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VG / ACI STAMPA

Il Giardino del Perdono e la Messa al Campo Santa Maria Antigua: è iniziata la GMG

Panama è felicità, allegria, entusiasmo, calore e voglia di vivere. Desiderio di intraprendere questo cammino chiamato Giornata Mondiale della Gioventù. I ragazzi che si incontrano per le strade di Panamà, di ogni colore e nazionalità, superando il caldo e l’umidità, celano negli occhi l’emozione di queste giornate uniche che stanno per vivere. La GMG a Panama è iniziata ufficialmente, con la Messa di apertura al Campo di Santa Maria Antigua e il via delle confessioni al Giardino del Perdono del Parque Omar. Si aspetta solo l’arrivo di Papa Francesco.

Padre Najeeb Michaeel, nuovo vescovo di Mosul, mostra un manoscritto dei tanti che ha raccolto e archiviato  / Dominican Friars

Il nuovo “Giona di Ninive” è un domenicano che ha salvato la cultura dall’ISIS

“Che tu sia un nuovo Giona per Ninive”. È stato questo l’augurio che il Cardinale Rapahel Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei, ha fatto al domenicano Najib Mikhael Moussa, nuovo vescovo di Mosul, quando lo ha ordinato lo scorso 18 gennaio. Un compito importante. Perché a Mosul, dal 2014, non c’era più stato un vescovo, dopo che Amel Nona era stato costretto a fuggire, come tutti. Tutto era stato spazzato via, anche la diocesi. Per questo, l’arrivo di un vescovo rappresenta, sono le parole del Cardinale Sako, “un segno di speranza”.  

Daniel Ibanez, ACI Group

Panama, un paese piccolo dal cuore grande che aspetta Papa Francesco

La Chiesa di Panama è pronta ad accogliere i tanti pellegrini che arriveranno da ogni parte del mondo per Papa Francesco e la GMG. Quella di Panama è una chiesa viva, festosa, molto calorosa. Come la città stessa che riflette il suo calore e la sua unicità. ACI stampa ne ha parlato con Padre Ricardo Reyes Castillo, sacerdote panamense, officiale della Congregazione del Pontificio Consiglio per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti. ACI Stampa lo ha intervistato a Panama.

Papa Francesco con Thorbjørn Jagland, Segretario Generale del Consiglio d’Europa, 17 gennaio 2019 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, quanti sono i cristiani perseguitati nel mondo?

Oltre al rapporto biennale sulla libertà religiosa nel mondo di Aiuto alla Chiesa che Soffre, c’è un altro rapporto da guardare con attenzione: è il World Watch list di Open Doors, una missione senza denominazione religiosa che supporta i cristiani perseguitati nel mondo, è attiva in più di 70 nazioni ed è stata fondata nel 1955. Ogni anno, il World Watch List fa un punto sulla persecuzione dei cristiani nel mondo. L’ultimo rapporto è uscito il 16 gennaio.

La bandiera della Santa Sede vista dalla Pontificia Università Urbaniana / Bohumil Petrik / CNA

Diplomazia pontificia: la difesa della vita, i segnali che vengono dall’Islam

Non è ancora ricominciata a pieno regime l’attività diplomatica nelle organizzazioni internazionali, e dunque non ci sono discorsi della Santa Sede nelle organizzazioni multilaterali, che pure sono state molto chiamate in causa da Papa Francesco durante il suo discorso di inizio anno al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.  

Il Patriarca Bartolomeo consegna al metropolita Epifany il tomos di autocefalia della Chiesa Ortodossa Ucraina, Fanar, Istanbul, 6 gennaio 2019 / Nicolas Manginas / Ecumenical Patriarchate (pagina Facebook)

La Chiesa Ortodossa Ucraina muove i suoi primi passi

La consegna del tomos (documento) che certifica la nascita della Chiesa nazionale Ortodossa Ucraina è stata preceduta da una massiccia riorganizzazione del Patriarcato di Mosca, una lettera inviata dal Patriarca di Mosca Kirill al Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, e varie notizie sul posizionamento delle varie Chiese ortodosse sulla vicenda. 

