Raccontare la vita di un santo è leggere una storia di amore fra l'uomo e Dio. La vita che stiamo per rivivere è quella di un medico veramente speciale: Domenico Isola (1884-1962). Nasce a Genova da buona famiglia, frequente il ginnasio nella sua città e si laurea in Medicina.
Per Giovanni Paolo II era uno dei lati del triangolo che compongono la struttura della Chiesa. Il Codice di Diritto Canonico che nel 1983 veniva promulgato sostituiva quello del 1917 e ci erano voluti quasi venti anni per metterlo a punto.
Ha solo 38 anni, è il vescovo più giovane del mondo e ha ricevuto l’ordinazione episcopale lo scorso 12 gennaio. Da questa settimana, Stepan Sus, vescovo di Curia dell’arcieparchia greco cattolica ucraina di Kiev – Galizia, ha preso l’incarico di responsabile dell’Ufficio di Pastorale delle Migrazioni della Chiesa Greco Cattolica Ucraina.
La storia ha, purtroppo, le sue pagine nere ma anche quelle bianche e splendenti. Quelle che si oppongono al buio ed illuminano il libro della vita: questa fu la vita di padre Alfred Delp.
Nel Vangelo della IV domenica fra l’anno la Chiesa propone alla nostra riflessione le Beatitudini. Quando ci si trova a confrontarci con questo rivoluzionario discorso di Cristo si rischia di cadere in un equivoco, il più delle volte neppure avvertito. Si è portati ad interpretare questo fondamentale messaggio di Cristo soltanto dal punto di vista degli ascoltatori e non di Gesù. In altre parole ci si ferma alla domanda: Chi sono gli affamati e gli assetati di giustizia? Chi sono i poveri, i perseguitati, i miti…? e così via. Naturalmente, partendo da questi interrogativi ciò che diventa essenziale è analizzare il significato delle parole fame e sete, giustizia, sazietà, povertà, mitezza. In tale modo, si trascura Cristo che è l’unico punto da cui è realistico partire perché è solo Lui che rende proponibili le beatitudini e conferisce ad esse senso proprio ed esclusivo. Se ci si ferma alla domanda chi sono gli affamati e gli assetati di giustizia e così via ci si dimentica della persona stessa di Cristo. Non si tiene conto, cioè, del suo esserci e di ciò che viene a compimento con il dono della sua stessa Persona.
San Giovanni Bosco è ricordato come il padre della gioventù. Nessun moderno pedagogista, religioso o meno, può passare sopra al suo nome senza restare ammirato da quanto questo piccolo sacerdote del Piemonte ha fatto per i ragazzi.
Non sarà solo una commemorazione. Per il cinquecentesimo anniversario dalla scomunica di Martin Lutero, Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e Federazione Luterana Mondiale terranno un evento congiunto a Roma, che si terrà il 25 giugno 2021, e che ha l’obiettivo di evidenziare gli importanti risultati ecumenici realizzati negli ultimi tempi.
“Si sa che molte volte mi sono trovato qui... Quante volte! E molte volte sono sceso nella cella della morte di Massimiliano Kolbe e mi sono fermato davanti al muro dello sterminio e sono passato tra le macerie dei forni crematori di Birkenau. Non potevo non venire qui come Papa”.
Saranno aperti a marzo gli archivi relativi al pontificato di Pio XII, e allora si potrà sapere di più. Ma già i dati a nostra disposizione testimoniano che “ci sono ampie prove da altre risorse già a disposizione per ricostruire e quantificare, almeno in maniera preliminare, il livello degli aiuti fatti per i rifugiati ebrei da Pio XII, la Segreteria di Stato e la diocesi di Roma”.
Gesù, dopo che il cugino Giovanni fu arrestato, si trasferisce da Nazareth a Cafarnao, una città che sorgeva sulle rive del lago di Tiberiade e che aveva un carattere cosmopolita. In essa, come del resto nella regione della Galilea, abitavano anche pagani. Con questa scelta il Signore intende affermare chiaramente che la parola che Egli annuncia non è riservata al solo popolo d’Israele, ma è per tutti perché Lui è la Luce che viene ad illuminare il mistero che siamo noi rivelandoci il fine ed il senso della nostra esistenza.
