Un discorso a tutto campo quello del Luogotenente di Gran Maestro dell ‘Ordine di Malta , Fra’ Marco Luzzago che questa mattina ha incontrato il Decano del Corpo Diplomatico accreditato presso il Sovrano Ordine di Malta, l’Ambasciatore Antoine Zanga.
“Quando parliamo di questioni nella vita pubblica americana, cerchiamo di guidare le coscienze e offriamo principi” e “lavorare con il presidente Biden sarà tuttavia unico, poiché è il nostro primo presidente in 60 anni a professare la fede cattolica”.
Avrebbe detto che non sarebbe voluto mai essere un peso per gli altri, e per questo ora un cittadino polacco in stato vegetativo nel Regno Unito, ricoverato a Plymouth, si vedrà interrompere idratazione e alimentazione per decisione della Corte Suprema di Giustizia del Regno Unito e del Tribunale Europeo dei Diritti dell’Uomo. E questo nonostante il paziente sia in miglioramento e che i famigliari (ma non la moglie) oppongano alla decisione la diversa volontà del paziente.
Preoccupazione per i vescovi africani in attesa della agenda di quello che potrebbe essere il nuovo capo dell'Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID).
“La risposta del Signore è un modello di proposta di vita e di proposta vocazionale: ‘Venite e vedete’. E così i due discepoli sono andati e sono rimasti con Lui, inizialmente per un giorno e poi per tutta la vita.
Anche nella santuario di Maria al Tahira (Maria Purissima) a Qaraqosh si sta recitando, dal 14 gennaio, una preghiera composta dal Patriarcato Caldeo per propiziare la visita di Papa Francesco in Iraq. Ma lì, tutto ha un senso più grande. Perché l’11 gennaio, su quella chiesa che i miliziani del Daesh avevano trasformato in armeria, è tornata a troneggiare una statua della Vergine Maria. E sarà quella statua ad accogliere eventualmente Papa Francesco durante il suo viaggio in Iraq.
"La Giornata internazionale dell’Educazione, il 24 gennaio, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è un’occasione per ribadire che l’educazione è un diritto umano per tutti".
Un altro Cardinale contagiato dal coronavirus: si tratta di Norberto Rivera Carrera, Arcivescovo emerito di Città del Messico.
Piccola riforma alla Pontificia Accademia Ecclesiastica: l’arcivescovo Joseph Marino, che guida la scuola per gli ambasciatori del Papa, ha annunciato l’introduzione di un corso sulla Salvaguardia dei minori e delle persone vulnerabili. È un’altra piccola riforma nella scuola degli ambasciatori del Papa.
Per la Croazia colpita dal terremoto, è arrivata anche una lettera di conforto del Papa emerito Benedetto XVI, che si è detto colpitto dal terremoto e ha inviato la sua benedizione alla Croazia. La lettera del Papa emerito giunge come una risposta agli auguri natalizi inviatigli dal Cardinale Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria, ma diventa anche un segno di conforto per l'intera Chiesa croata.
E’ morto il Cardinale brasiliano Eusébio Oscar Scheid, Arcivescovo emerito di São Sebastião do Rio de Janeiro: era nato a Bom Retiro l'8 dicembre 1932.
“Siete tutti fratelli”. È questo passaggio del Vangelo di Matteo (23,8) a fare da motto al prossimo viaggio di Papa Francesco in Iraq. Il motto del viaggio è stato rivelato insieme al logo l’11 gennaio dal Patriarcato di Babilonia dei Caldei. E, sin dall’inizio, rappresenta una dichiarazione di intenti precisa: il Papa viene a sviluppare l’idea di fraternità, facendo del viaggio in Iraq una sorta di viaggio “gemello” a quello negli Emirati Arabi Uniti nel 2019.
Il discorso di Papa Francesco al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, che di solito dà inizio all’anno, è stato spostato al 25 gennaio: un modo per permettere agli ambasciatori non residenti di rispettare le restrizioni anti-COVID e avere la massima partecipazione possibile. Così, la prima attività di Papa Francesco all’inizio di quest’anno è stata la ricezione delle lettere credenziali da parte dell’ambasciatore di Uruguay presso la Santa Sede, il suo amico Guzman Carriquiry, che ha preso l’incarico dopo essere andato in pensione dal suo lavoro in Vaticano.
L’arcivescovo di Minsk Tadeusz Kondrusiewicz ha visto accettate le sue dimissioni per ingravescentem aetatem nel giorno del suo 75simo compleanno, lo scorso 3 gennaio, e per un periodo l’arcidiocesi di Minsk-Mogilev sarà amministrata dal vescovo domenicano Kazimierz Wielikoselec, ausiliare della diocesi di Pinsk che ha già superato i 75 anni. Si chiude in questo modo il lungo tira e molla tra Santa Sede e governo bielorusso, che aveva impedito all’arcivescovo Kondrusiewicz di rientrare nel Paese dal 31 agosto fino a poco prima di Natale.
Papa Francesco ha accettato questa mattina la rinuncia presentata dall'Arcivescovo di Nairobi, il Cardinale John Njue. Il poporato lascia per raggiunti limiti di età.
La pandemia ha in qualche modo rallentato l’attività, ed è stato un anno forse meno produttivo di altri anni. Ma la diplomazia pontificia è stata attiva e viva, è intervenuta nel multilaterale, ha viaggiato quando è stato possibile, ha continuato a portare avanti il suo impegno nei grandi temi.
"La Chiesa in Argentina continuerà a lavorare con fermezza e passione nella cura e nel servizio alla vita. Questa legge che è stata approvata approfondirà ulteriormente le divisioni nel nostro Paese”. Così una nota ufficiale della Conferenza Episcopale Argentina dopo che il Senato ha approvato in via definitiva la legge che legalizza l’aborto nel Paese sudamericano.
Per celebrare l’850esimo anniversario della morte, la sua tunica insanguinata, custodita in Santa Maria Maggiore a Roma, è stata prestata alla Chiesa anglicana, un segno di quella “diplomazia delle reliquie” cara a Papa Francesco. Durante l’anno, non ci sono state tutte le celebrazioni previste, perché la pandemia del coronavirus ha bloccato tutto. Ma, di certo, la memoria di San Thomas Becket, l’arcivescovo di Canterbury passato a fil di spada da quattro cavalieri del re Enrico II che si lamentava del fatto che il prelato incessantemente difendesse la libertas ecclesiae, è più viva che mai.
Sono diversi gli anniversari di relazioni diplomatiche con la Santa Sede che non si sono potuti festeggiare a causa della pandemia del coronavirus, che ha cancellato eventi e reso difficile qualunque tipo di incontro. Una panoramica di questi anniversari, però, aiuta a comprendere come la Santa Sede sia ramificata e in che modo si siano sviluppate le sue relazioni diplomatiche in questi anni.
Di cosa parlerà Papa Francesco all’urbi et orbi di Natale? Come a Pasqua, Papa Francesco non si affaccerà dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro, ma pronuncerà il suo tradizionale messaggio alla città e al mondo dall’altare della Cattedra, nella Basilica di San Pietro. Per rispettare le restrizioni per il coronavirus, non ci sono ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, come invece succede di solito. Ma i temi del messaggio saranno centrali.