Nuove nomine per Papa Francesco questa mattina. Il Papa ha nominato Membri del Consiglio Direttivo dell’Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche ( Avepro): P. Henry Omonisaye, Consultore Generale della Congregazione dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria; Prof.ri Anthony Paul McClaran, Rettore della St. Mary’s University a Londra e Antonio Felice Uricchio, Presidente del Consiglio Direttivo dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR).
Morto il Cardinale Luigi Amat di San Filippo e Sorso il 30 marzo 1878, fu il Cardinale Camillo Di Pietro a succedergli come Decano del Sacro Collegio.
Dovevano essere due le udienze di apertura ma alla fine il tribunale vaticano ha scelto di chiudere in una sessione fiume di 7 ore.
Dopo la morte del Cardinale Costantino Patrizi Naro divenne Decano del Sacro Collegio - come Cardinale Vescovo della Chiesa suburbicaria di Ostia - il Cardinale Luigi Amat di San Filippo e Sorso.
Sono gli interessi economici, “chiusi e potenti”, che impediscono la possibilità di delineare un sistema alimentario per il bene comune, solidale e votato alla cultura dell’incontro. Lo sottolinea Papa Francesco, in un messaggio al pre-summit sul Food System Summit 2021 organizzato a Roma delle Nazioni Unite. Il Papa chiede all’incontro di lavorare per realizzare il sogno di un mondo con “pane, acqua, medicine e lavoro in abbondanza”.
Papa Francesco nomina il teologo Rodrigo Guerra come segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina, e la professoressa Emilce Cuda come capo ufficio della sessa commissione. Cambiano dunque i vertici della commissione legata alla Congregazione dei Vescovi, che aveva visto nominato prima capoufficio e poi nelle funzioni di segretario / vicepresidente che erano state di Guzman Carriquiry l’ex ambasciatore di Bolivia presso la Santa Sede Julio Cesar Caballero Moreno.
Il Decano del Collegio Cardinalizio è il porporato - appartenente all'Ordine dei Vescovi - che assume il titolo della Chiesa suburbicaria di Ostia dopo essere stato eletto dall'ordine di appartenenza e la cui elezione sia stata approvata dal Pontefice.
Proviamo a metterci al posto di quel ragazzo cui viene chiesto di sfamare una moltitudine con pochi pani e pesci. Da questa riflessione parte Papa Francesco per commentare il brano del Vangelo di oggi, la moltiplicazione dei Pani e dei pesci.
Vedere, condividere, custodire. Sono le tre parole che Papa Francesco usa nella omelia per la giornata degli anzian
Per la prima volta, l’Amministrazione per il Patrimonio della Sede Apostolica pubblica il suo bilancio annuale, certificando cifre, investimenti, società partecipate e intenzioni di bilancio. Un passo verso la totale trasparenza finanziaria. Nello stesso giorno, viene reso noto anche il bilancio della Curia. Ma manca ancora il bilancio dello Stato di Città del Vaticano, che non viene comunicato ormai dal 2016.
Il 24 luglio 2011 moriva a Roma il Cardinale Virgilio Noè: aveva 89 anni.
Il Sinodo dei vescovi 2023 comincerà il suo percorso i 9-10 ottobre 2021 in Vaticano. Sarà una aperura solenne che vedrà la presenza del Santo Padre. La settimana dopo, il 17 ottobre 2021, saranno le Chiese particolari a celebrare l’apertura. Comincerà così un percorso sinodale di tre anni, che include la composizione di ben due instrumentum laboris e che culminerà nel Sinodo sulla Sinodalità, il cui relatore generale sarà il Cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo.
Le disposizioni contenute nel motu proprio “Traditionis Custodes sono di natura disciplinare, non dogmatica e possono essere nuovamente modificate da qualsiasi Papa futuro”. Lo sottolinea il Cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, in un editoriale pubblicato da The Catholic Thing, commentando la pubblicazione del motu proprio Traditionis Custodes con cui Papa Francesco di fatto modifica il Summorum Pontificum di Benedetto XVI.
Dall’altare nella piazza dove celebrò il Cardinale Pacelli al santuario mariano che fu visitato anche da San Giovanni Paolo II. In quattro giorni, Papa Francesco passa in Ungheria per concludere il Congresso Eucaristico Internazionale, e poi si sposta in Slovacchia, dove non solo andrà a visitare la piccola statua (circa 19 centimetri) della Madonna dei Sette Dolori, ma passerà da Kosice per incontrare i giovani nello stadio dove Giovanni Paolo II beatificò tre martiri, e poi andrà nella Presov dei martiri greco cattolici, dove celebrerà una Divina Liturgia in un momento ecumenico di forte intensità.
Il Papa ha scritto una lettera a Carlo Fratta Pasini, presidente della Fondazione del Policlinico Universitario, per ringraziare “la grande famiglia del Gemelli” delle cure ricevute durante il suo ricovero e la sua operazione a causa della diverticolite.
Papa Francesco parla del suo rapporto con il cinema nell’intervista realizzata da monsignor Dario Viganò e pubblicata nel suo ultimo libro: “Lo sguardo: porta del cuore. Il neorealismo tra memoria e attualità” (Effatà editrice).
Papa Francesco torna ad affacciarsi e a benedire i fedeli dalla finestra del Palazzo Apostolico in Vaticano. E' il primo Angelus a San Pietro dopo il ricovero all'Ospedale Gemelli.
"Con gratitudine vi aprite ad accogliere i segni della presenza e dell’azione di Dio e a riscoprire il dono del vostro carisma e della vostra identità fraterna e minoritica". Papa Francesco invia un messaggio ai partecipanti al Capitolo Generale dell’Ordine dei Frati Minori che ha luogo dal 3 al 18 luglio a Roma sul tema: “Rinnovare la nostra visione, abbracciare il nostro futuro”.
Sono stati chiesti sei anni di reclusione per don Gabriele Martinelli, 29 anni, per il reato di violenza carnale aggravata e atti di libidine aggravati (otto anni, ridotti a quattro, e altri quattro anni, ridotti a due, a motivo della minore età dell’imputato all’epoca dei fatti) e quattro anni, invece, per don Enrico Radice, 71 anni, per favoreggiamento. Dopo quasi un anno è stato annunciato che si chiuderà il 6 ottobre 2021 questo lungo processo.
“Per promuovere la concordia e l’unità della Chiesa, con paterna sollecitudine verso coloro che in alcune regioni aderirono alle forme liturgiche antecedenti alla riforma voluta dal Concilio Vaticano II, i miei Venerati Predecessori, san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, hanno concesso e regolato la facoltà di utilizzare il Messale Romano edito da san Giovanni XXIII nell’anno 1962” facilitando “la comunione ecclesiale a quei cattolici che si sentono vincolati ad alcune precedenti forme liturgiche» e non ad altri”. Così Papa Francesco nel Motu proprio Traditionis Custodes con cui riforma il Motu proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI.