Durante la seconda guerra mondiale, il professor don Stefan Wyszyński, sebbene fosse egli stesso minacciato dalle repressioni tedesche, era coinvolto nell'aiuto agli ebrei. Successivamente, come primate, condannò la campagna antisemita delle autorità della Repubblica Popolare Polacca del 1968. Sono pagine ancora per lo più sconosciute della vita del Cardinale che sarà elevato agli altari il 12 settembre.
Nessuno è degno in principio di ricevere la Comunione, perché siamo tutti peccatori. Ma ci sono dei peccati pubblici che vanno regolamentati, altrimenti ci sarebbe un grande disordine. Lo sottolinea il Cardinale John Onaiyekan, arcivescovo emerito di Abuja, nella sua relazione al Congresso Eucaristico Internazionale di Budapest.
Kosice è una “città ponte” per la Slovacchia. È la città dove ha sede un esarcato greco-cattolico, ma dove c’è anche una sede ortodossa. Ma è anche sede di una comunità latina che ha sempre costruito ponti di dialogo. Come quando, durante il difficile periodo dell’abolizione della Chiesa Greco Cattolica sotto il regime comunista, accolse tra le sue fila i vescovi cattolici di rito orientale, che poi tornarono ai loro riti una volta che la loro Chiesa fu ripristinata.
Ancona e Aleppo celebrate nel nuovo libro di poesie della giornalista e scrittrice italo-siriana Asmae Dachan, che vive a Rosora, nell’anconetano: ‘Non c’è il mare ad Aleppo’ è il terzo libro di poesie di Asmae Dachan, che con versi impregnati di delicatezza tratteggia i sentimenti e leesperienze più tragiche, insegnando a chi legge che solo attraverso la memoria si può andare verso il futuro.
Palazzi, chiese, strade, cappelle ma soprattutto ricoverei ed ospedali per i poveri, i pellegrini. Questo caratterizzava i Borghi che abbracciavano San Pietro.
Sandro Calvani ha scritto un libro per capire quanto il desiderio di una soluzione olistica alla crisi del cambiamento d’epoca sia compresa dai popoli e dai governanti del mondo: ‘Senza false frontiere’: in un mondo poliedrico e multipolare si fa strada una terza via tra chi vuole e chi non vuole un mondo diviso in centinaia di Paesi, migliaia di popoli, centinaia di migliaia di città e cittadinanze diverse e divise, e chi, invece, vorrebbe usare la distinzione e la diversità per ridurre le distanze e diluire o eliminare le divisioni antagoniste.
La liturgia della Messa di questa domenica è un invito alla speranza, a confidare pienamente nel Signore. In un momento di grande oscurità politica, sociale e religiosa il profeta Isaia alza la sua voce per portare conforto al popolo eletto ed annunciare il gioioso ritorno alla patria: Dite agli smarriti di cuore: Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio…Egli viene a salvarvi. E il profeta annuncia prodigi che si compiranno pienamente con la venuta del Messia.
Santa Rosalia è ricordata dalla liturgia per aver vissuto la propria fede con autenticità ed amore alle parole del vangelo. Le fonti storiche sulla sua vita narrano di come la santa salvò, con la propria intercessione a Dio, la città di Palermo dalla peste nel 1625 e di tanti altri prodigi.
La preghiera ha forza, i miracoli accadono e i credenti non hanno bisogno di troppe spiegazioni - hanno detto suor Nulla e Karolina Gawrych, due donne guarite per intercessione del cardinale Stefan Wyszyński e di Madre Róża Czacka, durante una conferenza organizzata giovedì 2 settembre presso il Palazzo Arcivescovile di Varsavia. Domenica 12 settembre ore 12 verranno beatificati entrambi i candidati agli altari. La celebrazione si svolgerà a Varsavia nel Santuario della Divina Provvidenza.
“Il rapporto Maria-Eucaristia in Giovanni Paolo II è un tema frequente. Lo troviamo nelle catechesi, lo troviamo nel “Rosarium Virginis Mariae” del 2002, lo troviamo specificamente nell’enciclica “Ecclesia de Eucharistia” del 17 aprile 2003. Tra tra Gesù e Maria, sotto l’aspetto sacramentale dell’Eucaristia, c’è una vicinanza - si dice“remota – perché il corpo di Cristo che viene reso tale mediante il“fate questo in memoria di m, è remotamente lo stesso corpo generato dallo Spirito e da Maria, e che Maria ha portato in grembo, lo ha poi partorito, allattato, nutrito, servito”. Lo ha detto Padre Salvatore M. Perrella, della Pontificia Accademia Mariana Internationalis, intervistato da EWTN, in vista del Congresso eucaristico internazionale di Budapest.
Dal 1 settembre al 4 ottobre la Chiesa celebra il ‘Tempo del Creato’, che sarà anche un momento fondamentale per i cattolici per dare voce ai più vulnerabili e mobilitarsi in loro favore in vista di due importanti vertici delle Nazioni Unite. Infatti a novembre, alla 26^ Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP26), i Paesi devono annunciare i loro piani per raggiungere gli obiettivi dello storico accordo sul clima di Parigi.
Tutto pronto per il 52.mo Congresso eucaristico internazionale che si terrà dal 5 al 12 settembre 2021 a Budapest, in Ungheria. Papa Francesco ha ricordato questo evento ecclesiale lo scorso 4 luglio. Al termine dell’Angelus annunciando il suo viaggio in Slovacchia, ha dato la notizia che la mattina del 12 settembre sarà a Budapest per la Messa conclusiva dell'evento. La redazione di EWTN ha intervistato sull'argomento il Cardinale Ferdinando Filoni, Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Prefetto Emerito della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
L'Eucaristia è il Sacramento più importante perché "è il centro della comunione", commenta il Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, Monsignor Juan Ignacio Arrieta, in un'intervista concessa ad EWTN in vista del prossimo Congresso Eucaristico Internazionale. Per lui l'Eucaristia "è il dono più prezioso che la Chiesa protegge".
Tra le chiese sparite nella grande risistemazione di Borghi dopo la demolizione della Spina c’è quella di Santa Maria delle Grazie a Porta Angelica. La chiesa si trovava quasi a Piazza del Risorgimento, quindi abbastanza lontana dalla Spina. Ma venne sacrificata per far spazio ai palazzi nuovi che la Santa Sede costruì grazie ad un accordo a seguito dei Patti Lateranensi a fine anni ’30. Furono gli ultimi costruiti a Roma prima della guerra.
Nel brano di Vangelo di questa domenica ricorre diverse volte la parola“cuore”. Si tratta di un termine molto importante nella Sacra Scrittura, dove raramente indica l’organo fisico in quanto tale.
Non sarebbe mai voluto tornare, padre Giovanni Scalese, barnabita, che guida la missione sui iuris in Afghanistan stabilita da Giovanni Paolo II nel 2002. Ma anche lui ha dovuto cedere alle circostanze, e si è imbarcato, dopo vari tentativi, su uno degli aerei messi a disposizione per l’evacuazione dal governo italiano, insieme a cinque Sorelle della Carità e 14 bambini disabili, orfani di cui le suore di Madre Teresa si prendevano cura.
Dei due fratelli Giampaolo era forse il meno conosciuto dalla stampa, ma certo, almeno con me, il più espansivo. Giampaolo Gusso ci ha lasciati nel giorno dell’anniversario della elezione di Giovanni Paolo I. Era Aiutante di Camera, come suo fratello Guido, all’epoca di Giovanni XXIII. Veneti, di Caorle, schietti e di fede profonda.
Sarà una riflessione sulla redenzione dell’uomo, quella che porteranno avanti gli allievi di Benedetto XVI nella loro consueta riunione annuale. Per il terzo anno consecutivo, la riunione dello Schuelerkreis – così si chiama il circolo di ex allievi che si è riunito intorno al professor Ratzinger – si terrà nella nuova formula: due giorni a porte chiuse, un simposio pubblico aperto dal Cardinale Kurt Koch, cui Benedetto XVI ha affidato la cura dello Schuelerkreis, e che vedrà anche una conferenza dell’arcivescovo Georg Gaenswein, segretario particolare di Benedetto XVI.
Uno dei luoghi più importanti di San Francesco in Italia, anche se poco conosciuto rispetto agli altri, è Poggio Bustone, il "santuario del perdono".I frati sul loro sito affermano che si tratta del primo luogo segnato dalla presenza di san Francesco, che arrivò qui la prima volta intorno al 1209.
Uno dei luoghi di San Francesco in Italia è senza dubbio il santuario di Greccio, conosciuto in Italia e nel mondo come "il santuario del presepe" del poverello di Assisi. Greccio è un luogo tanto amato da San Francesco, che ha sostato qui diverse volte con i suoi compagni.