Joanna.Adamik©Arcidiocesi.Cracovia

I polacchi nei cortei dei Magi per celebrare l’Epifania

“Desidero ricordare anche il corteo dei Magi che si svolge in numerose città della Polonia con larga partecipazione di famiglie e associazioni”. Con queste parole pronunciate dopo l’Angelus del 6 gennaio Francesco ha ricordato a tutto il mondo le cerimonie legate alla festa dell’Epifania organizzate in 752 città e paesi polacchi.  

Edizioni Terra Santa

Un cd per raccontare in note e in musica la Terra Santa

Ci sono più modi di vivere Terra Santa. Uno di questi è costituito dalla musica. È ciò che da alcuni anni consente di fare il Terra Sancta Organ Festival, un modo diverso per raccontare la Custodia di Terra Santa.

La bandiera della Santa Sede su un balcone della Segreteria di Stato vaticana / AG / ACI Stampa

Diplomazia Pontificia: sguardo al 2018, proiezione verso il 2019

Una nuova nunziatura in Sud Sudan, un possibile accordo con l’Angola, le piene relazioni diplomatiche con il Vietnam: alla vigilia del tradizionale discorso di inizio anno di Papa Francesco ai diplomatici accreditati presso la Santa Sede, questi tre eventi sembrano essere le principali novità attese dalla diplomazia per il 2019.  

Il Cardinale Parolin a Bamako con il presidente El Hadj Ibrahim Boubacar Keïta, 16 novembre 2018 / Holy See Press Office

Diplomazia pontificia, verso l’Urbi et Orbi di Papa Francesco

Nel giorno di Natale, il Papa come da tradizione si affaccia dalla loggia centrale della Basilica Vaticana per la benedizione urbi et orbi, alla città e al mondo. La benedizione è anche l’occasione per una panoramica mondiale, che mostra anche l’interesse della diplomazia pontificia. Di cosa parlerà Papa Francesco durante questo Natale? Quali saranno le aree su cui si concentrerà?

Monsignor Camilleri con il viceministro degli Esteri vietnamita Bui Thanh Son durante l'incontro bilaterale Vietnam Santa Sede / Twitter @@MOFAVietNam

Santa Sede – Vietnam, verso un rappresentante permanente ad Hanoi

Il Vietnam è uno dei 13 Paesi al mondo che non ha piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede, sebbene dal 2011 ci sia un rappresentante pontificio non residente. Ma nel prossimo futuro ci sarà un rappresentante permanente, un passaggio fondamentale per stabilire piene relazioni. Lo si legge nel comunicato arrivato al termine dell’incontro del tavolo di lavoro Vietnam – Santa Sede, che si è tenuto ad Hanoi lo scorso 19 dicembre.  

Padre Pierluigi Maccalli  / Società Missioni Africane

Niger, chiusa per ragioni di sicurezza la missione di Padre Maccalli

Questo sarà un Natale senza padre Pierluigi Maccalli per la piccola comunità della missione di Bamoanga, a circa 125 chilometri dalla capitale Niamey. Sono passati ormai più di tre mesi da quando il 17 settembre, il missionario italiano è stato rapito, presumibilmente da jihadisti di etnia fulani.

AG

Dimissioni dell'ausiliare di Los Angeles, colpevole di abusi

Il 19 dicembre 2018, la Santa Sede ha annunciato che Papa Francesco ha accettato le dimissioni del vescovo ausiliare di Los Angeles Alexander Salazar. L'arcivescovo Joseph H. Gomez ha rilasciato la seguente lettera ai fedeli di Los Angeles:  

Ambasciata di Ungheria presso la Santa Sede

Hungary Helps, gli aiuti ungheresi per i cristiani del Medio Oriente

E’ un impegno a tutto campo quello dell’Ungheria per i cristiani del Medio Oriente e per le popolazioni che in quella parte di mondo soffrono per la mancanza del necessario con un nome preciso: Hungary Helps. Siria, Egitto, Etiopia e Giordania sono i paesi dove l’Ungheria ha operato.

