Il giovedì nella tradizione romana è stato sempre giorno festivo. Anche per questo la “stazione” del giovedì è stata decisa solo nell’ VIII secolo da Papa Gregorio II quando completò la serie di questi appuntamenti quaresimali.
Inizia la Quaresima. E a Roma inizia a Santa Sabina all’ Aventino fin dai primi secoli della vita della Chiesa.
“Insieme vogliamo rendere grazie a Dio per aver fondato la sua Chiesa sulla roccia di Pietro(…), vogliamo pregare intensamente affinché, "tra gli sconvolgimenti del mondo", essa "non si turbi", ma avanzi con coraggio e fiducia”.
La Liturgia della Parola continua a proporci anche questa domenica il discorso della montagna. Nel brano di oggi appare per diverse volte l’affermazione: “E’ stato detto…ma io vi dico”. Si tratta di un giro di parole che veniva utilizzato tra gli ebrei per evitare di pronunciare il Nome di Dio. Ebbene, Gesù afferma: “Dio ha detto…ma io vi dico”. Nessuno profeta aveva mai osato parlare in questo modo. La missione del profeta consisteva, infatti, nel trasmettere la Parola del Signore, la quale veniva introdotta sempre con queste parole: Così dice il Signore. Per parlare come Gesù bisogna essere o pazzi o essere Dio. E in effetti, il seguito del discorso di Gesù ci fa comprendere che il messaggio che Egli trasmette è sovra-umano, divino in quanto Egli è Dio.
Il prossimo 2 marzo, anniversario dell’elezione e del genetliaco di Papa Pio XII, la Santa Sede - per volontà di Papa Francesco - aprirà gli Archivi relativi al pontificato di Eugenio Pacelli, Papa dal 1939 al 1958.
“Ricordare dove è nata la cristianità; fare tutti gli sforzi per aiutare i cristiani a rimanere nelle loro terre; più fatti meno parole”. Il Patriarca Ignazio Giuseppe III Younan della Chiesa cattolic sira non usa l’arte della mediazione. E nelle sue parole c’è l’urgenza di una situazione, quella mediorientale, che sembra sfuggire di mano, specialmente con i disordini in Libano che mettono a rischio l’unico stato dell’area in cui si è trovata una coesistenza tra le varie religioni.
Il 17 febbraio il calendario liturgico ricorda la nascita dei Sette santi fondatori dell'Ordine dei Servi di Maria. Parlare di questa famiglia religiosa è mettere le mani nella storia della penisola italiana del Milleduecento, periodo nel quale si è sviluppato questo carisma.
“La vera conversione che Dio ci invita a vivere è la conversione del cuore”. Padre Jacques Mourad, monaco prima del monastero di Mar Musa e poi di quello di Mar Elian in Siria, rapito dall’ISIS nel 2015 e fuggito rocambolescamente dopo cinque mesi, ha raccontato la sua esperienza a Bracciano, lo scorso 8 febbraio, all’evento “Una voce dal deserto” organizzato nella parrocchia del Santissimo Salvatore.
“Cirillo e Metodio svolsero il loro servizio missionario in unione sia con la Chiesa di Costantinopoli, dalla quale erano stati mandati, sia con la sede romana di Pietro, dalla quale furono confermati, manifestando in questo modo l'unità della Chiesa, che durante il periodo della loro vita e della loro attività non era colpita dalla sventura della divisione tra l'oriente e l'occidente, nonostante le gravi tensioni, che, in quel tempo, segnarono le relazioni fra Roma e Costantinopoli”.
Il nodo è sempre quello: il primato petrino. Dal documento di Ravenna del 2007, cattolici e ortodossi riuniti congiuntamente hanno riconosciuto che la Chiesa di Roma aveva un primato sulle altre Chiese. Ma il dialogo teologico si è fermato su “come” questo primato dovesse essere esercitato. Ed è proprio quello uno dei nodi principali sul cammino della piena unità. Un nodo che potrebbe essere risolto guardando alle Chiese cattoliche di rito bizantino.
Nel brano di Vangelo Gesù ci dice quali sono le opere buone per le quali il discepolo deve risplendere davanti al mondo. Dio, nell’Antico testamento, aveva fatto conoscere la sua volontà attraverso la Legge e i Profeti. Ora, attraverso Cristo noi abbiamo la possibilità di conoscere la definitiva rivelazione della volontà di Dio. Gesù non è un rivoluzionario che vuole cambiare tutto e ripartire da zero, come se il passato non esistesse, ma vuole portare a compimento, a perfezione ciò che già esiste. Per spiegare il suo modo di agire Gesù si serve di alcuni casi concreti che riguardano il comportamento sessuale, il matrimonio e il giuramento.
I santi come segni di unità. Le iniziative culturali in comune. L’impegno per i cristiani perseguitati. Quattro anni dopo lo storico incontro dell’Avana tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill, continua il dialogo tra il Patriarcato di Mosca e la Chiesa cattolica. Quest’anno, l’anniversario dell’incontro dell’Avana è stato celebrato a Roma, in una conferenza, sui “Santi, semi e segni di unità”. Ma l’evento è stata anche l’occasione di un incontro del Gruppo misto di lavoro per il coordinamento di progetti culturali e sociali tra la Santa Sede e la Chiesa ortodossa russa. E, con l’occasione, il metropolita Hilarion, a capo del Dipartimento di Relazioni Esterne di Mosca, ha anche incontrato Papa Francesco il 13 febbraio.
Era stato Papa Benedetto XV a chiedere il loro supporto in una Roma in cui il Papa ancora in cui il Papa era rinchiuso in Vaticano. Cento anni fa.
Per tentare di cogliere il senso profondo del mistero dell’Immacolata Concezione ci serviamo delle letture che la santa Messa ci propone nella celebrazione di questa solennità, l’8 dicembre.
“Desidero ricordare, quale avvenimento di storica portata, la firma dell’accordo di revisione del Concordato lateranense che ha avuto luogo ieri.
Ricorre oggi il 60/mo anniversario della morte del Beato Cardinale Alojzije Viktor Stepinac, Arcivescovo di Zagabria dal 1937 al suo decesso avvenuto il 10 febbraio 1960.
Nel Vangelo Gesù chiede ai suoi discepoli di essere “sale e luce”. Con queste due immagine Egli indica lo scopo della loro vita: divenire punto di riferimento, di purificazione, di trasformazione del mondo, diversamente non servono a nulla. Si tratta di un invito forte a rendere visibile con le parole e le opere la forza trasformante del Vangelo davanti a tutti. Terra e mondo rappresentano l’intera umanità.
Girando per Roma, guardando a sinistra della facciata della chiesa di San Gregorio al Celio, è visibile un cancello che varcato conduce alla casa delle Missionarie della Carità.
Santo, dottore della Chiesa, monaco, grande riformatore e Papa con il nome di Gregorio. Ildebrando di Soana, pontefice dal 1073 al 1085, è un personaggio legato soprattuto alla vicenda di Canossa.
Il tema della teologia sacramentale è stato al centro della XVII riunione della Commissione Mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e le Chiese ortodosse orientali. L’incontro si è tenuto in Libano, ad Atchaneh, dal 26 gennaio all’1 febbraio 2020, ospitato dalla Chiesa siro-ortodossa di Antiochia.