Potrebbe essere stato lo scenario dell’incontro tra l’ Innominato manzoniano e il cardinale Borromeo, ma di certo è il luogo dove viene custodita la immagine mariana che venerdì 28 febbraio 1522 iniziò lacrimare.
È la sfida della cultura la sfida più grande per i Salesiani oggi. Una sfida che si definisce in tre domande: come operare un dialogo con un mondo che va in strade diverse da quella cattolica, come fornire servizi pubblici di qualità, come formare politici di qualità. Una vocazione che viene delineata dal Rettor Maggiore dei Salesiani Miguel Angel Artime Fernandez, parlando con ACI Stampa al termine della conferenza stampa di presentazione del capitolo dei figli di don Bosco.
San Vincenzo Pallotti (1795-1850) fu uno dei grandi santi della Roma dello Stato Pontificio. Vissuto in un momento storico di grandi mutamenti sociali, la sua azione si svolse, interamente, nella Città eterna e seguì molteplici direzioni pastorali.
In questa domenica il Vangelo ci racconta di Giovanni il Precursore che vide Gesù venire verso di lui. La prima immagine di Gesù nel vangelo, dunque, è di uno che si fa vicino, viene incontro. Non è però ancora evidente chi Egli sia veramente. Giovanni è mandato come testimone per rivelare la vera identità di Cristo.
Ricorre oggi il 55/mo anniversario della morte del Cardinale Pierre Gerlier, Arcivescovo di Lione e Primate delle Gallie, ma soprattutto un Giusto tra le Nazioni.
“Il futuro negato. Progetti e sogni di adolescenti e giovani romani” è la ricerca realizzata dalla Caritas di Roma e curata dal sociologo Mario Pollo. Nell’arco di un anno sono stati coinvolti in 16 "Focus Group" decine di adolescenti delle scuole e delle parrocchie romane per approfondire alcuni temi legati all’impegno politico e sociale, alla spiritualità e ai progetti futuri. Oggi, a Roma, sono stati presentati i risultati dell'importante ricerca.
Quando Papa Francesco è stato ad Auschwitz nel 2016, volle sedere in silenzio, a pregare. E poi, il parroco di Markowa Stanislaw Ruszala aveva letto il De Profundis in polacco. Ricordando, indirettamente, una delle tante storie di “giusti” cattolici. Perché Markowa era il Paese da dove veniva la famiglia Ulma, martire per aver salvato due famiglie di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
Da un “simbolo di divisione” a un “simbolo d’amore”: il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, spiega così lo storico gesto della reciproca revoca delle scomuniche tra Chiesa Cattolica e Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Un evento durante il quale “i più alti rappresentanti delle due Chiese hanno sollevato dalla memoria e dall’ambiente della Chiesa gli anatemi reciproci del 1054, perché non fosse un “ostacolo al riavvicinamento della carità”.
In quel tempo Gesù andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Così racconta il testo evangelico di questa domenica. Vogliamo chiederci innanzitutto che caratteristiche aveva il Battesimo di Giovanni. Era un battesimo di penitenza. La persona che accettava di farsi battezzate da Giovani manifestava pubblicamente la sua decisione di seguire la Parola di Dio e quindi di inserirsi in un cammino di vita nuova, cioè di conversione.
È una rete di 80 mila volontari, sparsa in 120 Paesi del mondo, quella che fa capo al Sovrano Militare Ordine di Malta, Stato senza territorio che però vanta una rete diplomatica che abbraccia 109 tra Stati e organismi internazionali e che rappresenta, sottolinea il Gran Maestro Fra’ Giacomo dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, “un antidoto al disprezzo dei diversi, all’indifferenza del dolore altrui, all’affermazione dell’individualismo”.