Una settimana fa Papa Francesco aveva scritto in una lettera quello che pensava di certe derive del "Cammino sinodale" della Chiesa cattolica in Germania.Sinodo in Germania, ora spunta anche una lettera del cardinale Parolin
Quello delle violenze e della profanazione delle chiese in Francia è un problema che non sembra diminuire. Anzi.
Nel 2022, i crimini di odio contro i cristiani hanno raggiunto 748 casi documentati, con un aumento del 44 per cento rispetto al 2021, quando si erano registrati 519 crimini di odio. In aumento esponenziale anche i casi di incendio doloso alle chiese, che ha registrato un più 75 per cento tra il 2021 e il 2022. Sono i dati del Rapporto Annuale dell’Osservatorio per l’Intolleranza e la Discriminazione contro i Cristiani in Europa.
“Il diritto all’aborto sarà irreversibile”. A fine ottobre, il presidente francese Emmanuel Macron ha spiegato così la sua intenzione di avviare le procedure per inserire il diritto all’aborto nella costituzione francese. Dopo la legge sull’eutanasia, ancora da dipanare e la cui presentazione fu rinviata perché non accadesse durante il viaggio del Papa in Francia, il presidente francese impartisce un altro duro colpo alla cultura della vita. E i vescovi francesi non stanno a guardare.
Un San Giuseppe ritratto come un pio ebreo, che insegna a Gesù Bambino a camminare. La statua di San Giuseppe dello scultore Jesus Arevalo Jimenez si presenta così, con linee semplici, un concetto preciso, e un senso forte di paternità. È la statua che ha vito lo European Art Contest lanciato dalla Federazione delle Associazioni Famigliari Cattoliche in Europa (FAFCE) e che è stata posta nella cappella della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (COMECE), benedetta dal vescovo Mariano Crociata.
Saranno tre le relazioni principali alla prossima plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa, in programma a Malta dal 27 al 30 novembre: due relazioni riguarderanno il Sinodo, il percorso verso la seconda fase e il ruolo delle conferenze sovranazionali, mentre una riguarderà l’aggiornamento della Charta Oecumenica, il documento che nel 2001 definì la cooperazione ecumenica nel continente e che, raggiunti i 20 anni di vita, necessità di un aggiornamento in vista della prossima Assemblea Ecumenica Europea.
C’era una cittadella in Polonia, il più grande monastero europeo, che si chiamava Niepokalanów, città dell’Immacolata. Quando nel 1939 la Polonia viene invasa della Germania, quel convento si viene a trovare in territorio tedesco. E comincia per il suo fondatore, Padre Massimiliano Kolbe, una sorta di Calvario. Viene arrestato una, due volte, viene portato in un campo ad Auschwitz e lì, nel 1941, offrì volontariamente la vita per un altro prigioniero
Dal 5 al 7 novembre scorso si è svolto a Belgrado l’incontro del Comitato congiunto CCEE-CEC.
Anche la Spagna ha il suo rapporto sugli abusi della Chiesa. Ma è un rapporto presentato dal Defensor Civico, statale, e non è un rapporto che la Chiesa stessa ha commissionato all’esterno, come è successo in Francia con il CIASE – che ha creato non pochi dubbi -, in Germania, in Portogallo e poi più recentemente in Svizzera, dove la Chiesa ha dato accesso agli archivi. Il Cardinale Joan Josep Omella ha preso una posizione forte, mettendo in discussione i dati pubblicati dai media, pur sottolineando che “non ci stancheremo di chiedere scusa alle vittime e di lavorare per la guarigione”.
Due anni dopo la pubblicazione del rapporto CIASE (la Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa), il presidente della commissione, Jean-Marc Sauvé, si fa intervistare da Le Parisien per esprimere i suoi dubbi. Ma, alla fine, più che dubbi sul rapporto, Sauvé mostra dubbi sulla risposta della Chiesa, alimenta divisione, chiede ancora riforme strutturali e dottrinali nella Chiesa che di certo non sono competenza della CIASE, con colpi di scena come la richiesta di considerare l’abuso su minori non solo come peccato contro il Sesto Comandamento, ma anche contro il Quinto, perché “per la CIASE lo stupro di una minorenne è un’opera di morte”.
