Papa Francesco ha appreso con tristezza la notizia della morte dell’ex Presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush. Lo scrive - a nome del Papa - il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin in un telegramma di cordoglio inviato al Cardinale Daniel N. DiNardo, Arcivescovo di Galveston-Houston e Presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti.
“Il Vescovo della diocesi di Niamey, Monsignor Djalwana Laurent Lompo, afferma che padre Pier Luigi Maccali, il missionario italiano rapito lo scorso 17 settembre, è vivo e sta bene. Non ha potuto dirci, per motivi di sicurezza, su quali elementi fonda questa affermazione, ma ci ha chiesto di credere che lo dice con tutta sincerità e verità”. Lo afferma in una nota diffusa dalla Agenzia Fides Padre Désiré Salako, Superiore del Distretto della Società per le Missioni Africane di Benin-Niger.
“Nel mondo contemporaneo, la Macedonia può essere forse una piccola Nazione, ma è grande per la sua storia e soprattutto nel piano di Dio: il Padre del nostro Signore Gesù Cristo ha voluto che il suo strumento eletto, Paolo di Tarso, passasse in mezzo a voi e vi donasse il Vangelo della vita. Più di recente, una piccola donna, nata a Skopje, è diventata grande agli occhi di Dio e degli uomini servendo i più poveri tra i poveri, sentendo sgorgare da loro lo stesso grido di Gesù sulla Croce ho sete: Santa Teresa di Calcutta, ma nata in queste terre”. Lo ha detto il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, nell’omelia della Liturgia inaugurale dell'Eparchia dell'Assunzione della Beata Vergine Maria in Strumica-Skopje, domenica 2 dicembre 2018 presso la Cattedrale bizantina di Strumica.
Con un messaggio indirizzato ai giovani coreani, Papa Francesco ha ancora una volta reiterato il suo appello per la pace nella penisola coreana. Il prossimo 3 dicembre, invece, Papa Francesco incontrerà i membri dell’associazione “Rondine, Città della Pace”, che hanno incontrato il Cardinale Pietro Parolin e il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede lo scorso 28 novembre.
Ogni Venerdì Santo, la colletta di tutte le chiese del mondo è destinata alla Terrasanta. Ma in pochi sanno che questa destinazione fu decisa da San Paolo VI. Il quale, dopo il viaggio del gennaio 1964, pubblicò l’esortazione apostolica Nobis in Animo, un testo attualissimo nell’analisi della situazione dei cristiani di Terrasanta e che delinea proprio le norme delle collette del Venerdì Santo.
Si è aperto il 26 novembre il IV Congresso internazionale dei Commissari di Terra Santa. I lavori sono stati aperti dal prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, il cardinale Leonardo Sandri e andranno avanti fino al 2 dicembre. Un incontro davvero unico che riunisce ben 70 Commissari provenienti da tutto il mondo. I Commissari di Terra Santa sono dei preziosi “ponti tra la Terra Santa e i cristiani”.
È stato un intervento a tutto campo, quello del Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, all’inaugurazione dell’Anno Accademico della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale lo scorso 21 novembre. Dalla Cina alle migrazioni, passando per il difficile dialogo con il Patriarcato di Mosca, le parole del Cardinale danno uno spaccato dell’impegno della diplomazia pontificia.
È l’invito a rinnovare l’incontro personale con Gesù Cristo, a dare un nuovo impulso missionario a quelle terre, ad essere “Chiesa in uscita” quello che il Cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione dell’Evangelizzazione dei Popoli, ha lasciato nella sua missione di dieci giorni in Angola e Sao Tomé.
È stato un viaggio nel Libano che è chiamato a “continuare ad essere un messaggio”, con la sua politica di accoglienza e il dialogo tra le fedi. Ma è stato anche un viaggio fin quasi ai confini con la Siria, per parlare di quella nazione martoriata per la quale si invoca una “fase due”, fatta di visite, relazioni stabili e un nuovo inizio. Per il giubileo della ROACO, il Cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali, ha trascorso quattro giorni densi di appuntamenti in un Paese che, ancora una volta, è chiamato ad essere ponte.
La celebrazione dei 130 anni della Chiesa in Mali si colora di significati diplomatici, perché Papa Francesco ha deciso di inviare come suo legato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. Nella settimana, sono state diverse le celebrazioni dei 100 anni dalla fine della Grande Guerra, che per molti Stati di Europa ha rappresentato anche l’inizio dell’indipendenza. Se ne è parlato in un convegno organizzato dalla Ambasciata di Polonia presso la Santa Sede.