L'arcivescovo Claudio Maria Celli durante la sua missione in Cina, tra i vescovi Zhuang e Guo, che hanno lasciato su richiesta vaticana la guida delle loro diocesi per aiutare a favorire l'accordo / da Twitter @francescosisci

Papa Francesco e la Cina: il punto

Una delegazione della Santa Sede è stata in Cina la scorsa settimana, per una serie di colloqui e anche per portare a termine due transizioni nelle diocesi cinesi, andando ad insediare due dei sette vescovi precedentemente illeciti cui Papa Francesco ha revocato la scomunica lo scorso 22 settembre.  

Il metropolita Epifaniy, primo primate della Chiesa Ortodossa Ucraina, durante una Divina Liturgia / Twitter @Epifanyi

È realtà la Chiesa ortodossa autocefala ucraina. Quali conseguenze per i cattolici?

Il primo primate della Chiesa ortodossa ucraina è Epifaniy Sehiy Dumenko, ed è stato eletto il 15 dicembre al termine del Sinodo che ha sancito la nascita della Chiesa nazionale ucraina. Ma questa decisione non mancherà di conseguenze, sia all’interno della galassia delle Chiese ortodosse che nei rapporti tra Chiesa Cattolica e mondo ortodosso.  

Il Cardinale Parolin prende la parola durante uno dei dialoghi della Conferenza Intergovernativa di Marrakech, 10 - 11 dicembre 2018 / UN Photo/Karim Tibari

Diplomazia pontificia, cosa ha detto la Santa Sede sull’accordo sulle migrazioni

Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha guidato la delegazione della Santa Sede all’incontro intergovernativo di Marrakech del 10 – 11 dicembre, che ha definito il “global compact” per le migrazioni. Dagli interventi del Cardinale Parolin si può comprendere la posizione della Santa Sede, che ha sostenuto l’accordo, espresso alcune riserve e difeso prima di tutto il diritto di ciascuno a rimanere nella propria terra, un principio della Dottrina Sociale della Chiesa.  

ACS

Il grido di Padre James Channan da Lahore: nelle carceri pakistane altri 187 “Asia Bibi”

Dalla Sagrada Familia a Barcellona alla Madonna della Salute a Venezia, dalla Chiesa di Santa Maria a Sidney alla cattedrale di Manila, nelle Isole Filippine.

Il Cardinale Parolin durante l'incontro Cop24 a Katowice, in Polonia. / Conferenza Episcopale Polacca

Diplomazia Pontificia: verso l'Accordo sui Migranti, con l'impegno per la casa comune

Quella che va dal 3 all’11 dicembre è una settimana particolarmente intensa per la diplomazia pontificia. Il 3 dicembre, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha parlato a Katowice, in Polonia, dove si teneva il COP24, il 24esimo incontro sul cambiamento climatico. L’11 dicembre, si concluderanno le consultazioni di Marrakech sul Global Compact sulle migrazioni, un tema cui la Santa Sede tiene molto. Sarà proprio il Segretario di Stato Vaticano a guidare la delegazione della Santa Sede a Marrakech.

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Abusi, scagionato in appello l'arcivescovo australiano Wilson

L’ex arcivescovo di Adelaide Phillip Wilson è stato scagionato in appello dalla accusa di aver coperto abusi sessuali nei confronti di minori da parte di un sacerdote negli anni ’70. Il presule australiano - che si è dimesso dalla guida della diocesi australiana - era stato condannato in primo grado nel luglio scorso dalla Corte distrettuale di Newcastle a un anno di arresti domiciliari. Secondo il giudice di appello la colpevolezza di Wilson non era stata provata oltre ogni ragionevole dubbio.