La Fondazione Universitaria Spagnola (FUE) ha sorprendentemente cancellato un evento annunciato settimane fa, che avrebbe dovuto vedere la partecipazione dell'arcivescovo Georg Gänswein, ex segretario personale di Benedetto XVI, senza offrire una data alternativa per l'evento.
Nuovi vertici per la Conferenza Episcopale Belga. L’arcivescovo di Mechelen – Bruxelles Luc Terlinden, che da poco è stato installato alla guida della diocesi primaziale del Belgio, è stato nominato presidente dei vescovi belgi. Sostituisce alla presidenza il Cardinale Jozef de Kesel, che lo ha preceduto anche nell’incarico di arcivescovo di Bruxelles.
Non solo il Giubileo. Nel 2025, anno del 140esimo dalla nascita, la Romania celebrerà “l’anno del Cardinale Iuliu Hossu”. La decisione viene dal Parlamento romeno che ha approvato una legge proposta dai deputati Ovidiu-Victor Ganț, cattolico e rappresentante della minoranza tedesca, e Silviu Vexler, ebreo, presidente della Federazione delle comunità ebree in Romania.
Papa Francesco ha nominato stamane Monsignor Emmanuel Tois Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Parigi, assegnandogli la sede titolare di Vertara. Finora ricopriva l’incarico di Vicario Generale dell’Arcidiocesi parigina.
Il cardinale ceco Dominik Duka ha affermato che la serie di domande che ha recentemente presentato al Dicastero per la Dottrina della Fede riguardo "l'amministrazione dell'Eucaristia alle coppie divorziate che vivono in una nuova unione" era un'iniziativa privata volta a servire la Chiesa universale, rimediando alla mancanza di consenso su questo tema negli ultimi anni.
Il vescovo di Anversa, in Belgio, Mons. Johan Bonny, in una recente intervista è sembrato rifiutare l'insegnamento della Chiesa cattolica sull'eutanasia, affermando di non ritenere la pratica, in contrasto con l'insegnamento della Chiesa, come "un male in quanto tale".
Una Messa nel santuario di Santa Marija Bistrica, dove una pioggia di petali di rose è stata diffusa in suo onore su iniziativa della rivista cattolica Glas Koncila, che celebra anche i sessanta anni dalla sua fondazione. E una Messa a Zagabria, la città di cui fu arcivescovo, e dove fu processato in maniera ingiuriosa. Il 3 ottobre 1998, 25 anni fa, il Cardinale Alojzije Stepinac veniva beatificato da San Giovanni Paolo II. Le celebrazioni in Croazia, dove non ci sono dubbi sulla sua santità, non potevano che essere grandi e importanti.
I cattolici in Russia sono chiamati ad una “missione creativa”, specialmente in questi “tempi difficili”, perché è sbagliato restare semplicemente in un “atteggiamento di attesa verso il mondo estero”. L’arcivescovo Paolo Pezzi della Gran Madre di Dio di Mosca e il suo ausiliare Nikolaj Dubinin hanno inviato, lo scorso 12 settembre, una lettera pastorale ai credenti della loro diocesi e di tutta la Russia.
È arrivato sul tavolo del presidente Emmanuel Macron il disegno di legge sul fine vita francese, redatto dopo che la Convenzione Cittadina aveva detto sì alla morte assistita e all’eutanasia in caso di determinate condizioni. Ma niente si è saputo ancora dei contenuti della legge, i giornali francesi sono pieni di decryptages e di analisi, ma la questione sembra ancora da dibattere. Di certo, Papa Francesco si è espresso con forza, durante il volo di ritorno da Marsiglia: “Con la vita non si gioca”.
La famiglia come centro della relazione, la famiglia come luogo in cui si costruisce l’identità, ma anche la famiglia come istituzione comunitaria in grado di contrastare una guerra con la solidarietà. Dal 18 al 21 settembre, i vescovi cattolici di rito orientale di Europa – circa una sessantina – si sono radunati ad Atene, per discutere di “La famiglia nel contesto delle Chiese orientali cattoliche in Europa”.