“Quello che ha fatto Daesh contro i cristiani della città Mosul e della piana di Ninive è l’esempio concreto della fede della nostra gente che ha preferito lasciare tutto, persino i documenti personali per custodire la fede in Cristo.
Con un intervento ad un convegno promosso dall’Associazione Carità Politica, il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha delineato ancora una volta gli scopi della diplomazia pontificia, dando così alcune delle linee guida che muovono l’attività diplomatica della Santa Sede.
Un viaggio di quattro giorni in Libano, per celebrare il cinquantesimo anniversario dell’istituzione della ROACO e fare vari incontri istituzionali e sul campo, tra cui uno con il presidente Aoun: il Cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali, parte domani per Beiut, dove incontrerà anche il presidente della Repubblica Michel Aoun.
Asia Bibi è stata scarcerata. La donna cristiana pakistana condannata a morte per blasfemia e assolta pochi giorni fa dalla Corte Suprema ha finalmente lasciato il carcere di Multan dove è stata reclusa per 9 anni. Lo ha annunciato il legale della famiglia di Asia Bibi, che si è rifugiato in Olanda dopo le minacce subite dagli estremisti islamici. La notizia è stata confermata via Twitter anche dal Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani.
Per 32 anni è rimasta chiusa, perché il regime comunista del Vietnam non ne permetteva l’attività. Ma i rinnovati rapporti tra Santa Sede e Vietnam si sono riflettuti anche nella riapertura della Caritas nel 2008, quando si cominciava anche ap parlare di un rappresentante non residente della Santa Sede nel Paese. Caritas Vietnam ha così potuto festeggiare i dieci anni dalla riapertura.
Assolta ma ancora in carcere con il rischio della revisione della sentenza definitiva di assoluzione emessa solo pochi giorni fa dalla magistratura pakistana. E’ l’attuale e tragica situazione che sta vivendo Asia Bibi, la donna cristiana pakistana in carcere da 9 anni e in un primo tempo condannata a morte per blasfemia.
L’incontro tra Papa Francesco e la presidente della 73esima assemblea generale dell’ONU è arrivato al centro di una settimana che, dal punto di vista multilaterale, ha visto la Santa Sede intervenire tre volte alle Nazioni Unite e, dal punto di vista dei rapporti bilaterali, ha registrato alcuni interventi di vescovi degni di nota.
È arrivato fino al confine dei territori occupati, ha tenuto una conferenza sulla diplomazia pontificia, ha incontrato le autorità: due anni dopo la visita di Papa Francesco, nel centenario della dichiarazione di indipendenza della nazione, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per i Rapporti con gli Stati, è stato in Georgia per una serie di incontri di alto livello.
“Il Primo Dialogo buddista-cristiano internazionale per religiose è stato un punto di riferimento per favorire la comprensione reciproca e l’amicizia tra di noi donne religiose, così da poter costruire ponti che colleghino i nostri diversi percorsi spirituali”. Si è concluso in questo clima l’incontro che si è svolto a Fo Guang Shan (Kaohsiung, Taiwan), su iniziativa del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, in collaborazione con il monastero buddista di Fo Guang Shan, l’Associazione delle superiori maggiori delle religiose a Taiwan e il Dialogo interreligioso monastico.
"Vogliamo continuare ad aiutare i poveri e gli ammalati, e per farlo senza trascurare l’attività pastorale, abbiamo assolutamente bisogno del vostro sostegno". Giunge dall’Alto Egitto l’appello ai benefattori di Aiuto alla Chiesa che Soffre per l’annuale campagna di raccolta fondi da destinare alle intenzioni di Sante Messe a beneficio dei sacerdoti della chiesa oppressa e perseguitata. A scriverlo è monsignor Botros Fahim Hanna, vescovo di Minya del copti cattolici. Come ricorda lo stesso presule nella propria lettera, nel maggio del 2017 la sua diocesi è stata colpita da uno dei recenti attacchi anticristiani più efferati, quello in cui Isis «"trucidò 29 fedeli copti, la gran parte pellegrini che si stavano recando al monastero di San Samuele e che rifiutarono di convertirsi all’Islam sotto la minaccia delle armi, rinnegando la propria fede cristiana".