai non passa giorno senza una nuova tragedia del mare”. E’ dura la presa di posizione delle Acli, che spiega come “il necrologio di bambini, donne e uomini che perdono la vita nella speranza di raggiungere l'Europa è scandito da numeri che dovrebbero interrogare la coscienza di chi è responsabile di politiche inadeguate e inconcludenti”.